Estate rovente per il calcio italiano. Tra processi sportivi (Parma, Chievo, Foggia, Cesena), Cesena, Avellino e Bari estromesse dalla Covisoc, 4-5 club di serie C che rischiano di scomparire o sono già scomparsi (Mestre, Bassano, Fidelis Andria, Lucchese, Reggiana. Cuneo, Matera), ecco aggiungersi le fideiussioni dubbie di 9-10 club di serie C (si tratterebbe di Arzachena, Cuneo, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Pro Piacenza, Reggina, Rende, Siracusa, Teramo, ndr) con la società Finworld Spa che adesso potrebbe essere bloccata dal consiglio di Stato. Ne parla il Presidente della Lega Pro Gabriele Gravina ai microfoni di Repubblica:
“La storia è chiara, noi abbiamo fatto la nostra parte sino in fondo. Ho scritto a questi club, devono mettersi in regola. Rischiano 300.000 euro di ammenda, equivalente della fideiussione, e una penalizzazione in classifica. Triestina? Ho denunciato la società alla Procura della Repubblica e alla procura federale: loro si considerano parte lesa e adesso presenteranno un’altra fideiussione buona. Poi, forse saranno penalizzati. Tutti si dichiarano truffati…”.
“La verità è che così non si può più andare avanti, l’ho detto anche a Fabbricini. Su 60 società, 48 sono da serie A, una decina si iscrivono solo con una domanda senza tassa, fidejussione, pagamento dei calciatori… Poi si va avanti coi ricorsi e con le penalizzazioni. Così facendo, per la nostra Lega è un danno di immagine, rischiamo di perdere gli sponsor, anzi li abbiamo già persi. Farò un’azione di responsabilità. Seconde squadre? Juve e Milan. Forse una terza, se si libera un altro posto. Mi risulta che Roma, Samp, Torino e Udinese sono d’accordo ma vorrebbero aspettare il 2019. Caos in Lega Pro, come si risolve? Semplice: tre gironi da 18 squadre ciascuno”.
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