CATANIA: tabù d’inizio anno confermato. Pro e contro di un risultato che non è da buttare

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Primo punto del Catania nel 2020. Il ritorno in campo che inaugura il nuovo anno solare conferma la fatica dei rossazzurri a fare bottino pieno. Solamente due volte, dal 2009 in poi, il Catania ha vinto il match inaugurale: in Serie A contro il Bologna. È successo nel 2010 e nel 2014 rispettivamente per 1-0 (marcatore Nicolas Spolli) e 2-0 (reti di Gonzalo Bergessio e Francesco Lodi su rigore), in entrambi i casi la squadra felsinea è stata superata tra le mura amiche. Tabù confermato, inoltre, per mister Cristiano Lucarelli, mai vittorioso in panchina nell’anno nuovo e sempre sconfitto ad eccezione dell’1-1 di Lecce risalente al 21 gennaio 2018 (rigore di Lodi per il Catania, pareggio di Di Piazza) e del pari sulla panchina del Viareggio, al cospetto del Catanzaro nel 2014.

Lo 0-0 di Francavilla Fontana rappresenta un risultato comunque utile in funzione di una ritrovata solidità difensiva. Prima volta a reti inviolate fuori casa in questo campionato, seconda consecutiva includendo la vittoriosa trasferta di Coppa Italia a Catanzaro. Dato importante perchè non subire gol è sinonimo di compattezza di squadra. Oltretutto su un campo dove persino corazzate come Bari e Reggina hanno faticato più del previsto, i pugliesi riportando una clamorosa sconfitta ed i calabresi rischiando seriamente il ko.

Fatte queste premesse, analizzando la prestazione offerta nell’arco dei 90′ sicuramente non sono mancate le difficoltà. Nella prima frazione il Catania ha avuto un possesso palla piuttosto marcato, un predominio territoriale per lunghi tratti evidente e arrivava più volte nella metà campo della Virtus, attuando un discreto filtro a centrocampo e creando presupposti di pericolo in area con un paio d’occasioni nitide non adeguatamente sfruttate. Francavillesi costretti alla difensiva e ripartire in contropiede, impensierendo Furlan solo attraverso l’esecuzione di un calcio piazzato.

Nel secondo tempo, invece, l’estremo difensore avversario non è stato mai chiamato in causa ed il Catania ha fatto ricorso sistematico ai lanci lunghi, rendendo relativamente facile la vita alla difesa francavillese. In pratica il Catania ha palesato un atteggiamento rinunciatario nei secondi 45′ – forse dovuto anche ad un calo fisico – lasciando il pallino del gioco alla squadra di Bruno Trocini che ha attaccato con piglio deciso e determinato trovando sulla sua strada un ottimo Furlan e la traversa. A conti fatti, comunque, il pareggio è un risultato che ci sta nell’economia di una gara dai validi contenuti agonistici ma che non ha riservato significative emozioni.

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