IL CATANIA STADIO: l’editoriale del nono numero stagionale

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foto calciocatania.it

Verso il match con il Rende

In vista di Catania-Rende, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del nono numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

“Cinque gare in due settimane”     

Le sfide casalinghe contro Rende ed Avellino, il recupero del match con la Paganese, la gara sul campo del Teramo ed il quarto di finale in Coppa Italia Serie C a Catanzaro: sotto l’albero rossazzurro, cinque occasioni preziose 

Chi scrive questa breve ma sentita presentazione dell’incontro odierno non ha mai visto giocare Giovanni Bertini, però non ha esitato un solo istante nel definirlo “grande”: non per pura commozione ma soprattutto per ferma convinzione, perché chi lascia una traccia così profonda nella storia del Catania, chi si fa ricordare da tanti per gli esempi e gli atteggiamenti intrisi di tenacia e voglia di dare e conquistare il massimo per condividerlo con gli altri, chi riesce in tutto questo e molto di più, fino a lasciare un segno netto anche dopo 40 anni, è grande davvero.

Tantissimi catanesi ricordano le gesta del calciatore e dell’uomo, tantissimi ripensano alle antiche emozioni vissute sugli spalti e, nei giorni ormai lontani, nell’attesa spasmodica di tornare sugli spalti, nei pensierosi sospiri infrasettimanali rivolti dall’innamorato all’amata squadra che non avrebbe rivisto prima di domenica: storie nate dall’impegno di ragazzi che giocavano sognando e così facevano sognare.

Un grande trionfo all’alba di un nuovo decennio, nel 1980, si ricollega per sempre al contributo del difensore romano: Bertini sarà per sempre un simbolo rossazzurro non solo per la promozione in Serie B conquistata con i compagni di allora ma perché la sua parabola racconta una storia di vita e di valore, quella di una persona che ha saputo affrontare la malattia con un coraggio perfino di gran lunga superiore a quello entusiasmante, raccontano, che generosamente spendeva sul rettangolo verde.

Così, è naturale che i rossazzurri di oggi indossino la fascia in segno di lutto al braccio e lo stadio osservi un minuto di raccoglimento, prima del fischio d’inizio, ripensando a Giovanni Bertini. Si tratterà di calcio, dopo.

E di un Catania che sotto l’albero rossazzurro troverà il primo di cinque pacchi da scartare: dopo la gara odierna con il Rende, ultimo in classifica e per questo più temibile, già mercoledì si tornerà in campo a Pagani, per recuperare il match non disputato per impraticabilità del manto erboso del “Torre”; domenica 15, fuori casa, in programma la sfida al quotato Teramo che sarà seguita, mercoledì 18, dal quarto di finale in Coppa Italia con il Catanzaro, ideale rivincita di una partita persa anche per gli episodi avversi; pochi giorni prima di Natale, infine, in questo stadio la formazione guidata da Cristiano Lucarelli se la vedrà con l’Avellino.

Questo ciclo di impegni ravvicinati e cruciali rappresenta un banco di prova per coltivare le ambizioni in chiave playoff e, ancor di più, per provare a ridestare definitivamente l’entusiasmo che può e deve caratterizzare sempre il cammino del Catania, perché il Catania non è semplicemente una squadra di calcio ma è una fonte di sentimenti, una passione inestinguibile, un’opportunità di vincere che torna sempre.

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