LO MONACO: “Camplone interprete migliore per il 4-3-3. Stiamo allestendo squadra importante. Gironi, il 17 luglio sapremo. Su abbonati e settore giovanile…”

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Pietro Lo Monaco

Conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore rossazzurro, Andrea Camplone. Lungo intervento dell’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco a Torre del Grifo, soffermandosi sulla scelta di puntare sul tecnico pescarese e molto altro:

“Andrea Camplone non ha bisogno di presentazioni. Avevamo bisogno di riappropriarci di un proprio terreno, mantenuto per tanti anche in Serie A nonostante l’obiettivo fosse la salvezza. Noi non abbiamo mai pensato di rinunciare alla strada del gioco. Migliore interprete pensiamo non si potesse prendere. C’è la convergenza di due fattori importanti: la voglia ribadita a chiare lettere da parte nostra di tentare di fare questo benedetto salto di categoria e la voglia del tecnico di riproporsi in maniera importante nel panorama calcistico nazionale. Ci auguriamo che questa convergenza possa trovare piena attuazione e che riusciamo a raggiungere gli obiettivi”.

“Abbiamo dei contratti in essere. La nostra situazione economica ci permette di fare determinate cose ma sicuramente di non strafare. Procediamo sempre sul binario parallelo del risanamento. Ormai è stata tracciata una strada chiara, netta. Noi abbiamo un organico che, a detta anche dei più pessimisti, si diceva la scorsa stagione fosse coperto in ogni ruolo con giocatori di spessore. Poi può capitare che 3-4 giocatori non riescano a dare il massimo. Ma il curriculum dei calciatori parla chiaro. Faccio un nome a caso, Rizzo. 200 partite per lui giocate in carriera tra A e B. Ha avuto qualche problema a Catania, ma Rizzo tutte quelle partite mica le ha fatte perchè era raccomandato da qualcuno. Ha dimostrato di avere le qualità per poterlo fare. Qua ha incontrato delle difficoltà. Adesso tutti i nostri giocatori li dobbiamo convocare, andando avanti per la strada del rafforzamento. Però non possiamo presentare al tecnico 40 elementi in ritiro. Anche perchè la qualità del lavoro diventa scadentissima, dobbiamo fare le cose nella maniera giusta. Se esce un calciatore, ne entrerà sicuramente un altro. Noi abbiamo preso Furlan pur avendo ancora Pisseri in rosa. E’ un’operazione che sentivamo di dovere fare dopo tre anni per dare un’opportunità al ragazzo di potersi esprimere anche altrove. Al momento ci sarà anche Pisseri tra i convocati, in attesa di trovare una nuova sistemazione. L’esterno sinistro basso era una casella vuota e l’abbiamo colmata con un giocatore di spessore. Perchè una squadra di C con Calapai e a sinistra quello che verrà (Pinto, ndr) penso sia tanto. Anche in B si fatica a trovare elementi di questo tipo. Poi il rendimento del calciatore dipende dal campo, dall’insieme, dalla capacità che hai di fare gruppo e creare motivazioni particolari. All’interno del gruppo c’è magari chi trova la giusta valorizzazione. Noi, compatibilmente con le nostre possibilità, stiamo attrezzando una squadra importante. Poi ci confronteremo con chi sulla carta dovrà fare man bassa di questo campionato. Vedremo se saranno così bravi“. 

“Il Bari non ha una situazione di risanamento in corso come nel nostro caso. Ha una proprietà di grandissimo rilievo, con disponibilità che nessuno possiede. Il Catanzaro è senza debiti con una proprietà aventi grandi disponibilità così come la Reggina. Noi abbiamo le nostre possibilità economiche che camminano di pari passo con il risanamento. Per muoverci sul mercato dobbiamo fare qualcosa di più rispetto agli altri. Inoltre mi sembra che le risorse non puoi indirizzarle esclusivamente per quanto attiene il discorso della Prima Squadra. Se penso a tre anni fa e penso ad ora… il Catania non ha più avuto alcun punto di penalizzazione, pagando tutti gli stipendi. Ha onorato anche i tantissimi problemi economici che aveva. Si prosegue, non si chiude dall’oggi al domani. In C se sei bravo ci rimetti comunque tanti soldi perchè questa categoria ha gli stessi obblighi della A ma purtroppo abbiamo la paga dello stagista che viene per onor di firma. In B se sei bravo fai 0-0, in A se sei bravo fai Torre del Grifo”.

“Cosa mi aspetto dalla Campagna Abbonamenti? Io dico che alla fine il campionato appena concluso è stato presentato come chissà quale catastrofico fallimento. Non è così. Il Catania continua. Ora è una società forte, solida, stimata, rispettata e considerata. Con un suo organigramma, una propria struttura. E’ stato fatto tanto, la strada è tracciata. La nostra gente non ha bisogno di spinte. Ci sono i tifosi normali e quelli che sentono la propria squadra. Quei tifosi la cui squadra fa parte del loro vissuto quotidiano. Per il catanese c’è la famiglia, Sant’Agata ed il Catania. I famigerati 10mila di Gangi? Mi sono permesso di dire che io so com’è fatto quel campo. Al massimo compresa la montagna potevano starci non più mille persone ma questo non significa nulla. Si è detto che il Direttore non sa la storia del Catania, è qualcosa di incommentabile. Io dico soltanto che il tifoso è andato dovunque, l’ha sempre seguita la squadra perchè ce l’ha dentro. Mi auguro che continui ad essere così e che i 7mila abbonati dello scorso anno possano essere riconfermati, se non migliorati“. 

“Abbiamo preso l’innominato (Pinto, ndr) oltre a Furlan, Welbeck ed il ragazzino Catania. Sono i primi quattro acquisti e siamo in dirittura d’arrivo con altre 2-3 cosette. Uno esce, uno entra. Alla fine rimane sempre il concetto delle coppie per ruolo. Ed il mister gioca con 4-3-3. Sempre 22 cocuzze a disposizione avremo. Ezequiel Carboni? Confermo che sarà nel nostro staff. Avrà la responsabilità di guidare la seconda squadra, in più coordinerà il lavoro degli altri tecnici del settore giovanile. E’ sicuramente un tassello importante. Ezequiel è stato un calciatore di Serie A di ottimo livello, negli ultimi 2-3 anni prima di approdare alle prime squadre di A argentine ha fatto da responsabile tecnico del settore giovanile del Lanus. E’ una scelta di vita che lui ha fatto venendo in Italia. I progetti si sono perfettamente accavallati. E’ una cosa che ci piace perseguire. Così come Onorati, che per tanti anni ha fatto il preparatore dei portieri della prima squadra, quest’anno coordinerà i preparatori dei portieri del settore giovanile lavorando insieme a Carboni. Il nostro dovere è quello di fare in modo che il settore giovanile sia sempre più organizzato è forte. Abbiamo una responsabilità. Mi piace pensare che Russo, eccetera rimarranno. Così come ci avvarremo del preziosissimo lavoro e della consulenza di mister Pulvirenti, che per motivi di salute aveva dovuto lasciare ma ora sta abbastanza bene. Lo scorso anno è stato vicino al nostro settore giovanile e continuerà ad esserlo. L’ultima settimana di luglio si raduneranno le varie formazioni del settore giovanile. La stagione per noi è ampiamente iniziata. Speriamo sia quella giusta”. 

“Estate turbolenta nel calcio italiano? Quest’anno però difficilmente si potranno fare i giochi di prestigio del passato. C’è subito da mettere in chiaro le cose. Ad esempio su riammissioni e ripescaggi in C, pur avendo pagato gli stipendi ed onorato tutto quello che dal punto di vista amministrativo era da onorare, entro il 5 luglio il Bisceglie non ha rispettato i criteri infrastrutturali e non è stato riammesso. Lo stesso dicasi per il Cerignola. Magari negli altri anni si chiudeva un occhio, ora si cerca di restituire senso alle regole. Serie C a gironi misti? Il 17 sapremo. Ad oggi c’è anche l’ipotesi di dividere il nord in verticale e tirare una linea in senso orizzontale, con quello che rimane facente parte del girone C. Ma in questo raggruppamento è obbligatorio che ci saranno siciliane, pugliesi e calabresi, poi si vedrà come completare il numero via via salendo. Secondo me Viterbese e Rieti sono dentro. E’ stata riammessa la Paganese. Ternana e Teramo? Vedremo, si completerà l’organico andando a prendere le squadre più vicine al sud. Cambiamento del format dei Play Off? Non si è mai discusso in Consiglio di Lega di cambiare la struttura. I Play Off di questo campionato di C sono stati un boom, con presenze pazzesche di tifosi sugli spalti, saremmo proprio storti se decidessimo di cambiare”.  

“Sarno e Catania? Sono due giocatori esterni che vengono dentro al campo. Abbiamo anche Barisic esterno per linee verticali. Mi auguro che stia molto bene fisicamente ed in una ventina di giorni sia al pari degli altri. Con Lucarelli è stato spesso un giocatore determinante. A sinistra Kalifa è un ragazzo che va per linee verticali. Abbiamo bisogno di qualcuno che va all’interno campo. Stiamo cercando di essere più concreti possibili. Organizzazione amichevoli? In Sicilia abbiamo difficoltà logistiche, non possiamo sbizzarrirci. E poi il campionato parte il 25 agosto, mentre il 4 agosto saremo dentro con la Coppa Italia. La Coppa sarà allenante in questo senso. Non è facile trovare amichevoli di livello con distanze ravvicinate ma cercheremo anche quest’anno di fare del nostro meglio”. 

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