MACALLI: “Caos ripescaggi? Tutto parte da dimissioni Tavecchio. Ancora aspettiamo di sapere la graduatoria…”

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Mario Macalli

Mario Macalli, Presidente della Lega Pro fino al 2015, nei giorni scorsi ha manifestato tutte le sue perplessità in relazione al pasticcio dei mancati ripescaggi, ai microfoni di tuttoc.com:

Un pasticcio così è difficile già immaginarlo. Tutto nasce dalle dimissioni, che non ho capito perché richieste da più parti, di un presidente federale come Tavecchio che era riuscito a inserire pedine importanti tra UEFA e FIFA, a fissare a quattro il numero dei club in Champions, ottenendo grandi risultati dal punto di vista politico nelle sedi estere. Ma l’Italia non si è qualificata ai Mondiali e quindi il presidente si è dovuto dimettere. Premesso che è stato l’unico ad abbandonare la poltrona, non ho capito se con la Svezia ha giocato da attaccante o da mezzala o se ha sbagliato un gol all’ultimo minuto. E così Tavecchio, per un risultato sportivo, ha dovuto lasciare una federazione sana sotto l’aspetto amministrativo”.

Al suo posto è arrivato il commissario: tutti si aspettavano una permanenza breve e, invece, è successo quel che non doveva succedere. Con questo incredibile pasticcio dei ripescaggi, chiuso qualche giorno fa sotto l’aspetto numerico mentre non credo sia chiuso sotto l’aspetto della quantificazione dei danni. Il problema è che in Italia, anche quando hai ragione, campa cavallo che l’erba cresce. Un gran macello assoluto che ha coinvolto a catena B, C, dilettanti e ha fatto male a tutto il calcio. Ancora aspettiamo tutti di sapere quale sia la graduatoria per questi ripescaggi… Si era sempre detto che la giustizia del pallone era sempre stata più rapida di quella ordinaria. Invece qui non si è visto per niente. Ora bisognerà fare una riforma imponente di una giustizia sportiva che ti insegue quando non hai fatto nulla e ti lascia stare quando hai fatto qualcosa”.

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