ANDES: sicurezza steward, ecco le linee guida nel caso in cui riparta il campionato

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“Un match a porte chiuse non coinvolge soltanto i 22 giocatori in campo, ma anche circa 300 operatori che lavorano per quello stesso match. Per questo la sicurezza sanitaria da adottare nel caso in cui riparta il campionato deve essere garantita per tutte le figure professionali, dai calciatori fino agli addetti con contratti precari. Insieme a tecnici professionisti, abbiamo stilato delle linee guida da presentare alle istituzioni del calcio su come organizzare il lavoro all’interno di uno stadio ai tempi del coronavirus”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, che riunisce gli oltre trentamila steward e Delegati alla Gestione Evento (Dge) di tutta Italia, interviene sulle modalità con cui il calcio punta a ripartire.

Ecco le linee guida individuate, secondo quanto allegato al documento che abbiamo ricevuto in queste ore:

1) I servizi devono essere garantiti col minimo numero di addetti possibile.

2) Le riunioni tra lo staff sarà effettuata possibilmente in conference call.

3) Il trasporto da e per gli impianti deve essere progettato rispettando il distanziamento sociale di rispetto consigliando di mantenere 2 metri tra le persone e la salita e discesa dal pullman dovrà comunque rispettare i 2 metri di distanza.

4) Tutti i componenti della compagine sportiva che operano tra campo, spogliatoi e annessi e che per le attività che inevitabilmente devono svolgersi alla presenza degli atleti e quindi devono venire in contatto diretto o indiretto con gli atleti devono sottoporsi ai medesimi accertamenti che saranno destinati agli atleti e quindi tampone e screening sierologici.

5) Atleti e personale sottoposto ai controlli medici preventivi dovranno avere percorsi puliti ed esclusivi che non potranno essere usati da altri.

6) L’atleta arrivando all’impianto dovrà indossare la mascherina di tipo chirurgico potrà togliere la mascherina durante l’attività sportiva ma dovrà poterla rimettere non appena terminata.

7) Tutte le persone che accedono allo stadio acconsentano affinché sia rilevata la loro temperatura corporea rinunciando alla loro diritto alla privacy a favore dell’incolumità pubblica. La misurazione della propria temperatura per chiunque acceda allo stadio deve essere fatta già dal giorno precedente direttamente dopo aver stazionato in una stanza per almeno 30 minuti, senza essere stati sottoposti a sforzi fisici nei trenta minuti precedenti e senza aver mangiato nei 60 minuti precedenti.

8) Divieto di accedere all’impianto per chi è in stato febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C, divieto di accesso alla struttura a chiunque sia stato in contatto nei 14 giorni precedenti con persone sicuramente infette da Sars Cov 2 e comunque a chiunque fosse soggetto a quarantena sanitaria.

9) Interviste da effettuare solo via telefono o con altro strumento che non preveda il medesimo strumento (microfono, auricolare, telecamera) per più persone e/o con apparati di ripresa audio video distanziati almeno 2 metri dalle persone intervistate. Non attivazione della mixed zone, né conferenza stampa post partita. Chiusura della sala stampa a fine partita, giornalisti invitati a lavorare da tribuna. Cerimoniale di gara senza bambini e senza saluto tra calciatori. Nessun buffet, pasto o momento di socialità in spalti, in campo, spogliatoio. Nel caso in cui i raccattapalle siano del settore giovanile del club, questi dovranno avere almeno sedici anni, per evitare che debbano essere accompagnati dai famigliari, al fine di scongiurare ulteriori potenziali assembramenti.

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