CATANIA: si cerca la strada per uscire dal tunnel

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Stadio Angelo Massimino, Catania

Nessuna luce s’intravede in fondo al tunnel. E’ buio pesto in casa Catania dopo la quarta sconfitta consecutiva in campionato. Incerta la partecipazione ai Play Off ed il rischio è che si aggravi ulteriormente la situazione nelle prossime partite. L’Elefante si mette alle spalle un mese di marzo da incubo che non ha fruttato alcun punto in classifica con una sola rete all’attivo, per di più frutto di autogol, e sei al passivo.

Non solo. Il Catania ha anche smarrito il tradizionale effetto “Massimino”. Gli etnei hanno sempre costruito le proprie fortune tra le mura amiche, ma adesso anche in casa stentano. Sotto il vulcano il Catania non vince da oltre un mese e mezzo, avendo ceduto l’intera posta in palio al modesto Melfi ed al Foggia capolista, oltre che pareggiando a reti inviolate contro il non irresistibile Taranto. Fuori casa, poi, prosegue il trend insoddisfacente. Solo una casualità, evidentemente, il successo di Messina.

Il Catania non si accende ed i frequenti cambi alla guida tecnica non hanno giovato. La squadra, semmai, è risultata essere ulteriormente danneggiata cambiando metodi di lavoro e gioco. Generando, così, confusione ad un gruppo che si sforza a trovare una precisa identità ma senza riuscirvi. A questo aggiungiamo l’insoddisfazione crescente di una tifoseria dagli animi, ormai, esasperati.

Stridono con la realtà, poi, le parole ottimistiche dei rossoazzurri nel post gara di Catania-Foggia. Perché se è vero che gli ospiti hanno avuto poche occasioni per andare a segno, bisogna altrettanto dire che le chance migliori sotto porta siano capitate ai satanelli. I quali, senza strafare, hanno ottenuto il massimo risultato. Sì, c’è stata anche la componente sfortuna se pensiamo alla traversa colpita da Bergamelli. Ma questo fa parte del calcio e, di certo, se il Catania sta raccogliendo pochissimo esistono delle precise responsabilità.

I limiti continuano ad emergere. D’accordo che domenica non era semplice fronteggiare la minaccia Foggia, capolista con merito del girone C, ma questo Catania possiede i valori tecnici per fare molto meglio. Badare quasi del tutto a difendersi proponendo un attacco scarsamente lucido e poco propositivo, non può essere la strada giusta per svoltare. Più coraggio, attenzione e concretezza, queste le armi necessarie per uscire dal tunnel.

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