SERIE C: tra “follia” e “maialate”, esplode la rabbia dei club retrocessi o costretti a disputare i play-out

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C’era il sentore che qualsiasi decisione assunta dal Consiglio Federale non avrebbe accontentato tutti. Le prime reazioni dei club di Serie C retrocessi o che hanno appreso di disputare i play-out per giocarsi la salvezza, sono tutt’altro che positive nel complesso.

Il Presidente del Rimini Giorgio Grassi appena dimessosi, ad esempio, parla di “una mazzata, perché negli ultimi giorni la proposta di far disputare i play-out alle ultime 4 della classifica era sembrata quella più sensata per dare un minimo di regolarità a un campionato che di regolare non ha nulla. E’ stato adottato un criterio iniquo, dove c’è scritto che una vittoria valga più di tre pareggi? Altrettanto ingiusto è il non giocare, anche se sarebbe stata dura almeno avremmo potuto parlare di merito sportivo”.

Anche il Gozzano, attraverso una nota, manifesta tutto il proprio rammarico a seguito della retrocessione: “La Società è profondamente rammaricata per la decisione presa in data odierna dalla FIGC la quale, giustificandosi dietro gli ampi poteri ricevuti per far fronte alla crisi relativa al Covid-19, ha deciso di uccidere calcisticamente e aziendalmente una Società virtuosa come l’A.C.Gozzano andando contro persino alle indicazioni della UEFA che avevano previsto, qualora non fosse possibile terminare i campionati, la disputa di play-off e play-out per determinare le retrocessioni e promozioni nei campionati professionistici”.

Fabrizio Tirelli, capitano del Rieti, a Rieti Life commenta sinteticamente: “Cosa penso? Una decisione ingiusta”. Pure il tecnico Bruno Caneo è stato telegrafico: “Meglio stare zitti”. Questo, invece, il tweet del numero uno dell’Olbia Alessandro Marino: “Condannare 12 club a giocarsi la salvezza in 2 partite anziché in 13 per far risparmiare un po’ di soldi agli altri club e per promuoverne direttamente 3… e questo sarebbe “Merito sportivo”???”. 

Un fiume in piena Cesare Fogliazza, Direttore Generale della Pergolettese, ai microfoni di tuttoc.com: “Abbiamo ai vertici della gente impreparata e incompetente: ci hanno messo 100 giorni a deliberare ciò che si doveva fare. Visto che la Serie A e la B riprendono, dovevano trattarci allo stesso modo. Hanno fatto le solite maialate di convenienza. E’ scandaloso quello che hanno fatto, dovrebbero vergognarsi per certi verdetti come le retrocessioni dirette con undici gare da giocare. Potevamo dare credibilità terminando il campionato anche a settembre, loro si permettono di far retrocedere squadre anche a pari punti con undici gare ancora da giocare. Cosa pensano di essere?”. 

Il Direttore Generale del Picerno Enzo Mitro a tuttoc.com sottolinea: “Questa è pura follia e non ce l’aspettavamo, anche se il Consiglio Federale può tutto e aveva già annullato quanto deciso dall’Assemblea. Non ce l’aspettavamo perché, nel nostro caso, non si sta parlando di uno o due punti di distacco ma di 14. L’anno scorso avevamo dovuto vincere il campionato due volte perché ci tolsero tre punti, vorrà dire che stavolta ci salveremo due volte però la rabbia è tanta” .

Più moderato, il pensiero del Presidente del Bisceglie Nicola Canonico a tuttomercatoweb.com: “E’ una decisione che mi soddisfa in parte: noi avremmo la possibilità di giocarci la salvezza sul campo, ma credo fosse giusto che anche le ultime classificate partecipassero agli spareggi. A ogni modo per noi il giudice sarà il campo, ci organizzeremo per far ripartire il tutto nel pieno rispetto dei protocolli sanitari”.

Fabio Coscarella, Presidente del Rende, tra le poche voci fuori dal coro a tuttomercatoweb.com: “Siamo felicissimi, abbiamo già convocato i calciatori perché per noi si apre un campionato nuovo, dove vogliamo giocarci le nostre carte: certo, ci saranno mille incognite e umori diversi, ma proprio questo potrà influire sugli esiti”.

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