SALA STAMPA: Akragas – Catania, tutte le interviste del post gara

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Tribuna Stampa Akragas

DARIO BERGAMELLI: “Sono sicuro che arriveremo ai Play Off ma mi infastidisce che il percorso di crescita sia stato bloccato da questa gara. Fuori casa fatichiamo a vincere. Serve più coraggio in trasferta. Penso e spero che non abbiamo sottovalutato l’avversario. Magari eravamo un po’ stanchi per avere speso tante energie contro il Matera. Mi dispiace tanto anche per i numerosi tifosi etnei presenti. Capisco la loro rabbia in questo momento, abbiamo sbagliato l’atteggiamento”.

ANDREA MAZZARANI: “Non vedo il motivo per cui non dovrei tirare i rigori. Mi dispiace per l’errore dal dischetto. Poteva essere prezioso l’eventuale gol del 2-2. Il ko ci poteva stare sul piano dell’atteggiamento in campo. Loro sono stati superiori da questo punto di vista”.

SALVATORE CATANIA: “Grande senso di appartenenza. Queste vittorie aiutano, mi auguro che diano una mano a risolvere i problemi. I ragazzi lavorano con tanto impegno, a volte soffrono in silenzio. Non é giusto denigrare il loro lavoro”.

PASQUALE PANE: “Ho studiato in settimana i rigoristi del Catania. Ero convinto di parare il secondo rigore, fortunatamente é andata bene. Secondo l’arbitro era fallo, in una occasione simile a noi il penalty non lo hanno concesso. Nei minuti finali, da capitano, mi sono sentito in obbligo di spronare la squadra. Anche perchè siamo un gruppo composto prevalentemente da giovani”.

PINO RIGOLI: “Russotto e Djordjevic hanno accusato un virus ieri sera, anche Di Grazia non stava bene. Siamo stati lenti, faticando nelle marcature preventive. Troppe ripartenze concesse. Dopo il gol siamo mollati. Evidentemente abbiamo speso tanto dal punto di vista psicofisico martedì contro il Matera. L’Akragas ha messo molta grinta in campo. Ci aspettavamo qualcosa di diverso. Il rigore nel finale era netto, anzi i rigori erano due nella circostanza. Abbiamo fatto bene solo nei primi 15 minuti. Non era semplice trovare spazi. Il gol del pareggio è stato il classico gol della domenica. Sapevamo che sarebbe stato un match insidioso. Dopo il primo gol abbiamo staccato la spina anziché continuare ad attaccare. Nella ripresa gli agrigentini ci hanno creduto, acquistando fiducia. Anche per merito nostro che abbiamo commesso errori sulla palla in uscita e sul piano del palleggio. I centrocampisti non hanno fatto il necessario filtro in alcuni momenti della gara. Nel quarto d’ora finale siamo venuti fuori ma con un po’ di confusione. Dovevamo essere più determinati. Bisogna reagire subito e lavorare per migliorare soprattutto il rendimento in trasferta. Questo è un campionato difficile”.

FRANCESCO SALVEMINI: “Per salvarci è fondamentale sacrificarsi come abbiamo fatto col Catania. Tutti ci davano per spacciati, invece per la salvezza ci siamo anche noi. Oggi l’Akragas ha lanciato un messaggio forte alle dirette rivali”.

BRUNO PEZZELLA: “L’eurogol? Ho calciato ed è andata bene per fortuna. Dedico la realizzazione a mio nonno, era l’anniversario della sua morte. È sicuramente il gol più importante della mia carriera”.

RAFFAELE DI NAPOLI: “Vittoria voluta e meritata da un gruppo di ragazzi che mette cuore e determinazione. Stiamo registrando una crescita e sono sempre più orgoglioso di questi ragazzi. Il Catania è fortissimo, non c’entra nulla con questa categoria ma ha trovato un Akragas andato oltre le aspettative. I miei giocatori onorano fino in fondo la maglia con grande umiltà ed aggressività. Ho visto un gruppo unito, compatto, una mentalità di squadra autentica, grande spirito di sacrificio da parte di tutti. Vincere questo derby aumenta l’autostima. Abbiamo una squadra giovane ma sono approdati ad Agrigento ragazzi umili e di qualità. Gli esterni Longo e Coppola sono stati particolarmente importanti nell’economia del derby”.

2 COMMENTI

  1. ANDREA MAZZARANI: “Non vedo il motivo per cui non dovrei tirare i rigori”: ma come ne sbaglia il 50% e vorrebbe continuare? Calcia gli stessi lentamente, senza rincorsa dando così al portiere il tempo di intuire la traiettoria. O cambia registro o,il che sarebbe meglio, si cambia il rigorista.

  2. PINO RIGOLI: “Russotto e Djordjevic hanno accusato un virus ieri sera, anche Di Grazia non stava bene”: sta a vedere che il Catania non ha le riserve per poter sostituire gli ammalati; ma Bucolo, Fornito, ecc. non potevano essere schierati prima al posto dell’imberbe Manneh?
    PINO RIGOLI: “Il rigore nel finale era netto, anzi i rigori erano due nella circostanza”. Il fallo lo ha commesso Biagianti e il rigore non c’era. Poi non so come possano esserci DUE rigori nella stessa azione fallosa! Mah!

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