LO MONACO: “Lotteremo per la B con tutte le nostre forze. Su mercato, Camplone e neo acquisti…” 

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Pietro Lo Monaco

Dopo la presentazione della Campagna Abbonamenti per la stagione 2019-2020, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco risponde alle domande dei giornalisti presenti in Sala Congressi:

“Fiumi di parole spesi vista l’assenza di notizie e le innumerevoli illazioni, ma noi siamo andati avanti per la nostra strada proseguendo in quello che è il piano per mettere in piedi una squadra competitiva. Abbiamo provveduto a cambiare la guida tecnica. L’allenatore sarà presentato sabato e contestualmente siamo andati avanti provvedendo anche con le indicazioni del tecnico in quello che è il piano di potenziamento della rosa. Tutto procede secondo le nostre esigenze. Non dimenticando che abbiamo una rosa molto nutrita, che all’inizio dello scorso anno il più pessimista dava come vincente. Una rosa di giocatori che impongono alla società un esborso importante e quindi tante operazioni si fanno considerando che uno esce, uno entra. Il Catania farà quello che le proprie possibilità consentono di fare, e non follie. Noi dobbiamo sempre salvaguardare come prima cosa la struttura aziendale. La proprietà garantirà il necessario per sostenere le nostre ambizioni. Come è stato negli scorsi anni, magari non avremo la competitività economica di squadre come Bari, Reggina e Catanzaro ma ci auguriamo di avere la fantasia per poter sopperire a questo gap. Non si vince perchè ci chiamiamo Catania ma costruiremo una squadra competitiva, contendendoci il salto in B“.

“Ne ho lette di tutti i colori. Anche all’indomani della fine del campionato. Ho letto tanti commenti e giudizi, tante sentenze degli stessi giudici che dicevano che il Catania avrebbe fatto man bassa del campionato. Poi vedi una pletore di siti e sitarelli, ognuno con i commenti più disparati. Tanti giudici hanno parlato di fallimento. Ma il Catania non è fallito. In due anni da un punto di vista tecnico, con le possibilità proprie e considerando che è in corso un piano di risanamento finanziamento, ha collezionato 154 punti. Con tutti questi punti normalmente si vince. Chi mangia fa mollica. Quando si opera è normale sbagliare, ci sono sempre degli sbagli. Il calcio non è una scienza esatta ma un’azienda dove un fattore la fa da padrone, l’imponderabile. Una palla prende un ciuffo d’erba, va fuori e perdi il campionato. Nel calcio non c’è niente di certo. Bisogna programmare, rendere la società solida. Non solo economicamente. Oggi abbiamo un settore giovanile importante, prova ne sia che abbiamo venduto qualche giovane in B ed in A. Gestiamo praticamente 11 squadre lavorando con costanza sul settore giovanile.

“Il primo anno dal mio ritorno a Catania è stato vissuto nel contesto di una situazione ai limiti, tentando con 9 punti di penalizzazione di fare il massimo del momento. Gli ultimi due anni, invece, ci hanno reso competitivi. Nel 2017-18 lottavamo con il Lecce ed il campionato lo abbiamo quasi vinto, ma purtroppo è successo che davanti a 20mila persone anzichè prendere 6 punti in casa con Juve Stabia e Trapani ne abbiamo fatto 1. Ecco, questo è l’imponderabile. L’anno scorso evidentemente qualcosa non è andata. Inutile nascondersi dietro un dito. Nulla da obiettare sui tecnici in uscita e chi andrà via. Io porto sempre il caso di Semenzato. Uno dei migliori esterni della categoria, eppure a Catania sembrava che con il pallone non c’entrasse granchè. E’ andato a Pordenone ed ha vinto il campionato, tornando ad essere un giocatore importante. Sono le annate, i giocatori che si fanno influenzare, i momenti personali, tante cose che abbiamo pagato. Adesso ci riproponiamo. Affronteremo squadre con possibilità diverse rispetto a noi. Guardate gli investimenti del Bari, c’è da rimanere anche scioccati. Dobbiamo aguzzare la nostra creatività, fermo restando che noi abbiamo la nostra solvibilità da cui non si può derogare perchè il Catania non lo fa fallire nessuno. Le pazzie se le porta dietro il vento. E’ stato sempre così quando sono stato io qui pur non riscuotendo il consenso di vari fenomeni che si ergevano a giudici. Con una punta di soddisfazione oggi dico che questi tre anni sono stati intensi, tosti, ai limiti però oggi il Catania è una società forte, solida, affidabile e riconsiderata. Ci manca solo questo benedetto salto di categoria. Ci riproveremo con tutte le nostre forze anche quest’anno. 

Camplone? Gli allenatori si giudicano sulla capacità di esprimere il lavoro sul campo. Noi avevamo sicuramente l’esigenza di riappropriarci di un modulo che è stato proprio del Catania per tantissimi anni. Anche quando doveva salvarsi in Serie A il Catania ha sempre fatto il 4-3-3. Camplone è un allenatore che negli ultimi anni anche in categoria superiore si è messo in evidenza per la sua capacità di esprimere gioco offensivo. Mi auguro veramente che riesca a dare una matrice offensiva a questa squadra. Che metta in piedi una squadra capace di imporre agli avversari. Questo lo merita il blasone nostro, la nostra gente. Furlan? A detta di tutti agli addetti ai lavori è stato uno dei migliori portieri del nostro girone. E’ un portiere che noi avevamo già tra virgolette bloccato lo scorso anno all’inizio se fosse stata Serie B, pur avendo Pisseri. Quest’anno mi sembra doveroso dare la possibilità anche a Pisseri di verificarsi su altri palcoscenici, quindi è nata l’esigenza del portiere. Abbiamo cercato di prendere il migliore della categoria. Ci auguriamo che il campo possa confermare questo. Welbeck? Un bel martello. Ragazzo che ha fame, voglia di fare, forza fisica. In un centrocampo dove questo tipo di qualità risultano essere basilari io penso che ci possa dare un aiuto concreto. Emanuele Catania? E’ un catanese doc, un ragazzino di 38 anni. Fisicamente ha trascinato il Siracusa alla salvezza, così come negli anni precedenti. E’ un giocatore che fa reparto da solo, imprevedibile e di grande qualità tecnica. E’ integro, si diverte, ha grande voglia di vestire la maglia della sua città e squadra del cuore. Questi sono fattori che si fanno privilegiare. Avere in attacco gente come Curiale, Sarno, Di Piazza, Catania, Curiale e qualche altra cosa che faremo penso sia un buon viatico. Se son rose fioriranno. 

Monaco e Moscati in arrivo dal Perugia? Io non ne so niente. Gatto chi? Con quale squadra gioca? Alla mia età faccio fatica anche a distinguere i miei giocatori, ormai sono dedito più a fare il ragioniere… abbiamo un nostro staff, un Direttore Sportivo ed un allenatore. Marchese, Lodi e Llama? Giorno 14 la squadra si radunerà a Torre del Grifo. Ci saranno tutti i giocatori convocati, tranne qualcuno che verrà convocato in un secondo momento. Tutti i convocati sono stati vagliati, poi eventualmente deciderà il tecnico chi può fare al caso del Catania. Aspettiamo di confrontarci con Marchese. Qualche giocatore vicino anche ad un ipotetico commiato con il calcio giocato potrebbe decidere di fare altre cose. Izco? Differenza enorme rispetto ad Emanuele Catania. Izco ha sempre ricoperto ruoli di corsa, Catania è un attaccante. Là in mezzo siamo abbastanza pieni per poter pensare ad un innesto ulteriore. Abbiamo altri obiettivi da perseguire“.

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