ESCLUSIVA – De Gennaro: “La vittoria di Avellino può dare slancio al Catania. Col Bisceglie importante chiudere la partita…”

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Pantaleo De Gennaro

Pantaleo De Gennaro ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Da calciatore ha disputato due stagioni in casacca rossoazzurra tra il 1976 ed il 1978 mentre, nelle vesti di allenatore, ha guidato – tra le altre – Sicula Leonzio, Bisceglie e Taranto. Lo abbiamo contattato in vista di Catania-Bisceglie:

Catania reduce dal successo di Avellino. Col Bisceglie grande occasione per centrare la seconda vittoria consecutiva.
“Il Catania ha avuto un avvio di stagione altalenante, tenendo presente l’evoluzione di tutte le vicende societarie in estate. Anche il Bisceglie da questo punto di vista ha avuto i suoi problemi. I rossazzurri hanno affrontato un calendario inizialmente molto difficile e fatto i conti con svariati infortuni. Quando hai molti giocatori in infermeria non è facile trovare continuità di rendimento, perchè l’allenatore si trova costretto a cambiare spesso interpreti in campo”. 

ll Catania ha cambiato quasi per l’intero l’organico, ripartendo da Giuseppe Raffaele in panchina. Quali considerazioni sul tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto?
“Scherzosamente dico che si è rivelato il 12/o uomo in campo interrompendo l’azione della Vibonese qualche settimana fa (ride, ndr). Sul piano calcistico si è trattato di un gesto ingiustificabile, però bisogna prenderlo anche sdrammatizzando, strappando un sorriso. Non è stato un intervento determinante perchè la palla era lontanissima dall’area di rigore. Il Giudice Sportivo ci è andato giù pesante con quattro turni di squalifica. Detto questo, Raffaele è un allenatore di cui c’è da fidarsi. Un tecnico tosto, di carattere. Una persona che vuole arrivare, che ha incominciato dal basso dimostrando sempre il suo valore. Potenza è stata la sua prima esperienza da allenatore professionista, confermando quanto seminato nelle categorie inferiori. Adesso una grande piazza come Catania rappresenta un’occasione ghiotta per confermare i suoi progressi”.

In estate il Catania ha evitato il fallimento. Adesso come lo vedi il futuro rossazzurro?
“Il Catania meriterebbe una situazione societaria di grande spessore. Bisogna dire grazie a coloro che sono intervenuti evitando il fallimento, ma spero che arrivi questo grande personaggio di cui si parla (Tacopina, ndr) che ha raccolto i frutti ovunque sia andato. Auguro dal più profondo del cuore che il Catania possa stabilirsi in categorie più consone. La città è bellissima, lo merita per ambiente, bacino d’utenza e tradizione. Spero che in chiave societaria tutti i tasselli vengano messi al proprio posto. E’ di fondamentale importanza avere una buona solidità finanziaria per sviluppare qualsiasi tipo di progetto dove scendano in campo tutti. Dal magazziniere al Presidente, passando per tifosi, giocatori, tifosi, amministratori e segretari”.

In cosa il Catania dovrà prestare particolare attenzione contro il Bisceglie?
“Premetto che il Catania è più forte del Bisceglie. Su questo non ci sono dubbi. I rossazzurri sono favoriti per la conquista dei tre punti, ma il Bisceglie è una squadra da non sottovalutare perchè non esistono partite dall’esito scontato. Ho visto giocare, ad esempio, i biscegliesi contro il Monopoli e devo dire che hanno avuto parecchia fortuna in quella occasione perchè gli avversari avevano comandato il gioco, creando parecchie occasioni ma nel calcio se non chiudi le partite rischi. Il Bisceglie, infatti, ha pareggiato l’incontro beffando il Monopoli. Questo per dire che il Catania, qualora riuscisse a trovare il gol, dovrebbe poi stare attento a chiudere il match evitando di tenere il risultato in bilico”.

Oltretutto non si giocherà al ‘Massimino’ e senza pubblico…
“Ormai giocare in campo neutro, in casa o trasferta non fa differenza. Venendo a mancare il classico 12/o uomo, le grandi piazze hanno uno svantaggio notevolissimo e chi gioca in trasferta risulta avvantaggiato non avendo alcun timore reverenziale, esprimendosi in campo rilassato e senza pressioni. Io sono un mangione di partite, ma questi sembrano allenamenti ed è un fatto davvero spiacevole. Mi chiedo perchè in Italia non ci possa essere una capienza limitata negli stadi, rispettando le norme del distanziamento sociale ed evitando assembramenti. Oltretutto rispettare il protocollo anti-Covid è difficile e oneroso per le società di Serie C”.

Quanto è importante per il Catania ripartire dal ritrovato successo sul campo dell’Avellino?
“Sicuramente può dare una spinta in più al Catania, aiutandolo a collocarsi in una posizione di classifica rilevante in chiave Play Off. I rossazzurri possono ancora fare un ottimo campionato, poi è chiaro che se entrasse Tacopina avrebbero una società molto forte alle spalle e, a maggior ragione, il Catania direbbe la sua. La vittoria di Avellino può determinare un cambio di passo più regolare. Questa squadra sta cercando di trovare la quadratura. Dovrebbe, inoltre, recuperare qualche pedina importante dall’infermeria. In molti casi si tratta d’infortuni muscolari, bisognerebbe capire il perchè di questi problemi”.

Non sono ancora emersi i reali valori del campionato?
“Una cosa è certa. Il solo blasone non ti fa vincere le partite. Pensavo che questa potesse essere l’annata del Bari, anche se mi ha sorpreso un pò la scelta di puntare su Auteri per la panchina, pur trattandosi di un grande allenatore e spesso vincente. Non mi aspettavo la Ternana. La Turris è partita forte ma credo sia una delle 2-3 squadre che, più avanti, si collocherà nella zone di medio-bassa classifica. Formazioni come Catania, Catanzaro, Juve Stabia, Avellino e Palermo le vedo in alto. Più avanti si stabiliranno i veri valori. Fermo restando che il Covid può condizionare la stagione di chiunque, colpendo le rose dei giocatori. Si rischia di vincere il trofeo Covid più che il campionato!”. 

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