CATANIA: pagelle di fine anno, reparto per reparto. Aya perno, Pisseri insicuro. Delusione Marotta. Curiale, annata storta

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Alessandro Marotta

Archiviata la stagione 2018/2019 è tempo di bilanci in casa rossazzurra, analizzando il rendimento offerto dalla squadra reparto per reparto. A cominciare dalla difesa.

DIFESA, VOTO 5.5

Prima parte di campionato eccellente con una difesa difficile da perforare e la capacità di sfruttare nel migliore dei modi anche le doti realizzative di Tommaso Silvestri, difensore-goleador acquistato la scorsa estate. Lungo il percorso, però, l’ex Trapani è venuto meno da questo punto di vista fornendo prestazioni altalenanti. In più occasioni il portiere Matteo Pisseri non è stato esente da colpe sui gol subiti denotando insicurezza. Ramzi Aya, invece, si è confermato perno della difesa. Andrea Esposito non ha dato il contributo che ci si poteva aspettare, faticando non poco. La migliore performance l’ha offerta contro il Bisceglie al “Massimino”, siglando la rete della vittoria in extremis.

Per il resto bene il terzino Luca Calapai, autentico stantuffo sulla corsia di destra entrando anche nel tabellino dei marcatori in alcune gare. Così così Joel Baraye nel lato mancino del campo, con un rendimento discontinuo. Simone Ciancio ha deluso le attese, idem Luigi Scaglia andato via a gennaio. Giovanni Marchese è stato reinserito in lista facendo quel che ha potuto nonostante non fosse più un ragazzino. Raramente impiegato Dragan Lovric, comunque poco convincente quando chiamato in causa. Contributo apprezzabile per il laterale sinistro Lorenzo Valeau, classe 1999 che ha evidenziato spunti interessanti ed in futuro farà parlare di sè.

CENTROCAMPO, VOTO 4.5

Male, molto male. Nel settore nevralgico del campo il Catania ha accusato le problematiche principali con equivoci tattici mai risolti. Francesco Lodi ha siglato ben 15 reti stagionali tra campionato, Coppe e Play Off. Decisamente più qualità con lui in campo ma, allo stesso tempo, lentezza nella costruzione della manovra e non sempre il giusto equilibrio con i compagni di reparto. Giuseppe Rizzo bene all’inizio, poi non si è mai completamente ripreso da problemi fisici assestandosi su livelli di mediocrità. Capitan Biagianti cuore e grinta, ultimo a mollare, esempio da seguire. Rosario Bucolo dimostra grande attaccamento alla maglia ed è uomo spogliatoio. Sul rettangolo verde non sempre impeccabile ma fa la sua parte e sigla una rete di pregevolissima fattura a Cava de’ Tirreni (primo gol con la maglia del Catania).

Federico Angiulli approda sotto l’Etna con ottime credenziali ma, eccezion fatta per il gol rifilato al Monopoli in casa e qualche altro appuntamento, non lo si ricorda positivamente. Non scatta il feeling con mister Walter Novellino, anche con Andrea Sottil al timone trova poco spazio. Giuseppe Carriero dà il meglio di sè contro la sua ex squadra, la Casertana, per il resto ci si aspettava ben altro dal giocatore giunto in prestito via Parma a gennaio che non riesce ad imprimere il salto di qualità di cui necessitava il centrocampo. Cristian Llama è stato a lungo fermo ai box, causa continui acciacchi. Non ha fatto in tempo ad entrare in sintonia coi meccanismi di gioco richiesti, sia da mezzala che da esterno offensivo.

ATTACCO, VOTO 5

Potenziale realizzativo molto elevato. La stagione parte con la conferma del capocannoniere del girone C Davis Curiale e l’ingaggio di Alessandro Marotta, giustiziere del Catania ai Play Off lo scorso anno con la maglia della Robur Siena. Entrambi in coppia sembrano avere una buona intesa. Poi, strada facendo, si crea un dualismo che non fa bene a nessuno dei due faticando a trovare la via del gol con continuità. Annata storta per Curiale – settima rete stagionale a Trapani – ma delude soprattutto Marotta, inconcludente e nervoso nella seconda parte di stagione. Nel mercato invernale il Catania prova a correre ai ripari, effettuando gli innesti di Vincenzo Sarno e Matteo Di Piazza.

Sarno è giocatore dalle doti tecniche indiscusse, dà del tu al pallone ma è reduce da un lunghissimo periodo d’inattività. Fisicamente non è al top e di questo ne risente la squadra. Riesce, tuttavia, ad entrare a regime nella fase finale del campionato rendendosi protagonista anche nei Play Off con due gol all’attivo. Di Piazza segna quattro reti in campionato, tre negli spareggi promozione, uno in Coppa Italia Serie C dando un contributo discreto. Le sue reti, però, non sono sufficienti a proiettare in alto il Catania. Kalifa Manneh conferma di essere un ragazzo promettente ma ancora acerbo. Deve migliorare, in particolare, in fase realizzativa ed essere più deciso quando punta l’uomo, sfruttando appieno le doti atletiche di cui dispone.

In un campionato in cui l’agonismo e mordere le caviglie è la prerogativa, è stato faticoso per Fran Brodic mettersi in mostra. Le qualità, comunque, non gli mancano. Michael Liguori è un altro prospetto interessante che farà strada. Emanuele Pecorino e Gian Marco Distefano sono il futuro del Catania, cresciuti nelle giovanili con tanta voglia di affermarsi. Maks Barisic è, invece, reduce da una stagione da dimenticare, caratterizzata da infortuni. Poche apparizioni in rossazzurro tutt’altro che convincenti prima del passaggio in prestito al Padova, dove non è mai sceso in campo. Chiudiamo con Andrea Vassallo: il bel gol realizzato a Matera è l’unica nota positiva di un giocatore che, poi, a gennaio è andato via non lasciando il segno al Renate (cartellino di proprietà del Bologna).

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