ESCLUSIVA – CAFFO (Pres. Vibonese): “Ripescaggi devono esserci. Catania in B? Sono fiducioso. Regole vanno riscritte. Affrontare i rossoazzurri sempre speciale”

1
1549
Giuseppe Caffo

Catanese che da ragazzo era frequentatore assiduo dello stadio a sostegno dei colori rossoazzurri, Giuseppe Caffo, Presidente della Vibonese avversaria del Catania in amichevole al “Massimino”, è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Una piacevole chiacchierata telefonica parlando anche del caos generato dal blocco dei ripescaggi in Serie B. Con l’auspicio che si torni presto a focalizzare l’attenzione solo sul calcio giocato, quello di cui tifosi e addetti ai lavori hanno reale bisogno.

Presidente, Vibonese che torna al ‘Massimino’ a distanza di due anni. Si tratta di un’amichevole, ma è pur sempre una partita dal sapore particolare?
“Due anni fa ci abbiamo rimesso le penne (ride, ndr) però uscimmo a testa alta dal campo. Per me questa partita, anche se amichevole, evoca emozioni speciali. Da ragazzo ho vissuto sempre in rossoazzurro, tanto è vero che i colori sociali della Vibonese sono vicini a quelli del Catania. Sabato affrontiamo quest’amichevole. Con Lo Monaco se n’era parlato in assemblea. Giusto per tenerci in forma, giocando senza animosità. Ovviamente ci teniamo a ben figurare tanto quanto il Catania, ognuno con i propri obiettivi. Sarà un bel test. Successivamente affronteremo il Catanzaro”.

La Vibonese è tornata in C ricavando una soddisfazione doppia, perchè anche i tribunali vi hanno dato ragione…
“Ci siamo ripresi sia sul campo che fuori, nelle aule della giustizia sportiva, quel che avevano tolto alla Vibonese. In questa stagione non dobbiamo soffrire come due anni fa, con l’obiettivo di disputare un campionato onorevole. Sono arrivati validi rinforzi e Cani rappresenta la classica ciliegina. Acquisto importante, è un ragazzo dotato su cui puntiamo. C’era stata anche la possibilità di prendere Pozzebon e Ripa ma per motivi vari gli affari non sono andati in porto”.

Si partirà davvero a metà settembre?
“Tra una settimana sapremo. Mi auguro che il Catania possa ricavare le soddisfazioni che merita venendo riammesso, più che ripescato, in Serie B. Se le regole ci sono, il Catania dovrebbe partecipare al campionato cadetto. Poi siamo in Italia, tutto può succedere. Ma non si può non tenere conto di una piazza come Catania per tifo, storia e tradizione sportiva. Sono fiducioso, così il Catania lascerebbe anche più spazio agli altri in C (sorride, ndr). Noi ovviamente non saremmo in grado di competere con i rossoazzurri. Sulla carta Casertana e Catanzaro hanno costruito le rose migliori nel girone, soprattutto i giallorossi”.

Questo Catania è eventualmente in grado di disputare una stagione da protagonista anche in B?
“Il Catania ha un condottiero che sa il fatto suo (Lo Monaco, ndr), molto preparato nel mondo del calcio e che non le manda a dire, affrontando tutto in prima persona e questo è un aspetto molto importante. La squadra è stata costruita per vincere la C ma anche per essere all’altezza della B possedendo giocatori in grado di fare la differenza in entrambe le categorie”.

Facendo un passo indietro, cosa è mancato al Catania nella passata stagione per salire in B?
“Nessuno si aspettava quella partita col Trapani. Personalmente ero convinto che il Catania facesse un sol boccone dell’avversario, quel match avrebbe aperto altri scenari. Semplicemente era l’annata del Lecce. Poi anche la gara col Siena è andata com’è andata. La B è sfumata, però anche dalla finestra si può entrare. Vedremo cosa succederà il 7 settembre e se trionferà la giustizia, fermo restando che le norme vanno riscritte in modo chiaro. Le NOIF sono vangelo, capisco che ognuno pensa al proprio orticello ma chi ha diritto al ripescaggio, deve essere ripescato. A maggior ragione dopo che i club hanno presentato la domanda. C’era un dispositivo che includeva esborsi economici. Non puoi dire di andare verso Nord e, poi, indirizzarti a Sud”.

E’ realistica l’ipotesi delle sette promozioni dalla C in caso di mancati ripescaggi, riportando la B a 22 squadre?
“L’abbiamo votata all’unanimità. Se un format del campionato deve essere quello, non possiamo cambiarlo in base agli umori di qualcuno. Il regolamento dice che ci vuole un anno di preavviso. Come quando fu che dalla C2 si passò alla C unica. Quando s’inizia una nuova avventura bisogna sapere a cosa andare incontro. Se so che il campionato di Serie B è a 22 squadre e tre non possono iscriversi, i ripescaggi devono esserci perchè lo stabiliscono le regole, non si può procedere al buio. Purtroppo i problemi succedono quando le situazioni non sono chiare. E c’è ancora aperta la questione del Crotone…”.

Giusto lo slittamento del campionato, alla luce di quanto sta accadendo?
“Doveroso. La Serie B invece è partita, a mio avviso sbagliando. Noi l’anno scorso abbiamo aperto una strada con determinate cause e avendo avuto il riconoscimento dell’accesso agli atti, che erano secretati. Una cosa assurda. Servono parità di condizioni per tutti, non si può tutelare qualcuno ed altri no. Basta applicare le regole. Adesso vorremmo calcio giocato e completare la Campagna Abbonamenti. Continuando di questo passo cominceremo a Natale, in base ai ricorsi degli altri club. Ricorsi che secondo me andavano discussi prima. Forse non lo hanno fatto per vedere meglio le carte. Gli avvocati riescono a tirare fuori qualcosa che poi trova fondamento quando le norme non sono scritte in modo chiaro. Io, ormai, non dico che sono diventato un esperto in materia ma dopo un anno di carte bollate mi sono fatto una cultura (ride, ndr)”.

La situazione incerta del nostro calcio si ripercuote anche sui campionati minori, non trova?
“Il cosiddetto calcio minore trova poco spazio a livello mediatico. Io ho fatto sempre calcio giovanile e dilettantistico, a prescindere dalla Vibonese negli ultimi anni. Non abbiamo settori giovanili di rilievo perchè il sistema è concentrato esclusivamente su quelle 4-5 squadre importanti. Gli stadi progressivamente si svuotano, la gente segue le partite da casa e facciamo ormai tutto con il mondo virtuale”.

Si ringraziano l’ufficio stampa della Vibonese ed il Presidente Giuseppe Caffo per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

1 COMMENTO

  1. Che Vergogna abbiamo tante Emittenti Televisive a Catania e nessuna riesce a trasmettere una Partita Amichevole come quella di Stasera con la Vibonese. Che Squallore.

Comments are closed.