CATANIA: premiata la produzione offensiva, ma ecco cosa manca per diventare macchina da guerra

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Catania vs Bisceglie

Battuto senza troppi affanni il Bisceglie, il Catania si conferma vittorioso in campionato contro la Paganese. Il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 sta determinando un cambio deciso nella produzione offensiva della manovra rossoazzurra. Ben 9 i gol realizzati dalla squadra di Lucarelli nelle ultime due vittoriose gare disputate. A conferma che il Catania si è sbloccato negli ultimi metri, esprimendo un’espressione di gioco migliore che sviluppa un movimento più armonioso e dinamico sulle corsie esterne.

Dovendo trovare il pelo nell’uovo, però, la trasferta di Pagani dice anche che esistono aspetti migliorabili. Ad esempio la squadra deve essere più cattiva nell’arco dei 90 minuti. Prima dell’intervallo, il Catania era sotto di un gol dopo avere espresso un buon volume di gioco ma creando pochi veri presupposti di pericolo nell’area di rigore avversaria. Se avessero giocato con maggiore convinzione, i rossoazzurri sarebbero andati negli spogliatoi con un risultato diverso.

Nella ripresa la carica trasmessa da Lucarelli ha generato un cambio di mentalità piuttosto evidente. Il Catania è sceso in campo con un piglio decisamente più aggressivo e determinato. Non a caso una raffica di gol ha seppellito gli azzurrostellati. I quali, comunque, proprio quando la partita sembrava ormai chiusa l’hanno riaperta beneficiando di un rigore inesistente. Anche in altre circostanze la Paganese è andata vicina al gol, ma un pizzico di sfortuna e le parate di Pisseri hanno negato ai campani la terza rete.

L’aumento della pericolosità in avanti non va, di pari passo, con la solidità difensiva. Da un pò di tempo a questa parte il Catania subisce più reti perchè commette un quantitativo maggiore di errori in fase difensiva. A Pagani l’Elefante ha corso qualche rischio di troppo in questo senso. Giusto riconoscere l’importanza ed il meriti del successo. Vincere conta ed i rossoazzurri lo hanno fatto legittimamente, ma c’è ancora da lavorare per trovare l’equilibrio perfetto. Quando riuscirà nell’intento, allora sì che il Catania diventerà la macchina da guerra tanto desiderata da Lucarelli.

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