SCIAUDONE: “Avanti così! Tifosi determinanti, Marcolin ci ha trasmesso idea giusta”

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Daniele Sciaudone
Il centrocampista Daniele Sciaudone con la maglia del Catania.

Daniele Sciaudone felice per il suo primo gol rossoazzurro e la vittoria ottenuta a Latina

Daniele Sciaudone, decisivo ai fini della vittoria rossoazzurra a Latina, molto contento per avere contribuito attivamente alla conquista del quarto successo consecutivo in campionato. Queste le parole principali del centrocampista evidenziate da TuttoCalcioCatania:

“Marcolin aveva pronosticato un mio gol oggi? Sono contento di questa previsione. Sicuramente per me la marcatura è stata importante, in primis perché ha contribuito alla vittoria della squadra e poi perché in queste ultime partite mi si sono presentate diverse occasioni che non sono riuscito a concretizzare. Sono un giocatore che spesso arriva a trovarsi dentro l’area e forse dovrei riuscire a sfruttare meglio le occasioni che si presentano. Finalmente oggi ci sono riuscito, anche perché non dico che stava diventando un problema, però avevo il piacere di farlo il prima possibile e con i tre punti odierni è stato ancora più bello”.

“Nessun rimpianto sull’andamento della gara e sul fatto che avremmo potuto chiuderla prima. C’è solo la gioia di essere ritornati in vantaggio ed avere conquistato altri tre punti. Dovevamo tenerci stretto il gol in più e nel secondo tempo siamo entrati con un pizzico di paura perché non volevamo subire l’1-1. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare l’azione del raddoppio e abbiamo subito il pareggio. Una volta andati ancora in vantaggio, l’obiettivo era quello di non essere nuovamente acciuffati”.

“In relazione al mio gol, ricordo che c’è stato un colpo di testa o un tiro respinto dal portiere, poi la palla è uscita e la mia prima intenzione è stata quella di stoppare e tirare verso la porta. Fortunatamente l’ho centrata evitando i difensori e la palla è entrata, anche perché il portiere non l’ha proprio vista. Tatticamente Marcolin ci ha chiesto anche oggi di fare quello che abbiamo sempre fatto, aprirci, aggredire il portatore di palla, attaccare gli spazi e stare in continuo movimento perché, così facendo, creiamo sempre difficoltà agli avversari”.

“I 44 punti conquistati non rappresentano ancora un quota tranquilla. Ad esempio pensiamo all’Entella. Quando siamo andati a Chiavari avevamo 32 punti, vincendo contro di noi loro si erano portati a 40 e sinceramente pensavo che ormai si fossero salvati. Dopo di che noi abbiamo totalizzato 3 vittorie, loro 3 sconfitte e adesso vivono un momento negativo. Ragion per cui non bisogna abbassare l’attenzione e la concentrazione, pensando subito alla Ternana per cercare di chiudere prima possibile il discorso salvezza”.

“Come si fa a gestire questa situazione di euforia in una piazza calda come quella di Catania? Sicuramente è d’obbligo da parte nostra pensare di fare da qui alla fine più punti possibili. Però penso che nella nostra testa l’obiettivo debba essere quello di fare quanto prima i 50-51 punti, ragionare partita per partita, solo dopo vedere quello che fanno le altre squadre e alla fine magari sognare. In questo momento non ho la minima idea di cosa siano i playoff, penso esclusivamente a dovermi salvare. Anche perché siamo arrivati a gennaio in una situazione drastica che abbiamo dovuto ribaltare. E’ da due giornate che ci troviamo fuori dalla zona retrocessione, la vogliamo ulteriormente staccare e quindi dobbiamo procedere su questa strada”.

“Sono tanti i motivi che non ci hanno consentito di giocare bene in questa stagione. Forse anche quel periodo brutto ci sta permettendo ora di giocare in questa maniera. Ci siamo resi conto dei nostri errori e lavorando l’uno con l’altro, mettendoci con la testa sul campo, siamo ritornati a pedalare forte e abbiamo realizzato quattro vittorie consecutive che non è cosa da poco”.

“Quanto conta la presenza dei tifosi a sostegno in trasferta? Quello catanese è un pubblico di tutto rispetto che anche dopo il gol si è fatto sentire parecchio. A noi fa piacere che siano venuti in tanti a sostenerci, così come è stato importante anche in casa nella partita precedente e, non a caso, abbiamo vinto. Di fatto rappresentano il 50% di ciò che succede in campo, in un senso o nell’altro, perché così come ti possono gratificare possono anche mortificarti”.

“Ci tenevo a ricordare che abbiamo vissuto 2 mesi tra la terz’ultima e la quart’ultima posizione. Da sole due partite abbiamo distaccato la zona play-out e sarebbe veramente un grossolano errore poter pensare ai play-off quando davanti a noi, tra l’altro, si trova un discreto numero di squadre. Siamo comunque contenti, c’è tanto entusiasmo e abbiamo festeggiato senza esagerare a fine partita. Ripeto, il gruppo è concentrato al momento per fare i punti necessari alla salvezza”.

“Quanto è stato importante soffrire e non perdere quando eravamo reduci da pareggi ed infortuni nel delicato periodo precedente? Tanto, perché sapevamo che anche se non riuscivamo a vincere, l’importante era non perdere. Certo, c’è rammarico a Bari e in altre circostanze per non essere riusciti a vincere.  Adesso tutti quei pareggi sommati a questa vittoria si stanno rivelando fondamentali anche perché così non abbiamo permesso alle altre squadre di allungare su di noi. Marcolin è stato determinante nel trasmetterci la sua idea di sacrificio. Soffrire, lottare e non pensare mai di sottovalutare il proprio avversario”.