PAGELLE DI REPARTO: difesa arcigna. Vicente e Salandria cominciano ad ingranare in mediana. Attacco con Biondi e Mazzarani armi in più

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Consuete pagelle di reparto realizzate dalla nostra redazione dopo la vittoriosa performance rossazzurra di Castellammare di Stabia. Particolari apprezzamenti per la difesa del Catania che è riuscita ad avere la meglio su clienti non facili.

DIFESA, 7

Ultimamente il reparto arretrato è stato piuttosto ballerino. Al “Menti”, però, Russotto e compagni sono stati controllati piuttosto bene sia con la linea difensiva a quattro che a tre. Furlan è stato chiamato in causa poche volte. Buona la respinta in corner del portiere su Di Roberto nel corso della ripresa. Per il resto sempre attento nelle uscite. Mbende domina nel gioco aereo, buona l’intesa con un solido ed arcigno Silvestri. Ad inizio ripresa l’ingresso in campo di Esposito fortifica in misura ulteriore la difesa, contribuendo a blindarla dagli attacchi sostanzialmente innocui della Cavese. Sulla corsia di destra, quanto ha corso Calapai! Motorino instancabile. Prova diligente di Pinto nella fascia opposta.

CENTROCAMPO, 7

Molto bene Vicente. Il centrocampista è tornato a giocare in uno stadio che ben conosce per i suoi trascorsi tra le fila della Juve Stabia. Ha recuperato una miriade di palloni, distribuendoli efficacemente nelle varie zone del campo. Match molto valido, il suo, sul piano agonistico e tecnico. Sta aumentando i giri del motore, come lui Salandria. L’ex Reggina non ha iniziato la gara nel migliore dei modi ma, con il trascorrere dei minuti, ha guadagnato metri abbinando visione di gioco, corsa e grinta. Doti necessarie in un reparto che spesso, nel corso della stagione, è finito nel mirino della critica. Biagianti aumenta il tasso d’esperienza nella ripresa facendo rifiatare Salandria. Nel finale si rivede anche Welbeck, che rileva Vicente cominciando a riprendere confidenza con il campo e tornerà utilissimo nel prosieguo della stagione.

ATTACCO, 6

Mister Lucarelli prova a giocarsi la carta Mazzarani falso nueve. L’idea del Catania è quella di non dare punti di riferimento alla Cavese ma si avverte, all’inizio del match, la mancanza di una vera e propria punta effettiva al centro dell’attacco. Mazzarani trasforma il calcio di rigore che vale la conquista dei tre punti, dialogando spesso con i compagni e facendo quel che può in un ruolo non suo. Barisic, invece, sulla destra lotta con generosità cercando spesso la collaborazione di Calapai e del già citato Mazzarani. Lo sloveno è in crescita rispetto alle ultime apparizioni, ma anche Biondi che ha il merito di procurarsi il rigore decisivo disorientando il diretto marcatore e creando spesso presupposti interessanti per mettere in difficoltà la difesa aquilotta. Clamoroso il palo centrato qualche minuto prima del gol. Un pò in ombra Curcio che ha fatto i conti con l’influenza ed è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un risentimento muscolare all’intervallo. Beleck fa il suo esordio dando maggiore fisicità in avanti e ricercando qualche trama di gioco interessante. Manneh inserisce il turbo nel secondo tempo.

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