SERIE C – Galliani (A.D. Monza): “Soluzione porte chiuse e giocherei come in Sudamerica. Su decreto ‘Cura Italia’ e stipendi…”

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Adriano Galliani

L’Amministratore Delegato del Monza Adriano Galliani, ospite di Radio24 all’interno della trasmissione ‘Tutti Convocati’:

“Nodo stipendi? Serve lavorare caso per caso. 1:2000 è il rapporto fra il calciatore più pagato della Serie A e quello che guadagna meno in Serie C. E’ impossibile lavorare con uno stesso metodo. Serve trovare una soluzione in base alle varie realtà. In Serie C il 70% dei calciatori guadagna meno di 50mila euro lordi. Non serve una manovra di sistema, ma qualcosa di mirato. Serve parlare con tutti con ragionevolezza, cambiando la percentuale della riduzione in base allo stipendio. Togliere una o due mensilità a tutti manda in crisi le persone. Anche il tanto sbandierato decreto ‘Cura Italia’ andrebbe approfondito bene. Sono 50 milioni a disposizione da suddividere in 600 euro per chi ne fa richiesta. Dividendo queste due cifre si scopre che ad averne diritto, e solo per un mese, sono 83mila persone. E solo ieri di richieste ne sono arrivate oltre 105mila”.

Credo che prima di tutto si debba finire il campionato, anche fra due mesi, come dice il presidente FIFA Infantino. In Inghilterra hanno fatto un ragionamento semplice: se finiamo il campionato perdiamo solo il botteghino mentre manterremmo diritti tv e sponsor. Credo che la stagione, dunque, finirà in autunno e una prossima stagione quasi nella totalità senza pubblico. In più occorre cambiare la legge Melandri per la cessione dei diritti tv, evitando di cederli in trienni. Dipende dal Governo e non dalle FIGC. Spettano a loro decidere se si riprenderà fra 15 giorni o fra tre mesi. Il calcio non è uno sport come tennis o golf dove ognuno gioca per conto suo. Se ci fermiamo i club italiani, che sono SpA, perderanno 700 milioni di euro in aggiunta ai soldi che le Pay Tv chiederanno indietro perché i soldi già versati sono in percentuale di più rispetto al numero di partite disputate. Se accadesse il calcio collasserebbe senza una ripresa. Il calcio a porte chiuse è terribile, ma garantisce alle società di non fallire. Chi non vuole tornare a giocare sono quelle società che sono ultime in classifica e non vogliono retrocedere. In più farei una cosa avveniristica sfruttando il Mondiale 2022 in inverno, giocare ad anno solare come fanno in Sudamerica“.

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