ESCLUSIVA – Novellino (ViviCentro.it): “Juve Stabia a Catania senza paura. Manneh molto forte, per Mastalli sfida nella sfida. Lodi valore aggiunto. Lo Monaco ha fiutato la crisi del Lecce”

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Catania, Tribuna B

Per ricavare qualche informazione dettagliata sulla Juve Stabia, prossima avversaria del Catania, e conoscere un parere esterno autorevole sulla lotta al vertice nel girone C abbiamo sentito telefonicamente il collega della redazione di ‘ViviCentro.it’, Ciro Novellino, che segue da vicino le sorti delle Vespe.

Ciro, rispetto al girone d’andata cosa c’è di diverso in casa Juve Stabia?
“E’ cambiata la consapevolezza e l’importanza della rosa con gli innesti di gennaio. La squadra si sta esprimendo al meglio, arretrando la posizione di Paponi che da prima punta funge quasi da trequartista facendo sì che le mezzali si buttino dentro. Spesso, infatti, Viola e Mastalli vanno a segno per questo motivo. Poi ci sono alcuni giocatori determinanti. Mi riferisco a Vicente, che ha preso per mano il centrocampo della Juve Stabia combinando qualità e quantità, ma anche a Marzorati che ha portato esperienza e tranquillità al reparto arretrato. Vicente lo considero il fiore all’occhiello. Permette, tra l’altro, a Mastalli di esprimersi nel migliore dei modi”.

Dove iniziano e finiscono i meriti del duo Caserta-Ferrara?
“Stanno facendo un ottimo lavoro, al di là delle aspettative. Il Presidente Manniello ha spesso dichiarato ai nostri microfoni che la rosa attuale sia da quarto-sesto posto. La squadra deve ancora recuperare parte dell’incontro di Brindisi, rinviato per impraticabilità del campo. L’obiettivo concreto è il raggiungimento della quarta posizione, alla portata viste anche le difficoltà societarie del Matera. In poche persone avrebbero scommesso sull’attuale classifica della Juve Stabia. Si è trovata la quadratura del cerchio e sono cresciuti giocatori importanti. Su tutti Strefezza, al pari di Canotto e Paponi. Anche Simeri fa spesso la differenza in avanti. Fuori casa la Juve Stabia riesce ad esprimersi meglio con Simeri che dà più profondità, si butta dentro e segna con regolarità”.

Quanto importante sarà, per le due squadre, il match di lunedì sera?
“Molto. Il Catania insegue la vetta, la Juve Stabia il migliore piazzamento possibile in ottica Play Off. L’esperienza potrebbe rivelarsi determinante in una gara come questa. Gli stabiesi cercheranno di fare loro il match. L’appetito vien mangiando. Credo che i gialloblu se la giocheranno con attenzione, facendo tesoro degli errori commessi contro il Cosenza e prestando molta attenzione ai calci piazzati”.

Gara particolare per papà e figlio Mastalli. Il primo giocava nel Catania ed il secondo milita nella Juve Stabia…
“Sarà una sfida nella sfida, da una parte Ennio è stato un grande ex rossoazzurro mentre al figlio Alessandro piace tanto quella fascia di capitano. E’ giovane ma sembra un veterano. E’ caparbio, sa il fatto suo. Mastalli prima di essere un calciatore importante è un bravo ragazzo, con alle spalle una famiglia importante a supportarlo. Bisognerebbe chiedere a Zeman come mai, a Lugano, non abbia puntato su di lui. Un grande mistero”.

Dei giocatori del Catania, chi dovrebbe temere particolarmente la Juve Stabia?
“Lodi è il valore aggiunto di questo Catania. Un calciatore di prim’ordine, secondo me di categoria superiore rispetto alla C. Ha effettuato una scelta, sposando il progetto di una piazza importante, ma lui avrebbe potuto fare bene anche in un club cadetto. Egoisticamente spero che non faccia la differenza lunedì sera, ma dalle prossime gare. Manneh, invece, è giovane e mi ha colpito tantissimo lo scorso anno quando venne al ‘Menti’ a giocare con la Berretti. Un ragazzo eccezionale, molto forte. Si fece notare per corsa e gamba, mi fa piacere che possa crescere ulteriormente. Da seguire con grande attenzione. Lo Monaco saprà come gestirlo al meglio”.

La Juve Stabia ha interrotto una serie positiva di risultati perdendo in casa contro il Cosenza, come mai questo ko?
“Non credo ad un problema di stanchezza. Nel recente turno di campionato gli stabiesi hanno riportato il ko contro il Cosenza allenato da un vecchio marpione come Braglia. Gli episodi sono stati determinanti. Se la Juve Stabia non avesse centrato il palo, probabilmente la gara avrebbe avuto un andamento diverso. Braglia ha giocato a scacchi, imbrigliando i gialloblu che non sono riusciti a trovare la soluzione giusta”.

Una sconfitta comunque indolore per la squadra di Caserta e Ferrara che continua ad attraversare un buon momento di forma…
“Qualche errore difensivo la Juve Stabia lo commette sempre, le palle inattive rappresentano un punto debole. Anche all’andata contro il Catania si materializzò la sconfitta su una palla inattiva che poteva essere gestita diversamente. A parte il ko col Cosenza, comunque, la squadra campana viene da diversi risultati utili consecutivi. Da Lecce in poi è cambiata la marcia di un gruppo che, in precedenza, sembrava viaggiare a corrente alternata. Il mercato di gennaio ha inciso, pian pianino i gialloblu si sono ripresi con una bella seria di risultati”.

Giochi completamente riaperti per il primo posto?
“Il Lecce sembrava avviato verso una tranquilla promozione, ma dal ko con la Juve Stabia ha perso il prezioso vantaggio che aveva e adesso si ritrova il Catania alle calcagna. I rossoazzurri possono concretamente effettuare il sorpasso sui salentini, sfruttando anche l’esperienza da vendere dei propri calciatori. Il Catania vanta una rosa di categoria superiore, che ritengo la più attrezzata per la vetta. Lo Monaco lo sa bene, le sue dichiarazioni hanno spronato il gruppo intuendo da vecchio marpione l’odore di crisi in casa Lecce. Il Catania è lì e non penso che debba temere il Trapani. Il destino è nelle proprie mani e lo scontro dietro col Trapani potrebbe assumere importanza notevole visto che il Lecce riposerà”.

Si ringrazia il collega Ciro Novellino per la gentile concessione dell’intervista.

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