CATANIA: altra occasione sprecata, cinismo e catenaccio non bastano. Modica scompagina i piani di Novellino

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Catania obbligato a vincere contro la Cavese per provare a mettere in ghiaccio il terzo posto. Fino al 50′ la possibilità era diventata molto concreta, approfittando del contemporaneo e sorprendente ko del Catanzaro a Siracusa. Rossazzurri in vantaggio per 0-2 e calabresi sotto per effetto del gol di Vazquez all’intervallo. Tutto bene fino a quando la domenica perfetta per l’Elefante si è trasformata in un pomeriggio amaro. La squadra di mister Novellino, infatti, dormendo sugli allori ha interpretato buona parte del secondo tempo (almeno mezz’ora) rinculando progressivamente e subendo l’iniziativa dell’avversario.

Due reti da recuperare avrebbero stesso chiunque, non i campani che mai hanno smesso di credere nella rimonta. Supportati dalla mentalità di un allenatore, Modica, che chiede sempre di produrre gioco senza timore reverenziale alcuno. Ebbene il Catania grandi firme, basandosi su alcune individualità di spicco ed un atteggiamento tattico di squadra più assimilabile ad un catenaccio, ha sì concesso poco agli aquilotti ma, al tempo stesso, sporcato raramente i guanti al portiere. Con cinismo Bucolo e Sarno, per la prima volta a segno in casacca rossazzurra, avevano comunque indirizzato la partita nei giusti binari. Bene così perchè la concretezza rappresenta una preziosa arma a disposizione. Ma non può essere l’unica.

Davvero ingiustificato l’atteggiamento del Catania che dall’uscita dal campo di Lodi ha spento quasi del tutto la luce limitandosi a difendere lo 0-2, rintanandosi nella propria metà campo o rifugiandosi nei centimetri di Marotta con continui lanci lunghi, il più delle volte facile preda dell’avversario. Bravi i padroni di casa a scardinare la difesa catanese, sfruttando in particolare la spinta di Palomeque, la capacità d’inserimento di Magrassi e la fame del mai sazio 37enne De Rosa. Tre giocatori con caratteristiche diverse che hanno scompaginato i piani di Novellino, costringendo sempre di più il Catania alla difensiva senza riuscire a controbattere. Condotta di gara fin troppo attendista dell’Elefante nella ripresa, punito da una Cavese sbarazzina che ha legittimato il pari provando persino a vincere negli istanti conclusivi.

Al triplice fischio dell’arbitro, la classifica dice che il Catania mantiene ancora il terzo posto. Il problema è che il Catanzaro giocherà una partita in più, dovendo recuperare al “Ceravolo” il match con una Viterbese ormai avente la testa rivolta alla finale di ritorno di Coppa Italia. Battendo i laziali, i giallorossi scavalcherebbero proprio gli etnei. Tutto può accadere nel calcio, ma dalla possibile chiusura del discorso terzo posto il Catania si ritrova ad un probabile finale di stagione da quarto classificato. L’auspicio è che ai Play Off la musica cambi, cancellando i limiti che hanno sin qui caratterizzato il percorso. Perchè l’ipotesi di vivere un altro anno di purgatorio in C non fa dormire sonni tranquilli. Proprio no.

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1 COMMENTO

  1. Tutti a Casa compreso il maggior Responsabile di questo altro Fallimento: Lo Monaco. Questa Squadra farebbe Bene a non partecipare ai Playoff. Una Vergogna dietro l’altra di questo Campionato. Una Squadra Mediocre per la Categoria..

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