PAGELLE DI REPARTO: calci piazzati killer, festival degli errori a centrocampo, l’attacco fa il solletico a Baiocco

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Come di consueto attribuiamo i voti ai rossazzurri, reparto per reparto, dopo la prestazione offerta sul campo della Paganese.

DIFESA, 4.5

Se la Paganese non crea più di tanto, la difesa del Catania qualche merito ce l’ha. Ma sono soprattutto i demeriti, in quanto gli azzurrostellati hanno sfruttato in modo impeccabile le disattenzioni difensive di un Catania che si conferma in difficoltà sui calci piazzati. L’azione da cui scaturisce il rigore dello 0-1 nasce da un fallo non fischiato al Catania e si ricava l’impressione che Marchese non abbia agganciato fallosamente Scarpa in area di rigore. Detto questo, Furlan avrebbe potuto fare di più sul tris calato da Guadagni. Un gran tiro effettuato dalla giovane promessa azzurrostellata, il portiere non ha neanche provato ad intervenire rimanendo di sasso. Nessuna parata come dice mister Lucarelli, però sono pur sempre tre le reti subite dal Catania. Per il resto, Marchese costruisce una delle rare occasioni del primo tempo e crossa frequentemente ma non con la necessaria precisione. In ombra Calapai.

CENTROCAMPO, 4

Quantità industriale di passaggi sbagliati. La pesantezza del campo non può e non deve costituire un alibi. Come detto e ribadito in altra sede, il centrocampo del Catania presenta lacune piuttosto evidenti. Lodi è stato accantonato ma è l’unico che possiede una spiccata visione di gioco tra i centrocampisti attualmente a disposizione in organico. Tanta, troppa confusione tattica. Dall’Oglio, gol a parte, commette tanti falli rischiando ancora una volta il doppio giallo dopo l’espulsione di Rieti. L’impegno c’è, ma non incide nell’economia della gara. Bucolo partecipa poca allo sviluppo della manovra in un centrocampo non molto dinamico e con poca inventiva che fatica ad innescare le punte.

ATTACCO, 4

Baiocco è stato quasi del tutto inoperoso, eccezione fatta per alcune sporadiche circostanze. Curiale fa ben poco per impensierire il portiere, talvolta riesce ad inserirsi creando presupposti interessanti ma manca la cattiveria sotto porta. C’è da dire che i compagni non lo supportano a dovere. Lele Catania viene schierato dal 1′, fa quel che può, manca però nell’ultimo passaggio. Barisic dà l’impressione di avere tanta voglia di dimostrare provando a dialogare con i compagni ma l’intesa non è delle migliori e, talvolta, sbaglia anche giocate elementari. Mister Lucarelli aumenta il tasso di potenziale pericolosità offensiva inserendo nella ripresa Mazzarani, Di Molfetta, Di Piazza e Sarno ma la retroguardia campana regge fino in fondo.

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