PLASMATI: quando a Matera ricevette un premio speciale

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Gianvito Plasmati

Gianvito Plasmati “ambasciatore di Matera”, prestigioso riconoscimento ricevuto nel 2008

Recentemente acquistato dal Catania, squadra in cui ha già militato in passato quando i rossoazzurri facevano parte del campionato di Serie A come realtà consolidata del panorama calcistico nazionale, nel 2008 Gianvito Plasmati ricevette un premio speciale proprio a Matera, dove gli etnei giocheranno domenica per l’esordio in Lega Pro. Il riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale gli venne assegnato quale “valido rappresentante sportivo della città di Matera”.

L’attaccante commentò in questi termini la consegna del premio:Mi sento ambasciatore di Matera e
voglio onorare questo ruolo con responsabilità e senso di appartenenza alla mia terra. Pertanto, sono davvero orgoglioso di ricevere questo riconoscimento, che dimostra ancora una volta l’affetto di tutti gli sportivi materani e dell’amministrazione. Il mio auspicio è che altri ragazzi come me possano avere la fortuna di raggiungere la serie A mentre al Matera rivolgo l’augurio di ritornare presto in un campionato professionistico. La società ha creato nuovamente tanto entusiasmo ed è giusto non mollare perchè siamo solamente a metà del cammino”.

Nella circostanza Plasmati si soffermò sulle reti prestigiose siglate contro Inter e Juventus: “Grazie anche a quelle reti per me è iniziata una bella stagione e adesso mi auguro che continui. Qualcuno mi ha detto perchè non hai segnato anche al Milan, visto che sono anche juventino e ho dato un dispiacere alla mia squadra del cuore ma io scherzando ho risposto che quest’anno ho segnato solo alle grandi…”.

Sull’episodio dei pantaloncini abbassati nella partita vinta allora contro il Torino, Plasmati rilasciò invece le seguenti dichiarazioni: “Non è stato un gesto che ha mancato di rispetto ad avversari o al pubblico e soprattutto non era vietato dal regolamento. Per me è stato un gesto goliardico. In realtà mi sono reso conto di quello che avevo fatto solo quando a fine partita tutti i giornalisti mi hanno intervistato per chiedermi spiegazioni. La cosa incredibile è che anche il News Time di Londra ha parlato di questo episodio ma anche mia madre, quando ci siamo sentiti al telefono dopo la partita mi ha chiesto cosa avevo combinato”.