ESCLUSIVA – D’Aleo (AgrigentoSport.com): “L’Akragas continua ad onorare il campionato. Di Grazia il ‘Dybala siculo’. Catania, quante occasioni sprecate…”

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Catania vs Akragas

In vista di Akragas – Catania, in programma allo stadio “Nicola De Simone”, abbiamo sentito telefonicamente il collega di ‘AgrigentoSport.com’ Gerlando D’Aleo per alcune considerazioni sulla partita  e, soprattutto, conoscere con quale stato d’animo gli agrigentini si accingono ad affrontare i rossoazzurri.

Stagione fallimentare per l’Akragas, ma c’è qualche aspetto positivo da evidenziare?
“Numero impietosi. A gennaio il Presidente Alessi fece una riunione dove disse chiaramente ai giocatori di cercarsi una nuova sistemazione. Alla fine andarono via in 8-9 titolari, ma in qualche maniera sono stati tutti rimpiazzati. La squadra, nonostante la differenza tecnica rispetto alle altre compagini di Serie C, ha cercato di sopperire al gap con la voglia di crescere e di mettersi in mostra di tanti giovani. L’unico aspetto positivo di questa stagione è stata la valorizzazione di un numero incredibile di giovanissimi. Ogni domenica l’Akragas scende in campo con tantissimi Under. Settimana scorsa i più grandi erano un ’93 ed un ’94’. In tutta la stagione la squadra ha preso poche scoppole vere e proprie. Giocando all’Esseneto, probabilmente, sarebbero arrivati più punti”.

Come fotograferesti questo derby?
“I biancazzurri hanno fatto più del dovuto, continueranno ad onorare il campionato nonostante siano abbandonati a se stessi e le tantissime difficoltà incontrate anche per via delle note vicissitudini societarie. Sfido chiunque a fare meglio in un contesto simile. Se il derby si fosse giocato in altre condizioni, magari come nelle ultime due stagioni, sarebbe stato diverso. Il risultato varrà sicuramente di più per il Catania. Vedremo ancora una volta in campo tanti ragazzini. Questo però non dovrà fare abbassare la tensione ai rossoazzurri. Sarebbe un grave errore. Il Trapani ha rischiato di perdere con l’Akragas, anche il Lecce non ha fatto una bella figura. Il Catania deve vincere se vuole andare in B. L’Akragas se la giocherà dal primo all’ultimo minuto, però credo che alla fine i rossoazzurri prevarranno sugli agrigentini. Molto dipenderà dall’atteggiamento e la mentalità del Catania, fattori che potrebbero incidere molto al di là dei valori tecnici. Perchè i valori tecnici sono utili in questa categoria quando devi fare valere un pò di esperienza in certe situazioni di gioco, ma devi correre sempre nell’arco dei 90′”.

Da quando Di Napoli ha lasciato l’Akragas, cosa è cambiato e come gioca tatticamente la squadra?
“Con l’addio di Di Napoli sembra che la squadra abbia evidenziato una maggiore voglia. Nelle ultime gare è apparso evidente che i ragazzi avessero più grinta. Finora l’Akragas ha giocato prevalentemente con il 3-5-2. In qualche occasione, soprattutto a gara in corso, è passato al 3-4-1-2, 3-4-3. Un paio di volte abbiamo visto il 4-3-3. Non escludo nulla. Privilegiando l’impiego di tanti ragazzini, però, credo sia più facile ipotizzare l’utilizzo di un sistema di gioco collaudato, più affidabile, appunto il 3-5-2”. 

Ti aspettavi di più dal Catania?
“Pensavo che il Catania approfittasse dei passi falsi del Lecce. Invece, ancora una volta, i rossoazzurri hanno steccato. Auguro al Catania di andare direttamente in B, altrimenti facendolo attraverso i Play Off. Però tante occasioni sono state sprecate. Alla fine la spunterà chi avrà sbagliato meno. Se guardiamo le rose di Catania, Lecce, Trapani ed in parte Juve Stabia e Matera, sulla carta la qualità non manca. Lecce e Catania, forse, nelle seconde linee hanno dimostrato di avere qualcosa in più”. 

Cosa pensi dell’operato di Cristiano Lucarelli?
“Non conosco bene la situazione in casa Catania, non vivendola da vicino. E’ stato un grandissimo giocatore, sulla panchina del Messina ha fatto bene. Ma a volte credo sia più semplice gestire una squadra di ragazzini terribili. Con i grandi può capitare che qualcuno s’indisponga, nel contesto di una categoria in cui contano molto la corsa, la grinta. E’ chiaro che non è facile, poi, allenare in una piazza come Catania che viene da una doppia retrocessione dalla A alla C. Il tempo passa e la tifoseria si spazientisce perchè vuole salutare questa categoria. Qualsiasi allenatore incontrerebbe delle difficoltà in condizioni del genere”.

Andrea Di Grazia ed il Direttore Sportivo Christian Argurio, due ex akragantini…
“Di Grazia ha lasciato un segno indelebile. Andrea l’ho battezzato il ‘Dybala siculo’ ai tempi di Agrigento. Per l’Akragas rimarrà sempre tra i talenti che hanno indossato la casacca biancazzurra. E’ un ragazzo che dovrebbe giocare sempre a mio avviso, lasciandolo libero di spaziare sul fronte offensivo senza compiti particolari da affidargli. Deve avere la consapevolezza di essere importante, lungo il percorso darà grandi soddisfazioni al Catania. Il D.S. Argurio, invece, lavorò ad Agrigento per un brevissimo periodo di tempo. Credo 3-4 settimane perchè poi gli arrivò la proposta del Messina ed al cuore non si comanda, essendo messinese. Aveva anche una situazione familiare da risolvere più facilmente a Messina. L’anno successivo si concretizzò il passaggio al Catania con Lo Monaco che è una sorta di padre putativo per lui”.

Si ringrazia il collega Gerlando D’Aleo per la gentile concessione dell’intervista.

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