CATANIA: gli anni della Serie C. L’era Lucarelli, il caos ripescaggi e la debacle di Trapani (Parte 2)

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Cristiano Lucarelli

Prosegue il nostro excursus sui quattro campionati consecutivi disputati dal Catania in Serie C dal 2015 ad oggi. Nella seconda parte ci soffermeremo sull’analisi delle ultime due stagioni: entrambi gli anni la formazione rossazzurra ha raggiunto la semifinale play-off, uscendo di scena contro Siena e Trapani. A tracciare il solco tre allenatori che si sono avvicendati alla guida della squadra: Cristiano Lucarelli, Andrea Sottil e Walter Novellino, quest’ultimo in carica per un breve periodo compreso tra marzo e maggio 2019. L’assenza di un’identità di squadra è il filo che unisce le due annate, ambedue dall’esito negativo.

Il Catania è tornato”. Così esordisce Pietro Lo Monaco alla vigilia della stagione 2017-18: il club etneo lancia la sfida a Lecce e Trapani per l’ambita corsa alla Serie B. La panchina viene affidata a Cristiano Lucarelli (reduce da una stagione alla guida del Messina), sul mercato Lo Monaco e Argurio provano a costruire una squadra competitiva, partendo dall’atteso ritorno di Francesco Lodi in rossazzurro. Oltre al 10 di Frattamaggiore si segnalano gli arrivi dei difensori Aya, Tedeschi, Bogdan e Semenzato e del centrocampista Caccetta; Davis Curiale e Francesco Ripa sono i due nuovi attaccanti.

Il campionato prende il via sabato 26 agosto. Al “Massimino” arriva l’agguerrito Fondi, squadra che riesce a strappare un punto ad una formazione, quella rossazzurra, i cui ingranaggi devono essere ancora ben oliati. Alla sconfitta di Caserta segue un filotto di sei vittorie consecutive che proiettano il Catania al primo posto in classifica, tuttavia gli scivoloni contro Leonzio e Reggina frenano le ambizioni etnee. Il Lecce guidato da Fabio Liverani prende la testa della classifica senza lasciarla più, seppur accusando un periodo di flessione in primavera. La promozione matematica dei salentini arriva alla penultima giornata, in concomitanza con la sconfitta del Catania a Matera. Per gli etnei non resta altro che tentare il tutto per tutto ai play-off: superato l’arduo scoglio Feralpisalò, in semifinale i rossazzurri affrontano il Siena. Dopo aver perso la gara d’andata in Toscana, gli etnei escono di scena tra le mura amiche al termine della lotteria dei rigori: decisivi gli errori dal dischetto di Blondett e Mazzarani.

Lo sconforto è grande per l’esito sfortunato della stagione ma la dirigenza è decisa a ripartire con maggiore forza per tentare nuovamente l’assalto alla Serie B. Salutato Lucarelli, la panchina viene affidata ad uno degli eroi della promozione in Serie A del 2006: Andrea Sottil, fresco di salto in cadetteria alla guida del Livorno. In sede di mercato viene messa in atto l’ennesima rivoluzione: arrivano tra gli altri il portiere di riserva Pulidori, i difensori Silvestri, Esposito, Ciancio e Baraye, la mezzala Angiulli dalla Ternana e l’attaccante Marotta dal Siena. Tornano inoltre a vestire il rossazzurro il terzino Calapai e l’argentino Llama.

A movimentare la torrida estate siciliana è la notizia che rimbalza dal Tribunale Federale Nazionale della FIGC, che in data 17 luglio 2018 accoglie il ricorso presentato dai legali del Novara in merito ai criteri di ripescaggio. Pertanto il vuoto lasciato in Serie B dai fallimenti di Bari e Cesena e dall’esclusione dell’Avellino deve essere colmato. L’1 agosto la Corte d’Appello Federale conferma la sentenza di primo grado: per il Catania si spalancano in maniera del tutto inaspettata le porte della Serie B. La notizia giunge in città nel tardo pomeriggio, mentre la squadra sta sostenendo una sgambata con l’Aci Sant’Antonio a Torre del Grifo. Qualche giorno dopo interviene il commissario della Federcalcio Roberto Fabbricini, il quale decide di bloccare i ripescaggi e modificare il format del campionato cadetto. Il Catania non ci sta e inizia una battaglia legale dall’esito avverso, si resta in Serie C.

La risposta migliore giunge dal campo. I rossazzurri vincono al debutto a Rende con gol di Curiale e del difensore Silvestri e si ripetono la settimana seguente in casa con un perentorio 3-1 sulla Vibonese. Le sconfitte contro Potenza e Catanzaro rallentano il cammino del Catania, con la Juve Stabia allenata da Fabio Caserta già in vetta alla classifica. Dopo aver chiuso l’anno solare con tre vittorie consecutive, la squadra inizia ad accusare il colpo nel girone di ritorno. La sconfitta sul campo della Viterbese determina l’avvicendamento tra Sottil e Walter Novellino, che torna in Sicilia dopo l’esperienza da giocatore negli anni ’80. L’esperto tecnico riesce a dare la scossa iniziale ma dopo il pesante ko di Reggio Calabria gli etnei scivolano in classifica e chiudono la stagione al quarto posto. La società richiama mister Sottil alla vigilia dei play-off ma la squadra, dopo aver eliminato Reggina e l’ostico Potenza, esce di scena con due pareggi per mano del Trapani.

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