DA SIRACUSA A CATANZARO: tutte le tappe del 2019 rossazzurro, dalla nuova delusione play-off alla semifinale di Coppa Italia

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Ripercorriamo tutte le tappe del 2019 rossazzurro, dalla gara di Siracusa (atto inaugurale dell’anno solare) alla recente affermazione in Coppa Italia a Catanzaro che ha permesso di accedere alla semifinale della competizione.

L’anno comincia con Andrea Sottil al timone della squadra e l’intento di rimontare la Juve Stabia capolista. Alle vittorie casalinghe ottenute contro Matera (3-0 a tavolino), Rende (la firma è del neo acquisto Di Piazza), Casertana e Paganese fanno da contrappeso i passi falsi esterni di Siracusa, Trapani e Viterbo, quest’ultimo fatale a mister Sottil. Il tecnico torinese viene sostituito dall’esperto collega Walter Novellino, il quale esordisce con un pareggio interno con il lanciato Potenza e due vittorie consecutive, a farne le spese sono Catanzaro e Juve Stabia.

Nella bolgia del “Massimino” la squadra di Fabio Caserta perde l’imbattibilità in campionato e al contempo viene avvicinata dalle contendenti alla promozione diretta. Tuttavia il Catania si tira subito fuori, tornando da Reggio Calabria con tre gol sul groppone e tanti saluti al primo posto, ridotto ad una corsa a due tra Stabia e Trapani. I rossazzurri accusano il colpo e la Viterbese ne approfitta la giornata successiva passando di misura al “Cibali”. Per il Catania si profila quindi una nuova partecipazione ai play-off promozione, stavolta da quarta classificata.

Il posizionamento finale in graduatoria impone agli etnei guidati nuovamente da Sottil (richiamato da Lo Monaco all’indomani della gara con il Rieti) di iniziare gli spareggi dalla fase preliminare. Dopo aver superato la Reggina con un convincente 4-1 (ad aprire le danze è il funambolico Sarno), i rossazzurri soffrono il Potenza nel doppio confronto ma passano il turno con due pareggi. Il penultimo atto riserva il derby con il Trapani: dopo aver ripreso per i capelli i granata nella gara d’andata (doppietta di Lodi), il Catania impatta 1-1 al “Provinciale” nella sfida di ritorno e viene eliminato.

Il sodalizio etneo resta impaludato in Serie C per il quinto anno consecutivo. Nonostante le difficoltà societarie, Lo Monaco e il diesse Argurio predispongono l’ennesima rivoluzione estiva affidando il rinnovato organico all’allenatore abruzzese Andrea Camplone, “allievo” di Giovanni Galeone e fautore di un gioco propositivo. Il campionato inizia con due vittorie consecutive su Avellino (tennistico 6-3) e Virtus Francavilla ma il brusco stop di Potenza alla terza giornata frena gli entusiasmi dell’ambiente.

Ai successi casalinghi su Viterbese, Cavese e Picerno si susseguono sconfitte esterne in sequenza. Il 5-0 patito sul campo della Vibonese è un duro colpo da digerire: a farne le spese è mister Camplone, il quale viene sostituito da Cristiano Lucarelli. Si consuma quindi un nuovo “matrimonio” tra il Catania e il sanguigno condottiero livornese, che porta la squadra al settimo posto al giro di boa del campionato e soprattutto alla semifinale di Coppa Italia di Serie C dopo aver eliminato Sicula Leonzio, Potenza e Catanzaro.

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