ESCLUSIVA – Pannitteri: “Catania-Siracusa da tripla ma rossoazzurri con il fattore Massimino. Derby senza tifosi ospiti è una sconfitta”

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Stasera Catania e Siracusa scenderanno in campo per il recupero della 2/a giornata del girone C di Serie C. Punti importanti in palio per le due squadre, che arrivano al match con uno stato d’animo differente. Il Catania avendo l’intento di riscattare immediatamente il ko di Potenza ed il Siracusa per dare continuità agli ultimi risultati in campionato e guidato dal neo allenatore Michele Pazienza. In vista del derby abbiamo sentito uno degli ex storicamente più importanti delle due formazioni, Ciccio Pannitteri che ha parlato molto bene la lingua del gol in carriera. Sarà una gara speciale per lui.

Ciccio, di cosa ti occupi attualmente?
“Ho un Centro sportivo, dei campi di calcetto, mi sto dedicando a questa struttura e seguo i progressi dei miei figli. Orazio è in prestito dal Catania e sta facendo bene al Locri. Speriamo che continui su questa strada. E’ un’esperienza rilevante per lui, sta giocando in Serie D che è ormai da considerare la C2 di una volta. Un campionato importante. Sta maturando esperienza e vediamo a fine anno cosa deciderà di fare la società rossoazzurra. Sogna, ovviamente, di giocare nel Catania dopo avere fatto per 8 anni tutta la trafila delle giovanili. Adesso avrebbe l’età per fare parte della Prima Squadra. Non è facile giocare in certe piazze, ricordo io stesso tutti i sacrifici fatti in carriera ma spero che pian pianino ce la faccia. Sta migliorando anche fisicamente. L’importante è che continui a mettere in pratica lo stesso entusiasmo di sempre. L’altro figlio gioca a Bronte, in Promozione, si chiama Christian. Anche lui sta facendo un buon campionato. E’ più giovane, un 2000, si sta dando da fare. Chiaramente gli do qualche consiglio, ma non li presso molto. Li lascio liberi di fare quello che vogliono, conservando la passione autentica per il calcio. Devono capire loro stessi dove sbagliano e migliorare, li vedo crescere e vediamo un pò dove arriveranno”.

Ti aspettavi la sconfitta del Catania a Potenza?
“Sinceramente no. Già prima di Monopoli dissi che per dare un’impronta al campionato sarebbe stato importante vincere in Puglia facendo capire di essere la squadra da battere, invece arrivò un pareggio. Adesso la battuta d’arresto di Potenza non aiuta l’ambiente perchè infonde coraggio alle altre squadre. Non ci voleva ma sono convinto che alla lunga il Catania lo vincerà questo campionato. Non bisogna perdere altri punti perchè altrimenti diventa difficile rincorrere. Ora il Catania deve sostenere un tour de force e non è semplice gestire le forze”.

Catania-Siracusa, cosa pensi di questo derby da te particolarmente atteso?
“Il Siracusa arriva carico all’appuntamento ma, con tutto il rispetto per gli aretusei che sono una piazza importante e per il Presidente Alì che conosco ed è ambizioso, penso che il Catania possa sfruttare il fattore casalingo. Non sarà una passeggiata. Queste sono partite in cui devi aggredire dall’inizio. Il Siracusa partirà subito forte per provare a non fare ragionare il Catania, allora i rossoazzurri dovranno aggredire subito gli avversari nella propria metà campo, non subendoli e cercando di sbloccare il match al più presto. Queste sono gare che più passa il tempo e più diventa difficile sbloccarle”.

Meglio la difesa a tre oppure a quattro per il Catania?
“Io ho allenato qualche squadra ma sono sincero, non mi è mai piaciuto cambiare più volte sistema di gioco. Poi l’allenatore durante la settimana ha il polso della situazione, ma secondo me se segui una linea è giusto mantenerla. A meno che succeda qualcosa. E’ il mio pensiero, ogni allenatore ha il suo. Sottil saprà sicuramente cosa fare. E’ un tecnico che ha fatto bene nelle squadre che ha guidato, i risultati parlano chiaro. Alla lunga porterà il Catania a vincere questo campionato”.

Qual è la ricetta migliore per affrontare un campionato difficile come la Serie C?
“Per vincere devi avere una mentalità vincente andando su tutti i campi con il preciso scopo di fare bottino pieno, incutendo timore a qualsiasi avversario perchè il Catania possiede le qualità per farlo. Aggredendo, cercando d’imporre il proprio gioco. E’ chiaro che i rossoazzurri non giocano da soli, ma possono e devono dettare i ritmi. L’organico c’è. Anche sugli esterni c’è tanta qualità. E’ importante l’approccio che deve essere propositivo da subito. Serve cattiveria. I campi della C non sono mai facili da espugnare, dall’ultima alla prima della classe. Anche a Pagani il Catania ha rischiato grosso con alcuni cali di tensione da evitare. La migliore arma è l’attacco a mio avviso, soprattutto considerando che ai rossoazzurri le punte di livello non mancano. Personalmente anche quando giocavo cercavo sempre di portare su le squadre in campo”.

Custodisci gelosamente i ricordi da calciatore di Catania e Siracusa?
“A Siracusa sono cresciuto come uomo e professionista. Soprattutto come uomo perchè sono andato lì a 18 anni rimanendovi a lungo. Siracusa è stata la mia seconda casa, il mio trampolino di lancio, sono cresciuto là. Ricordi bellissimi della piazza aretusea. Catania invece è stata la realizzazione del sogno di tutti i ragazzi catanesi d’indossare la casacca rossoazzurra”.

Saresti in grado di fare un pronostico su Catania-Siracusa?
“Favorito è sicuramente il Catania, anche se è un derby difficile. Gara aperta a qualsiasi risultato, direi 1X2 perchè il Siracusa è in ripresa. Mi è dispiaciuto per le dimissioni di Pagana. E’ un amico e siamo stati compagni di squadra. Giocando in casa però i rossoazzurri sono favoriti. Mi auguro che sia una partita bella e corretta. Dispiace che non ci siano i tifosi siracusani. E’ una sconfitta per il calcio questa. Per alcuni facinorosi ci vanno di mezzo tutti. E’ sempre così. Ma stiamo pur sempre parlando di calcio, non capisco il motivo di questi divieti. Spero che in futuro si possa nuovamente giocare in presenza di entrambe le tifoserie”.

Si ringrazia l’ex attaccante di Catania e Siracusa Ciccio Pannitteri per la gentile concessione dell’intervista.

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