ONORATI: “Diciotto anni di Catania, Lo Monaco coinvolgente. Bizzarri? Il portiere che mi ha dato più soddisfazioni. Rigiocherei un Catania-Lazio…”

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Marco Onorati

Curiosa intervista rilasciata dal preparatore dei portieri Marco Onorati ai microfoni di Ultima Tv. Inevitabile un tuffo nel passato, focalizzando anche l’attenzione sull’importanza del proprio lavoro. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Il ruolo del portiere? Da piccolo è stata sempre una passione per me. Seguivo i portieri e mio padre giocava in porta. Da piccolino guardavo i portieri in Tv ed andavo ad effettuare gli allenamenti con lui. La mia carriera? Potevo ottenere di più, ma soltanto per colpa mia. Io sono stato poco a Roma. Fino all’età di 18 anni, poi mi sono trasferito a Catania dove tutt’ora vivo. La mia avventura da portiere rossoazzurro? Qui ho fatto sette anni da calciatore, undici da allenatore. Questo è il mio 18/o anno con il Calcio Catania. Con la città ho un rapporto fantastico, meraviglioso. A livello di calore è pari a Roma. Ecco perchè sono rimasto qui a vivere”.

“Vorrei rigiocare una partita. Catania-Lazio, quando fini 1-1 con gran gol di Giordano. Sulla rete di Giordano pensavo che quella palla andasse fuori. L’ho lasciata passare. Tornerei indietro tentando di riprenderlo quel pallone. La persona che mi ha influenzato di più? Mio papà è sempre stato molto attento. Un consigliere, un amico, un fratello maggiore. Mi ha incoraggiato anche nei momenti critici. Il tecnico a cui sono rimasto più legato? Gianni Di Marzio. Mi vide in un torneo di Viareggio con la Roma nel 1981-82 e volle portarmi a tutti i costi a Catania. Ha avuto fiducia in me”.

“Il portiere che mi ha dato più soddisfazioni a Catania? Bizzarri. Nomino anche Carrizo, Andujar. Però lui mi ha soddisfatto maggiormente perchè veniva da una retrocessione e, con grande umiltà, ha lavorato. Come sapete gli argentini hanno una tecnica diversa, in Italia è migliorato parecchio e fino alla scorsa stagione ha giocato in Serie A. Il momento più difficile del mio lavoro? Intanto prepararlo il lavoro. E poi cercare di gestire i portieri, malumori, abbattimenti di prestazioni. Uno cerca di motivare i portiere a disposizione. La figura di Lo Monaco? E’ coinvolgente. Ti rende partecipe di tutti i suoi progetti. Il prossimo è la Serie B. Speriamo di potere raggiungere l’obiettivo”.

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