SALA STAMPA: Catania – Taranto, tutte le interviste del post gara

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Sala Stampa Stadio Massimino

TINO PARISI: “Per cattiveria ed agonismo abbiamo dato tutto. Va migliorata qualcosa in fase offensiva ed in alcuni movimenti legati allo sviluppo della manovra che ci chiede di effettuare il mister. Dalla prossima settimana pensiamo al Messina. Giocando a tre o quattro uomini dietro cambia poco tatticamente. Fuori casa non abbiamo raccolto tantissimo. Penso che si tratti di un problema mentale, domenica prossima sarà un banco di prova importante. Dovremo scendere in campo consapevoli di rappresentare il Catania e la città etnea. Catania è una grande piazza, capitano gli elogi ed i fischi a seconda dei momenti. E’ normale. Dove siamo mancati contro il Taranto? Sicuramente nell’ultimo passaggio, le occasioni le abbiamo create ma il Taranto è stato bravo a chiudersi dietro”.

DEMIRO POZZEBON: “Mi sono complimentato con il portiere avversario per la parata effettuata su di me. Quella palla sarebbe dovuta entrare, l’ha presa col fianco sinistro. Non potevo farci nulla. Loro erano ben chiusi dietro, ci aspettavano per ripartire. L’atteggiamento non è stato errato, siamo rimasti sempre proiettati nell’area di rigore avversaria. Non abbiamo trovato il momento giusto per colpire e sfruttare le debolezze del Taranto. A Messina sarà una gara particolare per me, ma anche per il gruppo che vuole dimostrare ai tifosi di avere le carte in regola per svoltare fuori casa. Il Messina adotterà un atteggiamento tattico simile al Taranto, dobbiamo farci trovare pronti. So che ci sono delle difficoltà societarie nella città peloritana, spero per i miei ex compagni che la trattativa per la cessione del club si evolva positivamente. Se lo meritano. In caso di eventuale gol non penso di esultare perchè sono riconoscente alla piazza di Messina nonostante gli attacchi verbali ricevuti”.

MARCO BIAGIANTI: “La scelta della società di esonerare l’allenatore ci responsabilizza. L’esonero di Rigoli è soprattutto colpa nostra, ringrazio sempre il mister che ci ha dato tanto. Adesso c’è una nuova guida tecnica. Avevamo voglia di vincere, non siamo riusciti nell’intento. Nel primo tempo siamo stati poco aggressivi e molto lenti nel giro palla. E’ andata molto meglio nella ripresa su questi aspetti, spingendoci più avanti e, magari, rischiando qualcosa dietro. Settimana prossima si ricomincia e spero tutti insieme con la giusta voglia. Il Taranto si è chiuso bene, lasciava pochissimi palloni. Bravi loro ma noi abbiamo le nostre colpe. Noi siamo molto più forti rispetto agli avversari ma va dimostrato sul campo. Problemi in cabina di regia? Abbiamo cercato Mazzarani tra le linee e non ci siamo riusciti perchè il Taranto ha aggredito bene gli spazi. Saremmo dovuti essere pronti a trovare altre soluzioni. Bisogna migliorare nel giro palla, nelle ripartenze e nell’individuazione delle linee di gioco, sono sicuro che nelle prossime gare registreremo progressi. La sconfitta di Agrigento è stata molto pesante, attraversiamo un momento un pò particolare ma reagiremo come fatto in tante altre occasioni. Sappiamo bene che se giochiamo con la necessaria cattiveria agonistica possiamo sfruttare l’elevato tasso tecnico dei nostri giocatori in grado di fare la differenza”.

MARIO PETRONE: “I ragazzi hanno cercato di mettere in pratica quel che lo chiesto, esprimendo le nostre potenzialità e rimanendo concentrati in particolare sulle marcature preventive. Io ho visto una squadra che ha giocato sistematicamente nella metà campo avversaria. Nel primo tempo abbiamo fatto poco movimento senza palla, sbagliando troppi passaggi e non verticalizzando abbastanza. C’erano ancora un pò di scorie da Agrigento e qualcuno non era al 100% della condizione, vedi Russotto, Bucolo o Barisic. Nella ripresa, invece, siamo riusciti a migliorare da questo punto di vista. Siamo mancati nell’ultimo passaggio ma, dal punto di vista dell’applicazione e del possesso palla, il Catania ha fatto bene. Ho riscontrato nei ragazzi la voglia di dare una sterzata. Avremmo meritato la vittoria per l’atteggiamento adottato. Di fronte ci siamo trovati un avversario che si difendeva con una gran quantità di uomini in pochi metri. In determinate situazioni di gioco potevamo sfruttare meglio le giocate. Bisogna lavorare sulla mentalità di una squadra che vuole fare la partita. Dobbiamo essere più veloci nello sviluppo della manovra ma, soprattutto, sarà urgente migliorare la qualità dell’ultimo passaggio ed il movimento senza palla. Noi determiniamo con le vittorie il miglioramento della classifica e l’entusiasmo. Siamo i primi a non essere contenti per il pareggio, chiaramente scendono in campo anche gli avversari e cerchiamo di schierare chi sta meglio. Abbiamo concesso pochissimo al Taranto. Siamo riusciti a non dare punti di riferimento all’avversario, su questo aspetto ho fatto i complimenti ai ragazzi. Le defezioni? Valutiamo gli infortunati. Intanto rientra Bergamelli dalla squalifica, vedremo la tempistica di Di Cecco e Baldanzeddu che, comunque, non credo saranno disponibili per Messina”.

FABRIZIO LO SICCO (giocatore Taranto): “Non era facile pareggiare a Catania, siamo contenti e andiamo avanti per la nostra strada. Stiamo lottando su tutti i palloni, del resto è l’unico modo per conseguire l’obiettivo prefissato. Pisseri non lo scopro certo io, ha effettuato una grande parata. Peccato perchè si trattava di un’occasione importante. Noi siamo una squadra di valore. Il gruppo c’è sempre stato, ora siamo più compatti magari”.

SALVATORE CIULLO (all. Taranto): “Ho chiesto ai ragazzi di mettere in campo personalità ed il giusto atteggiamento. Il pareggio ci fa muovere la classifica, lo abbiamo ottenuto su un campo difficile e contro una grande squadra. E’ un risultato che fortifica il Taranto, faccio i complimenti ai miei giocatori per la compattezza e l’organizzazione evidenziate ed esprimendo le nostre qualità reagendo alle difficoltà. Pareggiare a Catania aumenta la consapevolezza dei propri mezzi. Sapevamo che Petrone avrebbe potuto adottare un modulo diverso, eravamo pronti a variare qualcosa tatticamente. Non era facile preparare la partita contro una squadra forte e con un tecnico bravo che cambia sistema di gioco. Massimo rispetto per il Catania come per qualsiasi altra formazione, ma noi dobbiamo sempre assumere una precisa identità a prescindere dall’avversario e sacrificarci collettivamente non regalando spazi agli avversari. I ragazzi hanno reagito bene, siamo stati efficaci eludendo il pressing catanese. Bravo anche il nostro portiere che ha effettuato una grande parata su Pozzebon. Ci attendono altre gare difficili. Agonisticamente e tatticamente non possiamo farci trovare impreparati. Abbiamo fatto bene con Foggia e Catania, ma bisogna mantenere la necessaria umiltà”.