LUCARELLI: “Porte chiuse non per motivi economici. Zero alibi, regaliamoci i tre punti ed una bella partita. Potenza-Catania? Non sono amici…”

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Conferenza di mister Cristiano Lucarelli alla vigilia di Catania-Casertana. Queste le parole del tecnico nella sala stampa di Torre del Grifo:

“Lavoro molto sulla testa dei calciatori per far sì che guardino esclusivamente all’aspetto campo. Per noi l’importante è il rettangolo verde. Fare il nostro. Cercando di farlo nel miglior modo possibile e con condizioni di variabilità. Può esserci il terreno pesante, l’arbitraggio a sfavore, lo stadio chiuso, ma su quel campo non deve mutare ciò che dobbiamo essere. Zero alibi in qualsiasi caso. Non mi piango addosso nel calcio come nella vita, rimboccandomi sempre le maniche e facendo di necessità virtù. Io cerco di trasmettere questo alla squadra, mi piacerebbe che venisse assorbito dai miei calciatori”.

“Squadra che vince non si cambia? Lo si diceva quando c’erano 14 giocatori in rosa e la panchina era larga quanto quella aggiuntiva di oggi. Sono delle leggende che ci portiamo dietro ma era un calcio diverso, in cui coinvolgevi tutti e non c’erano problemi di spogliatoio. Gestire 15 teste è diverso dallo gestirne 30. Se continuiamo così, la larghezza delle panchine arriva fino alla bandierina del corner. Noi abbiamo dei giocatori che possono sposare tante soluzioni tattiche, anche senza fare sostituzioni. Vedremo cosa proporrà la Casertana. Ci presenteremo in una certa maniera, sapendo di potere cambiare pelle in ogni situazione e anche senza effettuare cambi. In fase di possesso il portiere è come se fosse il centrale staccato. Io chiedo al portiere di partecipare. Se giocassi col 3-5-2, ad esempio, nel primo palleggio siamo tre contro i due attaccanti avversari. Perchè non utilizzare anche il portiere ed essere quattro contro due? Il portiere di oggi può partecipare tranquillamente ad una fase di costruzione partendo dal basso. Cosa dico a Curiale? D’insistere e sfruttare la prodezza in Coppa Italia che ti dà autostima. Nel momento in cui sei a secco di gol, bene sbloccarti anche se la palla ti rimbalza sullo stinco e va in porta. Lui ha scelto la maniera più bella per dare un segnale e mi auguro che la sfrutti, ricreando entusiasmo e fiducia in se stesso. Per tanti motivi un calciatore può non essere tranquillo, anche per fattori che esulano dal campo”.

Mancato rinvio del match di Potenza? Preciso, intanto, che io non ho mai detto che la Coppa Italia ha la priorità sul campionato ma verrà messa sullo stesso livello del campionato. Questo perchè non possiamo permetterci di scegliere su quale piatto mangiare, viviamo alla giornata. La gara di Potenza non è stata rinviata perchè ormai i personaggi del calcio italiano li conosciamo. E’ gente che non conosce la sportività per quanto vogliano fare tutti i perbenisti. Questo è un mondo in cui se possono incularti lo fanno. Non mi aspettavo grande disponibilità dall’altra parte. Ci dispiace perchè a questa competizione vogliamo dare una certa importanza ma, così, non veniamo messi nelle condizioni di giocare in una determinata maniera, visti anche i tanti infortuni. In ogni caso andremo a Potenza e cercheremo di fare la nostra partita. Ma la gente non ci venga a dire che sono amici del Catania, perchè non è così. Non ci aspettavamo nulla di buono. Campo in sintetico a Potenza? O ti alleni tutti i giorni sul sintetico e ti abitui, oppure vai lì e giochi senza provare nulla sul sintetico perchè, altrimenti, corri seriamente il rischio d’infortuni ancor prima di giocare. Il Catania già in campionato su quel campo ha avuto diversi problemi e fratture”.

Porte chiuse? Siamo alla vigilia. Fino a ieri la società ha cercato di risolvere i problemi, non c’è riuscita ma non per un problema economico. Sono sicuro di questo. Non so se sarà un vantaggio non reggere le pressioni giocando a porte chiuse. Vedremo cosa succederà nell’arco dei 90 minuti. La Casertana è forte ed allenata bene, ci precede di un punto in classifica. I loro punti non sono trovati per strada ma sudati e guadagnati sul campo. Massimo rispetto per il lavoro che stanno facendo, hanno un’intelaiatura di 4-5 giocatori giocatori esperti ed importanti che trascinano tutta una serie di giovani pieni di entusiasmo. La Casertana ha messo in difficoltà un pò tutti e farà così anche a Catania. Io, però, ho detto ai ragazzi di regalarsi una soddisfazione, una giornata bella e da tre punti, con una partita fatta in una certa maniera. Deve subentrare anche un pò di orgoglio, al di là delle difficoltà e dei limiti che possiamo avere. Io resto convinto che la mia squadra non sia da 11/o o 10/o posto. Mi piacerebbe che domani voglia dare e darsi una risposta ottenendo una vittoria di un certo tipo, stanca di lasciare sempre un punto interrogativo. Non carichiamo più di tanto la partita. ll giocatore deve guardare a se stesso, con voglia di vincere e fare una prestazione di spessore. Se ragioniamo tutti in questa maniera, il Catania è in grado di battere la Casertana e non solo”.

Saporetti e Mbende? Non rientreranno a breve dai rispettivi infortuni. Noce? Il ragazzo era stato travolto in una situazione di grande difficoltà dove lui era il meno responsabile, viste l’età e le condizioni. Secondo me ha delle qualità ed io ho sempre avuto nella testa di recuperarlo. Ma serve pazienza, aspettare la partita ed il contesto giusto per metterlo nelle condizioni di giocare allo scopo di ricaricare autostima. Curiale? Io mi sottraggo al gioco dell’otto volante, dove un giorno sei un bidone e l’altro un campione. Questi giocatori devono smettere di leggere qualsiasi cosa, gli dico sempre di pensare solo al campo ed a quello che dice l’allenatore. Basta essere amico di un giocatore ed il giornalista gli dà un voto in più, l’allenatore non può andare dietro a queste dinamiche. Noce, come Curiale ed altri giocatori, hanno dato delle risposte mercoledì e si sono fatti trovare pronti. Domani ne giocheranno altri che devono farsi trovare pronti. E giocheranno solo se le caratteristiche si sposano con le esigenze della squadra e dell’avversario. Se non gioca Noce, non è che non sono rimasto contento della prestazione di Coppa, ma perchè domani è un altro tipo di partita. Probabilmente non giocheremo con la difesa a quattro. Noce può fare sia il terzino destro che il centrale in una difesa a tre, lo abbiamo aspettato e messo in campo creando le condizioni per ripartire ed ha fatto bene. Ma se vado dietro ai giudizi di tutti, ogni domenica avrei bisogno di undici calciatori diversi. Un calciatore va curato, difeso e messo nelle migliori condizioni per esprimersi. Se non riesce a fare bene, sono io il primo a suggerirgli di cambiare aria. Non posso promuovere e bocciare di volta in volta, non mi porta vantaggi il gioco dell’otto volante”.

“Casertana spesso bestia nera del Catania negli ultimi anni? Mi auguro di vincere, a prescindere ci serve una vittoria che aiuterebbe molto in termini di entusiasmo, autostima e serenità. L’importante, ripeto, è che i ragazzi abbiano voglia di fare un regalo a se stessi. Ci sarà da soffrire, ma è nelle corde del Catania potere battere la Casertana. Anche con lo stadio chiuso e sette infortunati. Se giochiamo in una certa maniera, ci sono le condizioni per vincere. Zero alibi. Qualitativamente qualcosa in più di loro abbiamo, ma questo deve emergere correndo in undici e partecipando tutti alle due fasi. Se metto più corsa, voglia, concentrazione, motivazioni e spirito di sacrificio dell’avversario, la tecnica e la qualità prendono il sopravvento. Altrimenti andrai sempre in difficoltà”.

Ritorno di Manneh? Al momento è il 23 novembre, mancano 40 giorni al mercato. Non ha senso parlarne. E’ troppo presto e soprattutto siamo nella fase in cui aspettiamo delle risposte da parte di tutti. Vogliamo vedere chi ha i requisiti di continuare a fare parte di questo progetto, ambiente, squadra e società. Ci sono 7-8 partite da fare adesso, poi ci sarà un tempo sufficientemente ampio per potere fare delle scelte. Manneh a me piace, l’ho lanciato e farebbe anche comodo. Oggi però dobbiamo capire chi ha i requisiti caratteriali, morali e fisici per continuare a far parte del progetto Catania”.

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