ESCLUSIVA – Tarantino: “Catania, serve molta più personalità fuori casa. La C sta strettissima a questa città”

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In vista di Reggina-Catania, ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso di ‘Universo RossoAzzurro’ – in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com – è intervenuto l’ex centrocampista etneo Pietro Tarantino. Intervento focalizzato sulla formazione dell’Elefante, tornata alla vittoria contro la Cavese. 

15 gol fatti e 10 subiti, migliore attacco della C ma anche una delle peggiori difese questo Catania. Cosa ne pensi?
“Già ad Avellino è suonato un primo campanello d’allarme perchè, anche se il Catania ha rifilato 6 reti agli irpini, quando ne subisci tre gol qualcosa che non va a livello difensivo c’è. Dieci reti in 6 giornate sono un pò troppe per una squadra che ambisce alla vittoria del campionato”.

Contro la Cavese è arrivata una convincente reazione in casa rossazzurra.
“Il Catania ha disputato una partita perfetta, l’ho seguita in diretta televisiva. Ad eccezione di 10-15 minuti nel secondo tempo, quando l’allenatore della Cavese Campilongo ha cambiato modulo, i rossazzurri non hanno mai sofferto”.

I numeri dicono che c’è anche un problema trasferta per il Catania. Come te lo spieghi?
“Vero. E’ un Catania double face in casa e trasferta. Non credo per un discorso di natura tattica. Ci sta prendere come riferimento l’esordio di Avellino. I tre gol subiti in Campania penso che abbiano evidenziato un problema psicologico. I giocatori tra le mura amiche si sentono cautelati, fuori casa un pò meno. Questo difetto il Catania se lo porta dietro dall’anno scorso. Il problema è solo dei giocatori e mentale. Devono giocare con molta più personalità lontano dal ‘Massimino'”.

Adesso il Catania è atteso da un doppio turno esterno consecutivo.
“Reggio Calabria e Terni diranno molto al campionato del Catania. Se toppi entrambe le gare, ancor di più i giocatori perderebbero autostima. Basta aumentare il livello di personalità e questa squadra potrà davvero vincere il campionato. Lo ripetiamo ogni anno ma ci ritroviamo sempre in Serie C, categoria che sta strettissima a questa città”.

Il centrocampo ha trovato il giusto equilibrio contro la Casertana?
“Welbeck ha fatto una grandissima partita, migliore in assoluto in campo secondo me, al di là dei due gol bellissimi di Lodi su calcio da fermo. Welbeck ha corso per tutti i tifosi e la squadra. Abbina meravigliosamente qualità e quantità. E’ un calciatore di prospettiva che in futuro vedremo militare in qualche formazione di Serie A importante. Il Catania ha subito pochissimi tiri in porta contro la Cavese, il centrocampo ha fatto benissimo e ne ha beneficiato la squadra. E’ una soluzione da riproporre questo trio formato da Welbeck, Lodi e Rizzo. Lodi, poi, tecnicamente è fuori categoria. Servono giocatori che corrono per lui, Rizzo e Welbeck hanno fatto bene in questo senso. Ed il 4-3-3, che diventa 4-5-1 in fase difensiva, lo ritengo il modulo più adatto anche in virtù delle caratteristiche dei centrocampisti”.

Quale ex compagno di squadra a centrocampo ricordi con immenso piacere?
“Cito Michele Pazienza. Abbiamo giocato insieme a Foggia. Sul lato umano un ragazzo splendido veramente, uno che non parlava mai ma si faceva sentire quando necessario e uomo eccezionale. Dico anche Igor Marziano, centrocampista offensivo fortissimo. Ce ne sono tanti altri, ma entrambi li elogio in maniera particolare”.

Si ringrazia Pietro Tarantino per la gentile concessione dell’intervista.

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