CATANIA: la rinascita deve partire dalla testa

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In un contesto di difficoltà, il Catania intende rialzarsi. Per farlo, deve prestare massima attenzione alle prossime partite e ritrovare con maggiore continuità la vittoria. Tanti, troppi i pareggi e poche sconfitte ma che bruciano. Come quella riportata ad Ischia, dove per i rossoazzurri è stato in pratica l’equivalente di non scendere in campo.

Numerose critiche piovute all’indirizzo del Catania per la figuraccia rimediata al “Mazzella” da parte di stampa e tifosi; la risposta dei ragazzi di Pancaro è stata il conseguimento di un punto definito “d’oro” in casa rossoazzurra contro il Lecce, avversario ai piedi dell’Etna e con cui si è dato vita al risultato di 0-0. Da qualche mese il Catania stenta a decollare mantenendosi nella zona a rischio della classifica.

I punti collezionati sul rettangolo di gioco sarebbero 34 ma, purtroppo, conta il dato effettivo e pesa dannatamente la robusta penalizzazione. Non è facile nella mente dei calciatori scrollarsi di dosso questo macigno, gli infortuni di vari elementi importanti della rosa non hanno aiutato. A questo si aggiunge l’esplosione del caso Windjet con gli arresti domiciliari dell’ex Presidente ma tuttora proprietario del Catania Antonino Pulvirenti, più le voci di un immediato rischio fallimento che fin troppo premurosamente si sono sparse.

Varie situazioni non semplici da gestire per l’allenatore e la squadra stessa che, adesso, deve cercare di trovare serenità. Principalmente dal punto di vista mentale. La testa più che le gambe. Il cuore prima che l’espressione del gioco. La rinascita del Catania deve partire da qui, nella speranza di riassaporare al più presto il gusto dei tre punti per infondere morale al gruppo e migliorare la classifica.