ESCLUSIVA – Ciardullo (D.G. Rende): “Nostra impresa rimarrà negli annali. Catania, ghiotta occasione il secondo posto. Per il Trapani sarà dura a Cosenza”

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Giovanni Ciardullo

La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha contattato telefonicamente il Direttore Generale del Rende, prossimo avversario del Catania in campionato, Giovanni Ciardullo. Il dirigente biancorosso parla della storica impresa del raggiungimento dei Play Off, del ruolo che la sua squadra ed il Catania potranno recitare, del match di domenica al “Massimino” e molto altro ancora.

Dalla Serie D al sogno Play Off in C. Quale la ricetta in casa Rende per ottenere questo risultato storico?
“La nostra è una società che definirei sui generis. Non ci sono professionisti con una carriera consolidata alle spalle, ma gente che lavora con dedizione assoluta e quella familiarità che non ci ha fatto perdere di vista la realtà, volando bassi. La maggioranza dei ragazzi è stata confermata dalla D alla C. Non hanno minimamente messo da parte la loro semplicità. Bravi noi a comunicare questo, i giocatori a recepirlo. Ci sono 5-6 calciatori tra il ’96 ed il ’98 che l’anno scorso guadagnavano 200 euro. Quest’anno fanno la C guadagnando il minimo. E’ fuori dall’impossibile questo. Non ci sono club di terza serie che hanno speso più di noi. Siamo stati probabilmente bravi a confermare questi ragazzi, molto attenti nella gestione degli stipendi e dei bilanci. Merita una menzione particolare la bravura del tecnico, che da cinque anni allena il Rende. Una persona che fa di Casa Rende la sua seconda casa in senso assoluto, con abnegazione totale. Il mister lavora ininterrottamente con lo staff. Si sono incastrate tante cose. C’è stata anche la componente fortuna, abbiamo trovato le persone giuste. Tutto è andato in un certo modo, pur non avendo le stesse risorse degli altri. Inoltre il Presidente non lesina sforzi, operando con abnegazione e competenza”.

Tante, troppe penalizzazioni quest’anno e club con forti difficoltà economiche. Cosa si potrebbe fare per evitare situazioni del genere in futuro?
“Tante penalizzazioni falsano il campionato. Bisognerebbe inasprire all’inizio gli impegni finanziari delle società, ma soprattutto si potrebbe andare in un’altra direzione. Il costo aziendale di un professionista è enorme. Se io ad un calciatore do 20mila euro, a me costa 40. Praticamente il doppio sulla base dei contributi. Ridurre in qualche misura il costo aziendale potrebbe aiutare le società. Certe situazioni sono, comunque, imputabili anche a cattive gestioni. Se lo stipendio è limitato, tante cose non puoi permettertele”.

Assolutamente lineare il rendimento offerto dal Rende sia in casa che in trasferta. E’ solo un caso?
“Alla base della costanza di rendimento c’è l’atteggiamento identico con cui il mister prepara e predispone le partite. Anche quando abbiamo affrontato squadre blasonate il Rende ha sempre giocato a viso aperto. Col Catania, ad esempio, il risultato è stato un tantino bugiardo nelle proporzioni. Con un pò di fortuna in più saremmo stati in partita fino alla fine. Lì il Catania ha mostrato la bravura ed il cinismo dei singoli, ma sul piano del gioco non c’è stata una superiorità così netta da parte dei rossoazzurri”.

Tra le big affrontate, chi le ha impressionato di più anche in termini di gioco?
“Per esperienza diretta dico che il Trapani, soprattutto in casa, ha mostrato tutta la sua forza mentre a Rende vinse di misura, con merito ma non evidenziando la stessa capacità straordinaria. Contro il Lecce abbiamo perso per 1-0 sia in Puglia che in Calabria. Noi non meritavamo assolutamente di perdere, specialmente al ‘Lorenzon’. Sinceramente non ho visto avversarie esprimere calcio champagne. Gli organici, l’esperienza ed il cinismo, talvolta anche la malizia, hanno fatto la differenza”.

Cosa può incidere in misura considerevole ai Play Off?
“E’ un campionato nel campionato. Anche il singolo dettaglio può incidere. Attenzione alle squadre mentalmente libere rispetto ad avversari che hanno allestito organici importanti. Questa variabile è da considerare. Catania e Trapani si ritrovano in un piazzamento di spessore, la griglia li porta avanti nei turni. Sono forti e se la giocheranno alla grande, però attenzione alla libertà mentale di determinate squadre che può compensare un pochino la differenza di organico”.

In questo contesto come s’inserisce il Rende?
“Il Rende in estate, una volta ammesso in C, ha fatto i conti con un mercato da improvvisare, strutture da organizzare. Se qualcuno ad agosto ci avesse detto di salvarci all’ultimo minuto dell’ultima giornata, saremmo stati i più felici del mondo. Avere fatto molto di più ci pone nella condizione di essere la mina vagante ai Play Off. Non so quanti turni supereremo. Di certo tutto ciò che viene sarà tantissimo. Ad agosto tutto poteva prefigurarsi, tranne che trovarci nella situazione attuale. Abbiamo ottenuto soddisfazioni incredibili. La squadra più piccola della Calabria ha collezionato risultati straordinari nei derby stagionali. Questa è una miscela esplosiva che può darti solo molta carica. Per Rende rimarrà negli annali quanto fatto”.

Domenica c’è il Catania, appuntamento allo stadio “Angelo Massimino”. Con quali aspettative?
“E’ gratificante giocare su un campo che ha visto fior di giocatori, abituato ad altre categorie come dice la storia del calcio italiano. Affronteremo il Catania consapevoli di potere fare un risultato che ci metterebbe nelle condizioni di giocare in casa il primo turno dei Play Off. Proveremo a strappare almeno un punto, non sarà facile contro una squadra che ha concrete possibilità di arrivare al secondo posto perchè penso che il Trapani non avrà vita facile a Cosenza. Cosenza è un ambiente toccato dal derby perso in casa proprio contro il Rende. Secondo me i granata troveranno un avversario tostissimo in Calabria. Ecco perchè la gara sarà doppiamente impegnativa per noi”.

Catania ferito per avere definitivamente perso la possibilità di vincere il girone…
“Vero, ma saltare tre turni ai Play Off significherebbe tanto, tantissimo per il Catania. Domenica scorsa i risultati hanno inciso molto. Il Catania aveva tutte le carte in regola per giocarsi il primo posto, però in extremis a Matera si è riproposta la possibilità di arrivare secondi grazie al pareggio del Monopoli sul campo del Trapani. Questo è uno stimolo importante. Capisco la delusione per avere mancato il primo posto, però fossi nell’ambiente rossoazzurro direi di ricordare che i giochi sono ancora aperti per la seconda posizione. Se ti collochi secondo, passando un solo turno arriveresti già alle Final Four. Occasione veramente ghiotta da sfruttare che mitigherebbe la delusione per la perdita dell’accesso diretto alla Serie B”.

Campionato vinto dal Lecce, oppure lo hanno perso Catania e Trapani?
“C’è stato un periodo in cui il Lecce ha accusato un ritardo di condizione, una carenza di risultati. Lì ci si aspettava che Catania e Trapani sfruttassero al meglio quel momento no dei giallorossi. Invece, paradossalmente, non ne hanno approfittato. Questo non si vede spesso in Serie C. Avevo la sensazione che davvero Catania e Trapani potessero superare il Lecce, anche in virtù del turno di riposo dei salentini. Strano che si siano bruciate queste possibilità. Il campionato lo ha vinto il Lecce perchè forse ha capitalizzato al massimo un periodo ininterrotto di risultati utili con Liverani, macchiato un pò dalla parte finale del campionato. Il Lecce è stato più continuo nel complesso, invece Catania e Trapani sono andati a singhiozzo”.

Quante probabilità ha il Catania di ottenere l’accesso in Serie B dalla porta secondaria?
“Il Catania ha tantissime possibilità di vincere i Play Off insieme a 3-4 squadre degli altri gironi facendo una corsa con pochissime formazioni se chiudesse il campionato al secondo posto. Lo spessore dell’organico non manca di certo. In partite secche in cui conta tanto l’esperienza e la qualità dei singoli, secondo me il Catania possiede qualcosa di più rispetto ad altre rose. Il Trapani lo metterei quasi sullo stesso piano”.

Si ringraziano l’ufficio stampa del Rende Calcio ed il Direttore Generale biancorosso Giovanni Ciardullo per la gentile concessione dell’intervista.

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