ESCLUSIVA – D. Sorrentino (Eleven Sports): “A Pagani sarà un match molto aperto. Catania, i problemi ci sono. Lucarelli risponde alle esigenze della piazza”

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Paganese stadio

Gradito ospite di TuttoCalcioCatania.com, il collega di ‘Eleven Sports’ e ‘paganesemania.it’ Danilo Sorrentino ha rilasciato un’intervista in ottica Paganese-Catania. Abbiamo approfondito soprattutto le dinamiche interne al club azzurrostellato, toccando però anche altri tasti riferiti al Catania ed alla lotta promozione nel girone C di Serie C.

La classifica sorride alla Paganese, ma forse si poteva evitare qualche punto lasciato per strada. Che ne pensi?
“In questo momento la Paganese è in linea con gli obiettivi prefissati. Si punta ad una salvezza tranquilla rispetto alle ultime stagioni. Di recente, però, ha raccolto solamente un punto in tre gare. C’era molto entusiasmo ma adesso è un pò scemato, però la squadra ha 16 punti in classifica e, potenzialmente, potrebbe girare sui 21-22. Si ritrova di fatto in piena corsa per il discorso salvezza. Poi è chiaro che si deve far fronte all’attualità, che dice che la squadra deve ritrovarsi e ritrovare qualche certezza”.

Il D.S. Accardi ha parlato ai nostri microfoni di arbitraggi sfavorevoli ultimamente. In che misura tale aspetto ha inciso?
“Io penso che il Direttore facesse riferimento soprattutto al match con la Vibonese, deciso da un rigore al 94′ apparso sicuramente generoso. C’è da recriminare anche per la partita casalinga con la Virtus Francavilla di un mesetto fa con un altro rigore nel finale. Anche domenica scorsa, sul campo del Picerno, alla Paganese è stato concesso un rigore molto generoso contro. Ma parliamo di una gara in cui la squadra di Erra non c’è mai stata. Il match con la Vibonese ha, invece, inciso sul risultato perchè erano tre punti praticamente già intascati”.

L’infermeria si sta svuotando in casa Paganese?
“Giungono notizie positive per l’allenatore. Si erano fatti male i giocatori che stavano meglio. Ad esempio Diop, attuale migliore marcatore con 4 gol insieme a Scarpa e Schiavino. Perri era entrato con l’Avellino realizzando il gol del 2-1 e si è fatto male; Dramè, suo sostituto, infortunato pure. Quindi Erra ha dovuto fronteggiare questa emergenza. Adesso pare che la situazione stia rientrando. Non so se potranno già giocare col Catania, ma Dramè ha svolto una settimana piena di lavoro”.

Paganese in campo con il 3-5-2 domenica?
“La squadra e’ stata strutturata per supportare questo sistema di gioco. Ogni tanto Erra ha schierato il 4-3-1-2, però credo voglia dare continuità alla difesa a tre. Con la linea a quattro, non è che la Paganese abbia fatto benissimo. Inoltre anche il Catania dovrebbe optare per questo atteggiamento tattico, per cui magari Erra vuole giocarsela con un atteggiamento speculare a quello del Catania”.

Dobbiamo attenderci una Paganese attendista o propositiva?
“E’ una squadra che dal numero di gol fatti sembra che produca tantissimo. In realtà non crea 7-8 azioni da gol a partita ma è forte sui piazzati, riesce a costruirsi gli episodi. Quasi sempre si è ritrovata a rincorrere e molto spesso ha riacciuffato il risultato, il che denota personalità. Concede molto nei primi tempi, questo alla lunga viene pagato però segna anche tanto, come dicevo, sulle palle inattive o azioni di ripartenza. Invece fatica a non subire gol perchè l’unica partita in cui il portiere è rimasto imbattuto è quella col Monopoli, alla seconda giornata”.

Paganese e Catania te le aspetti molto ‘abbottonate’ o pronte a giocarsela a viso aperto?
“I numeri raccontano di formazioni che segnano tanto. Tra l’altro i rossazzurri quando hanno perso, purtroppo per loro, lo hanno fatto con sconfitte anche importanti come il 5-0 di Vibo Valentia. In generale è un Catania con difficoltà fuori casa, mentre la Paganese tra le mura amiche è un osso duro, non ha mai perso ed il grosso dei risultati l’ha ottenuto al ‘Torre’. Mi aspetto un match caratterizzato da gol e molto aperto”.

Guida tecnica del Catania che passa da Camplone a Lucarelli, giusto così?
“Il Catania si è voluto affidare a qualcuno che conoscesse bene la piazza. Lucarelli risponde alle esigenze di una piazza che da tanti anni è in C ma non riesce a vincere. Sono cambiati tanti allenatori nell’arco degli anni. Evidentemente il problema non è soltanto della guida tecnica, del resto sono transitati da Catania anche tecnici di una certa importanza. Lo stesso Camplone veniva da campionati fatti in un certo modo. Il problema secondo me è generale ma, non vivendo la realtà di Catania, tante cose non posso saperle. Penso che Lucarelli rappresenti una scelta più improntata sull’uomo. Non che Lucarelli sia un allenatore malvagio, anzi. Però in questo momento è stato scelto un tecnico che conoscesse l’ambiente e gran parte dei giocatori che rappresentano da tempo lo zoccolo duro del Catania”.

Forse fu un errore per il Catania privarsi di Lucarelli due stagioni addietro?
“Il Catania, però, lo scorso anno non tolse Lucarelli per prendere uno sprovveduto. Tuttavia stravolse l’organico. C’è bisogno di dare un’impronta, anche prendendo giocatori di categoria. Non serve a niente acquisire elementi di Serie A o B che poi non rendono in un torneo del genere. Il Bari ha una vera e propria corazzata, adesso sta trovando la quadratura con giocatori che hanno fatto questa categoria. Simeri, Perrotta, Hamili, Di Cesare… Tutte le squadre che vogliono vincere il campionato secondo me dovrebbero affidarsi a calciatori di categoria con innesti di qualità, qualcuno anche dalla B ma giocatori pronti, che possano dare qualcosa nell’immediato. In C si parla spesso di progetti, ma poi ci sono questi stravolgimenti da una stagione all’altra. Io credo che sulla gestione dello scorso campionato del Catania abbia pesato la partenza ritardata. Questa ha condizionato l’andamento e la preparazione di gare anche importanti, dovendo giocare ogni tre giorni e non è stato assolutamente semplice. Ha rappresentato il problema principale, oltre ai tanti altri. Da anni il Catania non riesce a fare il passo avanti, evidentemente i problemi ci sono”.

Chi vedi favorita per il primo posto finale nel girone C?
“Ho visto giocare tante volte la Reggina ed è la squadra che mi ha impressionato di più. E’ facile dirlo adesso che è a +4 sulla seconda, anche se è un vantaggio effimero, però possiede una sua identità prendendo giocatori di categoria. C’è Reginaldo ma soprattutto Corazza, che ha segnato tanto in C. Si è affidato ad un allenatore esperto, molto bravo, ha ricreato entusiasmo e tante componenti societarie stanno funzionando. Si è sviluppato il mix giusto, ma Ternana e Bari sono lì. Se lo svantaggio rimarrà inalterato, a gennaio queste società potranno intervenire sul mercato essendo due club solidi. Dopo 12 giornate vedo meglio delle altre la Reggina, al netto dei problemi avuti dal Catania, dal Bari e dal Catanzaro”.

A quali giocatori il Catania dovrà prestare particolare attenzione domenica?
“C’è forse questa voglia di rivalsa di Alberti, che non sta facendo benissimo. Occhio anche a Calil, arma che potrebbe essere molto importante. A Catania ha vissuto una prima stagione realizzativa importante, mentre nella successiva è stato messo ai margini. Si è presentato a Pagani non al top dal punto di vista fisico, perchè aveva avuto dei problemi e lo scorso anno ha giocato un campionato poco probante come quello di Malta. Adesso convive con degli acciacchi, fisicamente è un pò indietro ma non si discute. Qualitativamente è un calciatore che fa sempre il suo”.

Si ringrazia il collega Danilo Sorrentino per la gentile concessione dell’intervista.

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