DALLA TERNANA AL PICERNO: difesa promossa a pieni voti, ma adesso servono i gol

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Il 9 febbraio il Catania ha ritrovato la vittoria esterna in campionato, dando un segnale incoraggiante per il futuro sul campo difficile da espugnare della Cavese. Successivamente, sfidando Reggina e Ternana tra le mura amiche, i rossazzurri hanno dato continuità al successo campano mantenendo l’imbattibilità contro due delle formazioni più attrezzate del girone C. Soprattutto gli amaranto, ormai padroni del proprio destino nella corsa promozione. Giusto rimarcare l’importanza del consolidamento di una compattezza di squadra vera, che non teme il confronto con nessuno, scendendo in campo con fame e cattiveria agonistica. Caratteristiche imprescindibili in un campionato duro ed infernale come la Serie C, in special modo il girone meridionale.

Nel calcio, poi, una regola fondamentale è legata al numero di gol subiti. Una difesa solida rappresenta un porto sicuro per chiunque ambisca a conseguire risultati positivi. In questo senso Lucarelli ed il suo staff sono riusciti a rigenerare Emmanuel Mbende e Giovanni Pinto dopo una prima parte di campionato in affanno. Ma è l’intero complesso di squadra a rendere la fase difensiva quasi perfetta. Bisogna lavorare, tuttavia, nell’ottica di rendere l’impermeabilità del reparto arretrato funzionale alle esigenze di una squadra vincente. Da inizio 2020, infatti, sono appena due le vittorie del Catania. Poche per una formazione in lotta per i Play Off e che vorrebbe giocarli da protagonista. Di vere e proprie occasioni per andare a segno, inoltre, se ne vedono con il contagocce. Dal mercato degli svincolati è arrivato Steve Beleck per tamponare la cessione di Matteo Di Piazza. Un attaccante strutturato, che fa salire la squadra ed aiuta molto il Catania nel gioco aereo e nella creazione di spazi invitanti per i compagni. Ma non si può pensare che l’ex Rieti, non ancora al 100% della condizione, faccia miracoli.

I trequartisti all’interno del 4-2-3-1 dovrebbero, invece, interpretare meglio la fase offensiva sfruttando maggiormente gli inserimenti. Con l’utilizzo di Kevin Biondi trequartista centrale qualcosina di diverso si è vista, ma ancora non basta. Il Catania fa registrare progressi nella circolazione della palla ma non è abbastanza cattivo negli ultimi metri e dovrebbe vedere più di frequente la porta. Mercoledì pomeriggio, a Potenza, contro un Picerno in piena lotta salvezza e che occupa il primo gradino dei Play Out, sarà un test molto valido per confermare la solidità difensiva della squadra e, soprattutto, valutare il perfezionamento dei meccanismi in avanti. E’ qui che Lucarelli deve essere un martello, perchè il salto di qualità passa proprio dalla concretezza sotto porta.

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