GRAVINA (Pres. Lega Pro): “Situazione caotica. Nel 2019 si tornerà a 22 squadre in B, incredibile! Confido nel Collegio di Garanzia”

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Gabriele Gravina

Il Presidente della Lega Pro Gabriele Gravina torna sul caos Serie B e blocco dei ripescaggi al Corriere dello Sport:

“Ripescaggi? La motivazione di fondo è stata quella di bloccare i ripescaggi per far partire i campionati. Tralascio la vera ragione. Purtroppo, però, si è innescata una reazione a catena che ha danneggiato principalmente la Lega Pro. Buon senso e rispetto sono venuti meno in un effetto domino incontrollabile. Abbiamo accumulato una montagna di ricorsi. Così i campionati non possono cominciare. La riforma dei campionati è indispensabile. Ma non ci si può arrivare attraverso lacerazioni, servono rispetto delle altre componenti e senso di responsabilità. Senza questi elementi si cura solo un piccolo orticello e ciò non farà bene al calcio italiano. Assai presto, questo metodo sarà sconfessato dai fatti e dalle divisioni che inevitabilmente ne deriveranno.

“Siamo già nel caos. E’ dimostrato dall’incertezza del format in ciascuna delle categorie. Inoltre, se ho letto bene il Comunicato del Commissario della Figc, quello della Serie B è stato solo temporaneamente modificato. Nel 2019 si tornerà a 22 club. Incredibile! Confido che il Collegio di Garanzia del Coni ripristini la situazione precedente. Poi spero che venga molto presto eletta anche la governance federale per avviare seriamente la riforma del calcio compresa quella dei campionati. Tutti insieme e senza lacerazioni incurabili”.

“Io non ho niente contro la Lega B. Dico che questa frattura finirà per generare seri problemi anche alla stessa Lega B. I movimenti di mercato hanno già visto incrementare il costo del lavoro. Non è immaginabile pensare semplicisticamente a una soluzione che preveda gli stessi ricavi che si dividono tra soggetti che si riducono. Bisogna trovare il modo di aumentare i ricavi, ridurre i costi e fissare regole certe per i controlli di gestione. La logica di chi vuol essere padrone con sistemi demagogici non funziona: servono cultura d’impresa e idee innovative. Come si può arrivare a ridurre il format dei campionati senza il consenso di tre quarti delle componenti come prevede lo Statuto Federale? Questi strappi e queste lacerazioni diventeranno piaghe che difficilmente si rimargineranno”.

“Fase di stallo dovuta anche al commissariamento della Figc? Il commissariamento, nella fase iniziale, ha avuto il merito di rasserenare gli animi. Poi il Commissario (Fabbricini, ndr) ha concesso una serie di provvedimenti su richiesta di soggetti che hanno adottato, evidentemente, le tonalità giuste e sono riusciti a essere persuasivi. Anche per questa ragione il Commissariamento della Figc deve terminare, le tensioni non sono più governabili. Non partire con i campionati è una cosa gravissima”.

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