MORIERO: “Ecco quando ho pensato di fare l’allenatore, Allegri esempio da seguire”

0
213
Francesco Moriero

Interessante intervista rilasciata nel 2008 da Francesco Moriero al blog fccrotone.blogspot.it svelando alcune curiosità relative al suo passato da calciatore ed al momento in cui decise di fare l’allenatore:

“Io ho fatto vent’anni di calcio, una carriera davvero lunga e quindi ci sono una marea di racconti curiosi e divertenti da raccontare. Ricordo che facevo “tenerezza” a Mazzone, ad esempio, il primo giorno di allenamento sono arrivato con tre quarti d’ora di ritardo ed immaginate la sua faccia, un’altra volta e questa è bella davvero, andammo in ritiro e mi dimenticai le scarpe da calcio, ero preciso dalla testa ai piedi, ma sotto avevo quelle da tennis e per scusa gli dissi che mi facevano male i piedi per allenarmi con le altre, un’altra volta feci ritardo di un’ora per giocare contro l’Inter e l’aereo mi aspettò per tutto il tempo! Tra un’imprecazione ed un’altra, Mazzone mi disse: “Io da te, avrò sempre da imparare” e detto da lui che chissà quante ne aveva viste, non poteva che farmi onore, ahahahaha!”.

Quando ho pensato di fare l’allenatore? Spesso e volentieri, fin da quando facevo il giocatore, pur recitando il ruolo di simpatico bulletto negli spogliatoi, prendevo appunti da vero secchione, specie da gente come Mazzone. Quando smisi di giocare non volevo far nulla, ma la mia passione per i bambini ed il primissimo Corso a Coverciano, mi indirizzarono verso questo mestiere, uno dei più belli nel mondo del calcio. Solo ora posso capire perché gli allenatori hanno comportamenti da educatore e quasi da chioccia oltre che da amanti degli schemi. Ho imparato che chi gioca da tempo, deve necessariamente mettersi a disposizione dei più giovani, perché è l’unico modo per far crescere il gioco del calcio”.

Da chi prenderei spunto per il futuro? Massimo Allegri, un mio ex compagno che conosco molto bene e che partendo dal basso, con grande merito, è approdato nelle categorie che contano davvero.
Credo che la nuova generazione di allenatori, meriti di ritagliarsi uno spazio di prestigio nel calcio, perchè ritengo che abbia un’evoluzione di idee ed una diversa gestione del gioco che può dare tanto al sistema calcistico Italiano”.