SERIE C: Gravina non fa passi indietro, Assocalciatori sempre sul piede di guerra e rischio sciopero concreto

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Damiano Tommasi

Possibile sciopero dell’Assocalciatori in vista dell’inizio del campionato di Serie C? Il Presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, attraverso alcune dichiarazioni al Giornale di Vicenza, afferma:

“Credo ci sia poco da dire, sono sbagliati i tempi, sono sbagliati i contenuti, è sbagliata la strategia politica. Siamo disposti a incontrare tutti, a confrontarci, a discutere, ma di sicuro non ci saranno passi indietro”.

Damiano Tommasi, numero uno dell’Assocalciatori (nella foto, ndr), risponde così a La Gazzetta dello Sport:

“Perché protestiamo? Perché si è rinunciato ai ripescaggi di società sane che hanno rispettato le regole. Perché con l’abbassamento del numero degli over da 16 a 14, ci sono 47 calciatori che hanno un contratto e rischiano di restare fuori. Perché le fideiussioni che servono per il calciomercato sono di una categoria e conta il rating italiano mentre quelle per il pagamento dei dipendenti possono essere certificate altrove, all’estero: da una parte c’è un sistema di garanzie del tipo ‘Non mi fido, meglio controlli maggiori’, dall’altra questo discorso non funziona”.

“Due over in meno? Chi ha il contratto biennale cosa fa? E non sarebbe stato giusto, con tre squadre in meno, rinviare tutto al prossimo anno? Ora sostengono che la decisione sia già presa e ci dicono ‘scioperate pure’. E allora noi lo faremo. Ne hanno parlato le società internamente, ma noi non l’abbiamo mai saputo. Se con quell’equilibrio di 16 over, abbiamo avuto il campionato di Lega Pro più bello degli ultimi anni, perché cambiare?”.

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