ESPOSITO: “Mi sento un privilegiato. Sono il polentone della famiglia. Cammino forte, anche nella vita”

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Mirko Esposito

Intervista con riferimento al calcio giocato ma anche ad aspetti della vita personale di Mirko Esposito, alla trasmissione Piacere Calcio Catania, in onda su Ultima Tv. Ecco le parole di Esposito evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Scherzo molto con Di Grazia e Martinez. Mi fanno morire dalle risate. Quando Di Grazia parla in dialetto non capisco niente però, solo la parte finale quando ridiamo. Che fine ha fatto la folta capigliatura che avevo qualche anno fa? Tengo a cambiare ogni anno, però ho l’intenzione di farli tornare quei riccioli. La mia fidanzata e se credo in Dio? Stiamo insieme da due anni, sono credente e praticante. La religione è importante. Mi è stata trasmessa da mia madre, ricordo che lei diceva sempre a me ed ai fratelli di fare una preghiera per le persone a cui volere bene. Credo anche nel matrimonio, forse la persona che mi sta accanto è la donna della mia vita. L’ho incontrata due anni fa a Genova. Da lì è scattato qualcosa dentro me”.

“Se mi sento un privilegiato nel fare il calciatore? Sì perchè questo lavoro è un sogno di quasi tutti i ragazzi. Lavorando sodo ogni giorno crei le tue fortune, nessuno ti regala niente in questo mondo. Io sono nato a Fidenza, provincia di Parma. Mangiamo benissimo. Diciamo che vengo preso in giro perchè sono il polentone della famiglia, essendo napoletana. Sono un pò il figlio spurio. Il più piccolo della famiglia. Famiglia a cui sono molto legato. Anche ai miei fratelli che mi hanno sempre coccolato. Ne ho uno che vive a Londra, l’altro convive con la moglie a Parma”.

“Quale pensiero porterò sempre nella mia mente? Prima un pò me la tiravo al termie di partite giocate veramente bene, però mio padre mi ha sempre insegnato che deve essere come se non avessi fatto nulla perchè tutti si ricordano dell’ultima cosa che hai fatto, non della precedente. Caccavallo? Ho un ottimo rapporto con lui anche dentro il campo, spero di farlo vedere presto. Abbiamo giocato insieme a Pagani. Io prediligo il ruolo di esterno. Sono uno che cammina sempre forte, anche nella vita. Molto determinato. Se voglio fare una cosa, la faccio. Sono abbastanza testardo ma cerco di prendere spunto dagli altri. Ascolto sempre i consigli di tutti”.

“Parma? Il mio più grosso rimpianto è stato quello di non avere proseguito lì la carriera. Sono cresciuto nel settore giovanile e con mister Lucarelli abbiamo vinto il campionato Allievi. Mi ero affezionato come una famiglia, sono andato via ma adesso mi reputo fortunato a militare nel Catania. Cosa farei se mi capitasse la palla giusta nella domenica decisiva? Immagino una cornice di pubblico incredibile, inevitabilmente giocherei con cuore e passione. Ho già l’esultanza pronta, Di Grazia lo sa ma non dico nulla”. 

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