ESCLUSIVA – Raimondi: “Catania e Matera mi hanno lasciato il segno. Che amaro ricordo il ko di Pisa! Club etneo con basi importanti per il futuro”

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Aldo Raimondi

Ex giocatore di Catania e Matera negli anni ’70/80, con trascorsi anche sulla panchina dei lucani successivamente, Aldo Raimondi rilascia un’intervista esclusiva ai microfoni di ‘TuttoCalcioCatania.com’ in vista della gara Matera-Catania. Spazio anche per analizzare il momento delle due squadre e gli obiettivi futuri.

Aldo, so che continui a seguire con grande passione il Catania anche se sei distante…
“Non sbagli. Ho giocato in diverse squadre, però Catania è una piazza calorosa che ti rimane dentro. Su Facebook mantengo ancora contatti con Morra, Ciceri e Leonardi. Non li sentivo da tempo, ma grazie ai social da tre anni ci sentiamo. Ho pochi amici, tutti ad Acicastello. Anche i miei figli sono stati loro ospiti. Sono ormai anni che non scendo giù ma perchè mi sono fatto vecchio (ride, ndr)”. 

Nella tua carriera hai anche lavorato a Matera, cosa mi dici di questa esperienza?
“Mi sono trovato bene anche a lì, dove mi sono sposato. Ho vissuto sia da calciatore che da allenatore. Catania e Matera sono ambienti diversi ma mi hanno lasciato il segno. Ricordo quando nella stagione 1978-79 pareggiammo 2-2 a Matera al 93′. Si scatenò l’inferno, tutti ce l’avevano con me, fui espulso. Sapevano che avessi sposato una materana e con mio suocero gestivo un’attività commerciale in centro. Dovetti attendere oltre due ore prima di andare via. Mi feci perdonare quando mi trasferì al Matera”.

A proposito di quell’annata, non posso non chiederti della sconfitta di Pisa…
“Io ricordo ancora quel campionato perso per un punto. Fatale il 2-1 di Pisa, con il pareggio saremmo saliti in B ed invece ottenne il primo posto il Matera che fece spesso risultati in trasferta. Perdemmo con gol di Quarella, che aveva giocato pochissimo in campionato. Chi si dimentica il fallo laterale che era nostro ma venne assegnato a loro? Poi ci distraemmo un attimo e subimmo la rete del ko. Incredibile, avevamo la gara in mano. Labellarte sfiorò il gol prima della seconda marcatura pisana. Purtroppo pagammo anche un pizzico di sfortuna, era un bel gruppo e meritavamo di vincere il campionato. Massimino aveva speso tanti soldi, mi è dispiaciuto ma conservo un ricordo speciale di quel Catania e di quei tifosi caldissimi. L’anno successivo passai al Matera e non dimenticherò mai il mio gol vittoria siglato a Pisa. A Mezzo stampa dissi che si trattava di una piccola vendetta, dopo averci rubato un campionato l’anno prima col Catania”.

Quanto può pesare per il Catania la sconfitta nel derby?
“Non è stata una grande partita. Peccato, i rossoazzurri potevano mettere il fiato addosso al Lecce. Il passo falso di domenica moralmente incide. Ventimila persone in C si trovano solo in piazze come Salerno e Catania, poi deve venire fuori la personalità del ragazzo. La pressione serve a tenere alta la motivazione, se non hai il carattere necessario fatichi a riprenderti in situazioni di questo tipo. La personalità fa la differenza secondo me. Io quando avevo più pressione in campo rendevo maggiormente”.

In caso di Play Off, secondo te quante possibilità avrebbe il Catania di vincerli?
“Il Catania ha perso punti decisivi in casa e qualche gara esterna l’ha presa alla leggera. Le squadre ai Play Off sono 28. Magari cogli il filotto giusto, la squadra si presenta in forma ed arrivi in finale. Chissà. Devi essere molto motivato. Aritmeticamente può ancora succedere che i giochi per il primo posto siano aperti ma non credo che il Lecce sbagli, fermo restando che nel calcio non si sa mai cosa può succedere. Potrebbe non andare benissimo quest’anno però sono state gettate delle basi importanti per il futuro dopo una cascata di delusioni. E’ importante avere una solidità societaria, diversamente da quanto sta accadendo a Matera. Conosco gli addetti ai lavori in casa Catania, c’è gente competente. Se non è quest’anno Serie B lo sarà il prossimo. Sono realista, adesso credo che i rossoazzurri non abbiano molte possibilità di vincere i Play Off però può succedere di tutto. Se la squadra acquisisce motivazioni e fiducia, può arrivare fino in fondo”.

E adesso c’è l’ostacolo Matera, gara che non si presenta agevole per il Catania?
“Brutta gatta da pelare. Il Matera è tornato a giocare bene nonostante i problemi societari. In classifica sono tranquilli. Il pubblico era un pò imbronciato con loro prima della vittoria di Andria. Adesso non c’è più la preoccupazione di ritrovarsi coinvolti nei Play Out. Credo che Auteri sia stato bravissimo a gestire il gruppo, non è solo un allenatore molto preparato tatticamente. Il Catania troverà un Matera motivato che ci terrà a fare bene davanti ai propri tifosi. La storia delle partite è racchiusa in 90 minuti, può succedere che non trovi la via del gol e ti deprimi. Oppure capita un episodio e lo sfrutti a tuo favore. Personalmente preferisco che sia il Catania a vincere, in quanto più bisognoso di punti”.

Catania più in difficoltà al ‘Massimino’ che in trasferta, come te lo spieghi?
“In casa devi impostare. Se incominci a buttare la palla avanti a vanvera fai fatica. Basta avere due difensori avversari bravini di testa che tengano la squadra corta per crearti problemi. Devi impostare da dietro, avendo calciatori che organizzino il gioco dall’inizio. Forse anche Lucarelli non ha messo in campo i giocatori nei ruoli giusti. Ho letto qualche critica dei tifosi sui social, però sul piano individuale la squadra c’è. Specialmente in casa se non si organizza il gioco da dietro diventa difficile”.

Infine, Raimondi ci tiene a salutare i tifosi rossoazzurri…
“Salutameli con un augurio sincero, sono entusiasta di ricordare la gente di Catania. E’ rimasta nel mio cuore”. 

Si ringrazia Aldo Raimondi per la gentile concessione dell’intervista.

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