ESCLUSIVA – Stampa pugliese, Miulli: “Foggia senza paura domenica, Catania realtà in continua crescita”

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Si avvicina la sfida Catania-Foggia. Per saperne di più sul prossimo avversario dei rossazzurri ed il confronto in programma domenica pomeriggio al “Massimino”, abbiamo sentito il collega Daniel Miulli, Direttore della testata Foggiacalciomania.com:

Foggia in serie utile da diverse partite, quanto sarà importante la tappa di Catania per il prosieguo della stagione?
“Catania è una tappa importante. Non solo perché la vittoria può allungare la striscia positiva della compagine rossonera, ma anche perché gli obiettivi del Foggia sono cambiati, ora i playoff non sono più utopia come 4 mesi fa. Questo Foggia lotterà sempre per la salvezza fin quando non saranno superati i 42/43 punti. Ma dopo l’avvio di stagione il sogno playoff può essere un obiettivo concreto, visto anche il livello mediocre dell’intero girone”.

Come verrà schierato tatticamente il Foggia e quale atteggiamento potrebbe adottare in campo la squadra di Marchionni?
“A Catania, come nelle altre gare disputate dai rossoneri, non ci saranno dubbi, il Foggia scenderà in campo con il solito 3-5-2. Marchionni fa giocare molto bene i suoi ragazzi, a Catania i satanelli vorranno riscattarsi dalla prestazione in ombra di lunedì sera con la Juve Stabia. Sicuramente Fumagalli&Co. giocheranno senza paura ma la formazione siciliana è una squadra da temere. Dal mio punto di vista è una delle poche realtà del girone in continua crescita. È partita con punti di penalizzazione, una situazione societaria complicata, ha perso uomini importanti come Curcio, ma è comunque lì”.

Catania-Foggia, quali potrebbero essere i giocatori-chiave dall’una e dall’altra parte?
“Per il Foggia dico due nomi: Fumagalli e Rocca. Fumagalli perché in ogni partita si conferma un gran portiere, capace di salvare il risultato con parate incredibili.
Invece dico Rocca perché è un giocatore capace di inventare la giocata e far cambiare la partita. Proprio come Alessio Curcio, una cara vostra conoscenza. Per il Catania invece dico Tonucci, Piccolo, Pecorino e potrei continuare leggendo i nomi in rosa. Sono giocatori decisivi che quando sono chiamati in causa non sbagliano”.

Formazione. Quali scelte s’ipotizzano relativamente all’undici di Marchionni in vista di Catania?
Del Prete resterà fuori per infortunio. Penso sia possibile una partenza dal 1’ per Germinio nel terzetto difensivo e Kalombo sulla corsia di destra (rientra dalla squalifica)”.

Considerazione sulla lotta ai piani alti della classifica. Vedi squadre più attrezzate degli etnei nella corsa Playoff?
“Delle squadre viste penso che oltre la Ternana, ormai sempre più in corsa verso la B, ed il Bari per la qualità dei singoli, non ci siano squadre più attrezzate di altre. A dimostrarlo è la classifica molto corta. Al termine del girone d’andata ho avuto una buona impressione da Juve Stabia, Catanzaro, Teramo e Vibonese (oltre alla Ternana come già detto). Domenica sera potrò giudicare anche il Catania, ma gli elefantini per l’importanza della piazza e per la storia del club meritano altri palcoscenici. Spero che il Catania possa ritornare presto in categorie superiori”.

Cosa manca a Catania e Foggia per fare un ulteriore salto di qualità?
“A Catania e Foggia per fare il salto di qualità manca una società capace di garantire un futuro a lunga durata. Il calcio è cambiato e non avere una proprietà in grado di investire e programmare ti condanna a vivere queste categorie con angoscia e preoccupazione perché magari ogni anno si ha paura di poter fallire. Il calcio è strano, i campionati puoi vincerli anche con la rosa meno costosa, ma li vinci soprattutto se hai qualcuno che abbraccia i colori sociali del club che detiene e decide di farli suoi per lunga durata”.

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