ASTORINA: “Tacopina, lunghe telefonate. Nodo stipendi errore più grande. Pulvirenti innamorato del Catania. Avevamo un Piano B”

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Gianluca Astorina, ormai ex Presidente del Catania essendosi dimesso, è intervenuto ai microfoni di Antenna Uno Notizie nel corso di una puntata speciale di “Bella Sport”:

“L’apertura delle buste al Tribunale? Per me, essendo catanese, è stata una doppia responsabilità. Sono stati mesi duri e pesanti. Siamo riusciti a fare tutto. I commissari di Finaria hanno svolto un ottimo lavoro. L’aspetto emotivo è stato pesante, non dormivo la notte ma speriamo che vada tutto bene. Tacopina? Abbiamo avuto lunghe telefonate sabato. Anche in questo caso non c’è stata la tempistica adatta. Rimpiango di aver avuto il suo numero di telefono troppo tardi. Io ho descritto, spero bene, cosa significa tifo, Torre del Grifo e città di Catania. Lui ha compreso le potenzialità e solo telefonicamente si è innamorato di tutto questo”.

“Il rapporto con Pulvirenti nasce la sera dell’11 marzo del 2020. Non lo conoscevo e mi è stato presentato da un mio collega. All’inizio eravamo distanti. Lui ha permesso al Catania di passare otto anni eccezionali in cui tutti siamo stati felici. Si possono commettere errori per troppo amore. Lui, da quello che ho compreso, è innamorato del Catania. Lo ringrazio per la possibilità di avermi fatto vivere questa avventura professionale, perché tutti vorrebbero amministrare la squadra del proprio cuore. Considerando sempre tutte le difficoltà. Sono molte le pagine nere per il Catania”.

“Errori in questa parentesi? Nel Calcio Catania sbagli ne facciamo tutti, chi fa li commette. Il mio più grande riguarda la questione stipendi. Pagarli prima era possibile e poi non lo è stato per diverse ragioni. Ringrazio giocatori e mister per aver creduto in me. Sono stati professionisti eccellenti che hanno fatto sognare noi tifosi nelle ultime due partite. Li ringrazierò sempre e mi scuso. Un grazie anche per gli altri dipendenti. Nessuno è scappato, sia Di Natale che Scuderi mi hanno aiutato. Rapporto speciale con Di Natale, ancora di più con Ignazio. Noi ci saremmo organizzati per continuare ad andare avanti. Iniziavamo a pensare a Piano B ma adesso non è necessario. Piano B con alcuni presidenti ed ex presidenti di Serie A che avrebbero aiutato il club etneo”.

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