ESCLUSIVA – Sanghez (telecronista Eleven Sports Lecce-Catania): “Distanze minime, sfida decisiva sul piano motivazionale. Liverani valore aggiunto. Trapani ancora vivo”

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Dario Sanghez

Livio Giannotta, Direttore Responsabile di TuttoCalcioCatania.com, ha sentito telefonicamente Dario Sanghez, telecronista di Lecce – Catania per “Eleven Sports”, analizzando tutte le tematiche relative alla lotta al vertice nel girone C ed al confronto tra le prime due della classe allo stadio “Via del Mare”.

Allora Dario, Lecce-Catania sarà una gara dal fascino particolare. Come te l’aspetti?
“Si tratta di un big match. Una partita dal gusto del grande calcio che le due piazze hanno vissuto e stanno regalando ai tifosi. Ovviamente gran parte del prosieguo del campionato si deciderà in questa gara. Non è un incontro come gli altri, inutile prenderci in giro. Ha un gusto diverso per la storia delle due piazze e lo considero decisivo dal punto di vista caratteriale. Bisognerà capire cosa succederà dopo questi 90 minuti. In caso di parità sarà un campionato in crescendo. Se dovesse vincere il Lecce, i giallorossi avrebbero un grande vantaggio da gestire ma andrebbe verificata la reazione mentale della squadra e se ci fosse uno scarico motivazionale. Vincendo i rossoazzurri, il campionato sarebbe riapertissimo e, allo stesso modo, bisognerebbe vedere la gestione mentale da parte del Catania. In tutto questo non dimentichiamoci la presenza del Trapani. Con ancora tante partite da giocare, dal punto di vista motivazionale Lecce-Catania sarà decisiva. Non lo è se ci riferiamo squisitamente ai punti in classifica”.

Quattro punti di distacco tra Lecce e Catania, in cosa i salentini hanno fatto meglio finora?
“I numeri espressi da Lecce e Catania si equivalgono. Le distanze tra le due squadre sono veramente minime. Sono numeri che s’inseguono e ripetono. Forse il dato veramente negativo per il Catania è il numero di pareggi. Se i rossoazzurri avessero tramutato 4 sconfitte in risultati di parità, oggi la classifica della squadra di Lucarelli sarebbe diversa. Al momento i pareggi fanno la differenza. Quando non puoi vincere, pareggia. Questa è una regola sempre valida nel calcio”.

Il Trapani può a tutti gli effetti reinserirsi nella lotta al vertice?
“Il Trapani ha una squadra più equilibrata rispetto a Lecce e Catania. Se la forza del Lecce, ad esempio, è l’attacco ed il centrocampo, per il Catania la differenza la fanno la mediana e la difesa. In tutto questo il Trapani ha un equilibrio, steccando però le gare più importanti e può dare fastidio come altre realtà. Nel match di ritorno contro il Lecce, in alcuni tratti, il Trapani ha fronteggiato la capolista. Bisogna attendere sempre l’esito finale. Il Catania, per la smania di vincere, determinate gare non le ha pareggiate. Il Lecce, invece, in alcune partite si è sbilanciato troppo in avanti pagando dazio. Penso al pareggio di Andria, dove ha rischiato di cadere. A lungo andare un pò tutte le squadre rosicchieranno punti importanti, Ecco perchè andrebbe vista la reazione motivazionale delle compagini in lotta per la vetta. Non dimentichiamo precedenti illustri dove lo stesso Lecce, qualche anno fa, aveva un vantaggio enorme sulle inseguitrici ma che non ha saputo gestire. L’Alessandria, nella passata stagione, ha sperperato un patrimonio”. 

Cristiano Lucarelli e Fabio Liverani possono rappresentare l’arma in più delle rispettive squadre?
“Ho massimo rispetto per Lucarelli, ma la vera differenza la fa Fabio Liverani. Perchè tra tutti gli allenatori che ho visto negli anni a Lecce, nella gestione dello spogliatoio è particolarmente capace. Non che Lucarelli non sappia gestire i calciatori a disposizione ma, parlando della realtà di Lecce, l’atteggiamento di Liverani sta sorprendendo tutti. I precedenti allenatori del Lecce erano stati tutti all’altezza sul piano tattico, anche di categoria superiore. Ma nella gestione motivazionale del gruppo Liverani dimostra di essere il valore aggiunto. Lui, ad esempio, in Coppa Italia fa giocare chi ha acquisito minore minutaggio ma vuole sempre vincere. Non ci pensa un attimo a schierare i titolari se le cose non vanno per il verso giusto, mantiene sempre una mentalità propositiva. A Lecce vedo una buona tenuta dello spogliatoio”.

Come si disporrà tatticamente il Lecce?
“Potrebbe esserci qualche novità circa gli interpreti, ma Liverani andrà avanti con il 4-3-1-2. Secondo me giocheranno Perucchini in porta; Lepore e Di Matteo terzini, Cosenza e Riccardi centrali; a centrocampo farà il play maker Arrigoni con Mancosu a destra ed Armellino a sinistra; Costa Ferreira dovrebbe agire a supporto di Caturano e Di Piazza, ma se quest’ultimo non fosse al 100% Liverani metterebbe dentro Torromino”.

Si ringraziano Dario Sanghez e la redazione di Eleven Sports per la gentile concessione dell’intervista.

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