BONANNO: “Lo davano per morto, invece il Calcio Catania è vivo”

0
886
Giuseppe Bonanno

Un determinato Giuseppe Bonanno in sala stampa

Rieccolo al suo posto Giuseppe Bonanno. Dopo tanti anni di Catania ed un breve periodo d’interruzione lavorativa per divergenze di vedute, Bonanno torna ai piedi dell’Etna e lo fa ricoprendo il ruolo di Direttore Generale. Conferenza stampa fiume a Torre del Grifo, imperniata sul preciso intento di risollevare le sorti dell’Elefante ferito. Queste le parole del dirigente etneo:

“Nel corso di questi lunghi anni ho contribuito a fortificare nel tempo il Catania portandolo ai livelli che conosciamo. La mia figura è sempre rimasta nell’ombra perché è il mio modo di fare questo. C’è stato un po’ di silenzio sul mio addio. Il Catania ha dato modo in un momento drammatico di continuare la sua attività e si augura di andare avanti con fari molto spenti perché ci sono varie voci di passaggio di proprietà e quant’altro. Nessuno, al momento, si è avvicinato minimamente alle richieste formulate per portare avanti al meglio il Catania garantendo investimenti futuri”.

“L’anno scorso ho interrotto i rapporti con la proprietà per una non condivisione di quello che si stava facendo e mi sono trovato fuori. Poi la proprietà mi ha richiamato per dare una mano al Catania. Ho ereditato un Catania con un monte ingaggi che sarebbe stato sproporzionato anche per la Serie A. Siamo riusciti in parte a smontare il monte ingaggi, ancora manca qualcosa. Abbiamo cercato di restituire credibilità al Catania. Abbiamo rimesso tutti i contatti del mondo del calcio a posto. Ad esempio la Roma, che ringraziamo per averci invitato a casa loro intavolando una trattativa veramente importante. Ma guardiamo avanti liberandoci del passato. Nonostante le difficoltà abbiamo messo una squadra in campo ed uno staff tecnico e dirigenziale all’opera. Pian pianino abbiamo fatto coincidere le cose”.

“Pitino ha una grande esperienza nelle categorie inferiori. Non dimentico Pancaro. Siamo molto contenti del lavoro che sta portando avanti in un momento così difficile con tanta gente ancora in lista di partenza. D’ora in avanti parleremo del futuro del Catania, cercheremo di allestire un club importante per la Lega Pro ma senza grosse pretese perché non sapremo a cosa andremo incontro. In questo momento la proprietà ha dato mandato a vendere. La situazione è un po’ incerta ma siamo convinti di quello che facciamo con una montagna da scalare abbastanza impegnativa. Ci sono obiettivi intermedi da raggiungere, prima quota zero e poi ci prenderemo tutto quel che verrà”.

“Siamo qui, la proprietà in un momento di difficoltà ha iscritto la squadra ed ha la seria intenzione di vendere e dare continuità a questa società e città. Vogliamo garantire al meglio la continuità tecnica. Pensiamo di aver fatto fin qui un buon lavoro. Uno stipendio medio di un ingaggio di Serie C è dieci volte inferiore di un solo contratto di quello che abbiamo. Riteniamo sia meglio perdere una risorsa tecnica importante che andare fuori budget. Tutti gli operatori di mercato erano messi lì in attesa della Serie D, dove tutti ci avrebbero preso per la gola vedendo i nostri giocatori svincolati. Siamo riusciti, invece, ad evitare la D abbassando sensibilmente il monte ingaggi”.

“Sugli obiettivi non possiamo ancora sbilanciarci. Prima azzeriamo il passato, pian pianino ci stiamo riuscendo e vedremo che tipo di squadra saremo in condizione di allestire. Fermo restando che il lavoro dello staff è di prim’ordine. Prenderemo qualche giocatore importante per la terza serie. Per il resto aspettiamo un’eventuale riduzione di punti e speriamo di ottenere una proroga sul mercato. A quel punto sarebbe importante saperlo e gestire quel momento. Adesso siamo in una condizione da incudine. Non tutto può quadrare, però cerchiamo di fare del nostro meglio”.

“Gli esuberi attuali in rosa? Almeno 6-7. In caso di nessun cambio di proprietà garantiamo comunque la continuità, il Catania non muore. In sede processuale accetteremo il verdetto, ma se ci sono disparità le devi inquadrare. Ad esempio per il Vigor Lamezia c’erano presupposti di responsabilità diretta e ne è venuto fuori con un -5. Noi dobbiamo gestire la situazione al meglio delle nostre possibilità. In questo momento sappiamo di partire da -12, quindi va scalata la classifica prima di ogni cosa. Tutto va fatto per gradi in base alla situazione attuale”.

“La squadra che verrà dovrà essere composta da 24 elementi. 5-8 Under servono e riteniamo di averli. Ci saranno moltissimi nuovi giocatori, prime scelte per la categoria. Servono rinforzi in tutti i reparti. Adesso serve gente esperta, che ha giocato in maniera importante in questa categoria. Donnarumma? Lo abbiamo quasi dovuto cacciare. Non penso che Alfredo possa tornare. Abbiamo fatto ripartire anche il settore giovanile. Vediamo di ripristinarlo ai livelli di tre anni fa. Sarà il campo a rivalutare la società. Nell’arco degli anni gli scandali li hanno avuti un po’ tutte le società. Anche società che oggi dicono di essere modello. Il tempo dirà cos’era stato il Catania, cos’è e cosa sarà. Il tempo aggiusterà tutto”.