CATANIA: tifosi campioni di rispetto e solidarietà nel ricordo di Smeralda

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Catania, Curva Nord

Tifosi del Catania compatti nel ricordare la piccola Smeralda

La presenza in buon numero dei tifosi del Catania sugli spalti dello stadio Angelo Massimino fa da cornice ad una nuova entusiasmante vittoria, la quinta consecutiva. Ma la gioia per la conquista dei tre punti viene smorzata da un evento molto triste: la morte della piccola Smeralda, figlia di un noto tifoso rossoazzurro, nel contesto di una vicenda che ha scosso l’intero ambiente catanese. Impianto sportivo etneo a lutto nel ricordo di Smeraldina. Tifosi che hanno manifestato il proprio dolore attraverso cori, striscioni e silenzi.

Catania, Curva Sud

La Curva Nord ha deciso di non tifare malgrado l’importanza della posta in palio. Una scelta dettata dall’esigenza di inviare un messaggio “di rispetto della vita”. La Sud, invece, ha sostenuto regolarmente la squadra di Marcolin ma mantenendo comunque vivo il ricordo di Smeralda salutandola con uno striscione recante la scritta “I tuoi occhi le due stelle più belle che brillano in cielo”. Anche i tifosi della Ternana, nonostante la rivalità sportiva esistente con i colori rossoazzurri della Sicilia, hanno voluto esprimere la propria vicinanza al dolore provato dalla tifoseria catanese.

Tifosi Ternana a Catania

Ancora più significativi gli istanti vissuti poco prima del fischio d’inizio. Il minuto di silenzio osservato, il mazzo di fiori ed una corona rispettivamente deposti dalla Curva Nord e dall’attaccante Emanuele Calaiò. Uno scenario intenso, profondo, che ha visto protagonista una tifoseria straordinaria nella manifestazione del senso d’appartenenza, radicata in certi valori, che sa stringersi soprattutto nei momenti di difficoltà inviando messaggi che fanno riflettere e non necessariamente legati ad un incontro di calcio.

Catania, Curva Sud

Ieri pomeriggio si è assistito ad una dimostrazione reale, tangibile, inequivocabilmente vissuta con dolore dai tifosi presenti. Si udivano i cori a sostegno del Catania, incitato a vincere una partita determinante, ma ancora più forte era il silenzio. Nord e Sud hanno inoltre ricordato, nel corso della partita, un’altra vita spezzata. Quella del tifoso “Bomboletta”, deceduto nei mesi scorsi. Anche in questo caso, cori e striscioni in suo ricordo. Sul campo, invece, il Catania ha fatto fino in fondo il proprio dovere. Vincere per raggiungere quota 47 punti in classifica e dedicando la vittoria a Smeralda.

Catania, Curva Sud

Missione compiuta, anche se purtroppo non può essere sufficiente per riportare in vita un angelo volato via troppo presto. Catania-Ternana rappresenta inoltre, se vogliamo, una lezione di tifo. In un calcio in cui spesso si parla di violenza o di comportamenti inopportuni sugli spalti, Catania fa capire come questo sport dovrebbe sempre essere vissuto come un gioco, un divertimento, perché questo rappresenta. Evitando la creazione di climi esasperati che mal si conciliano con la vera essenza del calcio.

Catania, Tribuna B

Anche da qui e dallo sport in generale è possibile riflettere, esprimere idee, opinioni non prive di morale, senso logico e spirito d’iniziativa, inviando messaggi di solidarietà e vicinanza, pensieri e quanto di più bello e positivo può contribuire a rendere migliore la società in cui viviamo. Per questa ragione stavolta, pur con il massimo rispetto nei confronti della squadra rossoazzurra che ha disputato ancora una prestazione all’altezza, ci sentiamo di rivolgere applausi scroscianti non ai giocatori ma al pubblico di Catania.

Catania, Curva Nord

Perché tutti i tifosi, indistintamente, hanno adottato un comportamento esemplare. Bravo il Catania per la vittoria e la prestazione che l’ha accompagnata, ma brava soprattutto Catania per la risposta data sugli spalti prima, durante e dopo la partita. Una risposta da campioni di rispetto e solidarietà che, da sola, vale molto più della conquista di un Mondiale.