La sconfitta di Siracusa trae origine da un errato approccio iniziale al match
Una sconfitta che non può trovare giustificazioni, nè alibi. Tutti i rossazzurri intervenuti nel post-gara di un’affollatissima Sala Stampa a Siracusa hanno ritenuto opportuno evidenziare la prestazione, sottolineando le numerose parate effettuate da Crispino a prescindere dal risultato. La classifica, però, si aggrava ulteriormente. Al cospetto di una delle ultime della classe si rendeva di fondamentale importanza incamerare i tre punti, ma questo non è avvenuto.
Vincere al “De Simone” sarebbe stato un ottimo trampolino di lancio per il Catania che nelle successive partite affronterà Matera e Rende potendo sfruttare il fattore casalingo. Un Crispino in formato Superman non può bastare a giustificare il ko nel contesto di una gara in cui, fatto ancora più grave, il Catania ha sbagliato l’approccio iniziale al match. Il tonfo siracusano trova qui le sue fondamenta. Era storia arcinota che i padroni di casa avrebbero venduto carissima la pelle, trattandosi di derby sentitissimo nella città di Archimede.
Il Catania la reazione l’ha avuta e, come sportivamente ammesso dallo stesso tecnico azzurro Ezio Raciti, forse avrebbe anche meritato di non perdere. Ma quando queste partite nascono male diventa poi difficile andarle a recuperare. A questo punto bisogna soltanto leccarsi le ferite provando a ripartire senza presunzione e con meno chiacchiere, facendo parlare i fatti. Fatti che, al momento, indicano un Elefante lontanissimo dalla vetta.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
