DE ZERBI (all. Sassuolo): “In Coppa Italia sarà partita vera. Catania, un anno di ricordi indelebili. Vorrei che i rossoazzurri tornassero in categorie più consone”

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Roberto De Zerbi

Conferenza stampa di Roberto De Zerbi alla vigilia di Sassuolo-Catania. L’allenatore neroverde sottolinea l’importanza della sfida di Coppa Italia lasciando anche spazio ai ricordi vissuti in Sicilia. Queste le parole del tecnico bresciano in Sala Stampa, evidenziate da ‘TuttoCalcioCatania.com’:

La partita col Catania giunge a pennello per verificare anche qualcuno che ha giocato meno, per tornare alla vittoria, andando avanti in una competizione a cui teniamo molto. Oltre che per proiettarci nel migliore dei modi al match di domenica con la Fiorentina. Siamo contenti di giocare una partita vera contro una squadra vera, la gara sarà presa da tutti in maniera molto seria. Dobbiamo cercare di vincere, giocare bene, alzare un pò il volume dell’entusiasmo che non capisco il perchè sia un pò calato. Il nostro è un gruppo giovane, di persone intelligenti e sensibili. Non vinciamo da tanto soprattutto in casa però c’è molto equilibrio in campionato, proprio per questo cade a pennello il Catania. Sarà un impegno importante da preparare come qualsiasi altra partita di campionato. Non accetto neanche un allenamento fatto male, figuriamoci una competizione come questa che può farci crescere. Oltretutto se passiamo il turno affronteremo il Napoli, squadra prestigiosa. Giochiamo non intendendola come un allenamento ma una gara vera“.

Turnover? L’ho sempre fatto, ho impiegato tanti giocatori in base alla partita ed allo stato di forma. Io sono contentissimo di tutti i calciatori che ho a disposizione, alleno un gruppo di soli titolari. Qualcuno però mi deve dare delle risposte, magari mettermi maggiormente in difficoltà nelle scelte la domenica. Tengo tantissimo alla Coppa Italia, come se fosse un match di campionato, quindi mi aspetto gente che lotti per prendersi la maglia da titolare domenica. 

“Sottil ed il Catania? Con Andrea siamo amici, è un piacere ritrovarlo come mi farà piacere ritrovare Lo Monaco e Pulvirenti, altri componenti dello staff del Catania ed una squadra a cui sono rimasto molto legato. Ho vissuto un anno solo in rossoazzurro ma abbiamo vinto il campionato. Ho fatto benissimo e sono stato trattato altrettanto bene da dirigenza e tifoseria. Inoltre ho un figlio nato alle pendici dell’Etna. Mi piacerebbe che Catania tornasse in categorie più consone. Vincevamo quasi sempre, abbiamo riportato tante gente allo stadio ed il Catania in Serie A dopo oltre vent’anni. Ricordo con piacere la festa e tante altre cose, ma anche quando sono tornato da tecnico del Foggia ho ricevuto segni d’affetto da parte tutti. Ricordo bene la passione dei tifosi. Adesso i rossoazzurri militano in Serie C, non è vincere un torneo di terza serie. Forse è più difficile che in B, ed io ne so qualcosa. Il Catania ha in rosa elementi come Biagianti, Lodi, Curiale, Marotta, Scaglia. Gente che ha fatto anche la Serie A. Proprio per questo la considero una partita vera. Se oggi le gare non le affronti nel modo giusto la differenza tecnica, tattica e fisica si assottiglia sempre di più e rischi brutte figure”.

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