Se l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco e mister Walter Novellino provano a catechizzare il gruppo, la squadra è pronta ad assicurare massimo impegno fino al termine della stagione. Il 3-0 di Reggio Calabria ha lasciato una ferita aperta in casa Catania, ma rimarginabile se tutte le componenti sapranno ricompattarsi. I giocatori hanno promesso di onorare la maglia, con l’intento di riscattare immediatamente la figuraccia rimediata contro la Reggina. L’auspicio è che non siano promesse da marinaio.
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Ma questi poveretti di giocatori non anno colpa, perche fanno quello che possono essendo limitati nel poterlo fare, una squadra che è stata indebolita rispetto a l’anno prima, cosa deve fare piu di quello che fa, sono giocatori che non possono giocare in questa categoria, qua si corre, e questi sembrano in via etnea che passegiavano in compaqnia delle fidanzate.
Sono scarsi i giocatori e non corrono se non a tratti durante i 90 minuti. Inoltre non è possibile che alcuni giocatori ( non faccio i nomi) sbagliano tanto sotto porta. Come portiere,terzini ed a centrocampo proverei a fare giocare altri prendendo anche qualcuno dalla squadra della Primavera
È chiaro che la metà di questi giocatori è convinta di essere sprecati in questa categoria e fanno figure ridicole. Non vogliono stare in questa serie ma non fanno niente per riuscire a risalire, erano è sono convinti che le altre squadre, solo perché li affrontano, debbano tremare di paura e di rispetto. Ma mandateli a casa ! Solo una partita hanno giocato bene, quelle contro il Sassuolo, squadra di serie A, credevano di essere nella loro categoria.
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