ESCLUSIVA – Sorrentino (Il Mattino): “Catania ridimensionato da ritardo e Juve Stabia super. Fornito meteora. Paganese, approccio determinante al Massimino”

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Alessandro Marotta sta per realizzare il gol del momentaneo 0-3 del Catania a Pagani.

In vista di Catania-Paganese, abbiamo contattato il collega Danilo Sorrentino de ‘Il Mattino’ per analizzare la situazione degli azzurrostellati quando si avvicina il confronto tra le due formazioni allo stadio “Angelo Massimino”.

Permane la situazione di criticità in casa Paganese, perchè?
“Quest’anno sono state sbagliate tutte le valutazioni, a cominciare dalla scelta dell’allenatore in estate fino all’allestimento della rosa. Dopo la salvezza ai playout dello scorso anno, la società ha dato il benservito a De Sanzo, salvo poi richiamarlo a novembre dopo l’esonero di Fusco che non ha dato quello che ci si aspettava. A parziale giustificazione di Fusco, va detto che la squadra aveva un’età media bassissima, è composta da molti giocatori alla prima esperienza e quindi, non arrivando i risultati, anche psicologicamente non hanno avuto alcuna reazione. A gennaio la società ha cercato di correre ai ripari, ingaggiando gli esperti Stendardo, Capece e Dellafiore ma, un po’ per alcuni infortuni, un po’ per il calendario sfavorevole, la situazione resta delicatissima”.

Pronostico sulla carta favorevole al Catania, ma quali saranno le principali insidie per i rossazzurri domenica?
“Dipenderà molto dall’approccio. La Paganese ha dimostrato, ad esempio in casa della Juve Stabia, di essere insidiosa se acquista coraggio e fiducia. Le vespe non chiusero la partita e gli azzurrostellati fino all’ultimo hanno rischiato di pareggiarla. Quando invece la pratica viene subito chiusa dalle avversarie, vedi Catanzaro e Monopoli di recente, è difficile che rialzi la testa”.

Quali impressioni hai ricavato da Giuseppe Fornito, centrocampista attualmente in prestito dal Catania?
“Finora è stata una meteora, purtroppo. All’inizio ha anche giocato buone gare, pur nella mediocrità generale, però ha dimostrato anche di avere limiti fisici ed è stato spesso infortunato. Solo otto gettoni di presenza, attualmente è ancora fermo ai box e non gioca dalla gara di inizio dicembre con la Vibonese”.

Viste le numerose assenze, quale formazione potrebbe schierare mister De Sanzo a Catania?
“Probabilmente De Sanzo tornerà alla difesa a quattro, visto il rientro di Piana che farà coppia con Dellafiore. Sugli esterni agiranno Tazza e Perri, con il centrocampo e l’attacco che dovrebbero essere gli stessi di mercoledì, quindi con Scarpa trequartista alle spalle delle due punte”.

Ti aspettavi qualcosa di più dal Catania di Andrea Sottil finora?
“Devo dire la verità: ad inizio campionato pensavo che il Catania potesse vincerlo perchè, in termini di rosa, credo sia la squadra più completa. Tuttavia, una partenza in ritardo ed il super campionato della Juve Stabia hanno finito per ridimensionare la formazione di Sottil”.

Il Catania ambisce alla B, la Paganese alla salvezza. Quante possibilità hanno le due squadre di raggiungere l’obiettivo?
“Per il Catania, adesso bisognerà concentrarsi sul secondo posto che, in ottica playoff, garantisce un vantaggio non indifferente. E lì inizia un nuovo campionato, un altro mini-torneo lungo e logorante. La Paganese, in primis, dovrà cercare di agguantare i playout, quindi tenendo il distacco dalla terzultima, in questo caso il Bisceglie, inferiore ai 9 punti. E poi preparare al meglio queste due partite”.

Secondo te cosa è mancato al Catania per tenere il passo della Juve Stabia?
“Innanzitutto la continuità di risultati, anche in trasferta, che ha avuto la squadra gialloblù. il vantaggio delle vespe è stato quello di partire senza i riflettori puntati addosso e soprattutto non l’aver mai perso. Questo credo abbia inciso anche psicologicamente sulle avversarie, che non hanno potuto beneficiare di passi falsi della capolista”.

Si ringrazia il collega Danilo Sorrentino per la gentile concessione dell’intervista.

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