UN CATANIA D’ASSALTO PER CENTRARE LA B

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Pronti, via ed il Catania rifila sei gol al malcapitato Avellino in quello stadio “Partenio-Lombardi” spesso teatro di delusioni, partite sofferte e complicate per i colori rossazzurri. Non male come inizio, al di là delle difficoltà societarie degli irpini. Vincere ad Avellino non è mai semplice e basta chiedere al Bari, solo una settimana prima sconfitto in Coppa Italia. Farlo attraverso una prova autoritaria rappresenta un bel biglietto da visita.

Mister Camplone ha sempre avuto in testa la base di una squadra propositiva, capace d’imporre il proprio gioco a prescindere dal valore dell’avversario. Già dalle prime uscite stagionali si è intravista una mentalità atta ad offendere per dimostrare la propria forza. Magari nei meccanismi della fase difendente qualcosa da rivedere c’è, ma intanto il popolo rossazzurro apprezza la vocazione offensiva della squadra e le modalità attraverso cui l’Avellino è stato annichilito.

E’ un Catania che fa circolare bene palla e attacca in buon numero, mantenendo una manovra fluida e trovando tante soluzioni per rendere efficaci le proprie giocate. Gli esterni dialogano spesso, il centrocampo si presenta solido, dinamico e intelligente sfruttando la velocità di pensiero di un elemento imprescindibile come Ciccio Lodi. Risposte eccellenti sono arrivate anche dalla panchina domenica scorsa e si percepisce un clima sereno all’interno di un gruppo che si diverte e fa divertire. Ma la strada è ancora molto lunga, per i trionfalismi c’è tempo. L’assalto alla Serie B è appena iniziato.

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