PETRONE: “Esistono solo la mia famiglia ed il Catania. Col Taranto la prima di 13 battaglie, dobbiamo abbandonare la Lega Pro”

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Mario Petrone

Vigilia di Catania-Taranto. Presso la Sala Stampa di Torre del Grifo Village prende la parola il tecnico Mario Petrone, speranzoso di conquistare i primi tre punti della stagione sulla panchina etnea. Ecco le dichiarazioni del mister evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Il Catania è una società che vanta una tradizione importante e lo percepisci subito. Si vive grande professionalità. Possiamo solo lavorare bene, tutto poi dipende da noi. L’obiettivo è dare il massimo per la causa. Lavorare in questa struttura rappresenta uno stimolo. Bisogna abbandonare al più presto la Lega Pro, che non può appartenere ad una realtà del genere. L’ho detto ai giocatori. L’entusiasmo va messo in pratica perchè poi ti permette di essere sereno nello sviluppo del mio concetto di calcio. Ho piena fiducia in quest’organico, a me spetta cercare di assicurare le geometrie minime necessarie per arginare il prossimo ostacolo. Urge dare continuità in casa e conquistare punti pesanti anche lontano da Catania. Palle inattive? Ci lavoreremo tantissimo perchè il 30% delle vittorie dipende soprattutto dai calci piazzati”.

“Ci attendono le gare più importanti della stagione in questa fase. I punti pesano e mi aspetto un Taranto agguerrito. Abbiamo studiato nei minimi particolari l’avversario, sabato sarà la prima di 13 battaglie. Noi dovremo essere bravi a scendere in campo sfruttando al meglio le nostre potenzialità. Il Taranto lotterà su tutti i palloni, con il 4-5-1 adottato domenica scorsa ha piegato il Foggia e vorrà proseguire su questa strada. Non cambierà atteggiamento tattico a Catania. Il Taranto, complessivamente, avrebbe meritato qualche punto in più in classifica pagando a caro prezzo gli episodi. Importante fare la partita e fronteggiare la minaccia tarantina sfruttando appieno il nostro potenziale”.

“Modulo? L’organico si presta a varie soluzioni tattiche. La squadra è preparata per affrontare la gara. Sabato mattina faremo il risveglio muscolare e scioglierò le riserve. Durante la gara sarà possibile, eventualmente, modificare qualcosa. Baldanzeddu e Di Cecco? I ragazzi sono motivatissimi a rientrare al più presto dai rispettivi infortuni. Djordjevic e Di Grazia? Quest’ultimo è un elemento molto interessante, si allena con dedizione e professionalità. Se continua su questa strada mettendo dentro qualche gol in più potrà fare una carriera importante. Stefan possiede grandi potenzialità, una spiccata capacità di corsa ed una fisicità incredibile. Mi aspetto molto da entrambi i ragazzi. Mazzarani? Lo conosco da molto tempo. Dalla trequarti in su può giocare ovunque, può fare anche il terzo di centrocampo. Durante la partita è in grado di cambiare l’inerzia della gara e del centrocampo. Ha un potenziale enorme. Marchese in un’eventuale difesa a quattro? Rappresenta una soluzione”.

“Io martellatore? Pretendo molto da me stesso. Adesso ritengo che esista solo la mia famiglia ed il Calcio Catania. Finalizzo l’obiettivo e sono concentrato per il raggiungimento dello stesso. La squadra ha lavorato bene e con intensità. Dobbiamo buttare via qualche scoria ma ho chiesto subito ai ragazzi di dare il massimo da sabato in poi. La qualità non manca e sono certo che i giocatori ce la metteranno tutta. Poi alla fine tireremo le somme. Cosa mi aspetto dal pubblico di Catania sabato? I tifosi rossoazzurri sono encomiabili, vedranno nei ragazzi voglia di riscatto e d’invertire immediatamente la rotta. Se sono anche scaramantico? Sì, da buon partenopeo. Qualche corno rossoazzurro ci sta in zona, va bene così…”.

1 COMMENTO

  1. Rigoli il migliore….contro il Taranto poteva iniziare la riscossa e se non si fanno punti contro il Messina (difficilissimo)addio play off….ma chi è Petrone…

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