TACOPINA: “Catania dovrà attrarre i migliori talenti giovanili. Business plan per cinque anni. Pagliara? Ancora presto per parlarne”

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Intervistato dalla redazione di Antenna Uno Notizie, Joe Tacopina sottolinea i punti focali del suo ambizioso progetto per il Calcio Catania:

Incontro col Sindaco? Il ‘Massimino’ dovrebbe ospitare tutti gli eventi della città, non solo quelli legati al calcio. Catania è una delle città più grandi e più belle d’Italia e il suo stadio non dovrebbe essere da meno. Abbiamo discusso di questo e di renderlo un po’ più bello di come appare oggi, che è ‘un poco bruttissimo’ (dice testualmente). Poi – non oggi, non domani e non il prossimo anno ma nei prossimi 5 anni – si dovrebbe costruire un nuovo stadio. Una struttura che non ospiti solo il Calcio Catania ma anche altri eventi, fiere, concerti. Tutte cose di cui la città potrebbe godere”.

“Settore giovanile? È una cultura, quella che trasmetti, di disciplina, passione e di mentalità. Squadre come il Real Madrid, che possono avere qualsiasi giocatore al mondo, hanno sempre almeno 7-8 calciatori provenienti dal proprio settore giovanile non perché non possono prendere i migliori giocatori in ogni Paese, ma perché è una cultura che portano avanti. A Catania abbiamo la più formidabile struttura in Italia (Torre del Grifo ndr), la Juventus non ne ha una migliore… abbiamo una struttura che dovrà attrarre i migliori talenti giovanili, loro dovranno voler venire qui, ma per farlo dobbiamo avere un settore giovanile stabile e ci lavoreremo”.

“Sigi? Loro sono i soli che devono fare quello che si sono impegnati e hanno promesso di fare, ossia ridurre il debito fino a un certo punto come condizione per la chiusura dell’accordo. Indipendentemente da ciò, noi entreremo in società anche con un passivo di 40 milioni di euro e ci assumiamo questa responsabilità perché ci crediamo, ma devono anche adempiere ai loro obblighi legali per chiudere. Non vogliamo spendere tutti i nostri soldi per pagare i debiti passati di qualcuno che non è più qui. Vogliamo spendere i nostri soldi per metterli nel club, nel settore sportivo, in Torre del Grifo e per la comunità e costruire una società che possa tornare ad alti livelli, il Calcio Catania in Serie A”.

“Chi farà parte del progetto? La sola persona di cui sono sicuro è Giovanni Gardini, il mio CEO (AD) che è stato all’Inter e alla Lazio. In questo momento è troppo presto per noi, per iniziare a fare nomi e per prendere decisioni. Siamo qui da 4-5 giorni, stiamo analizzando molte cose. Una volta che avremo chiuso tutto e usciremo qui insieme, deciderò chi è la persona giusta. Fabio Pagliara è veramente un bravo ragazzo, ho parlato con lui ed è stato molto supportante ma, ripeto, è ancora troppo presto”.

Noi stiamo mettendo insieme un business plan per 5 anni per tagliare i debiti e raggiungere la Serie A. Ognuno farà la sua parte, ma la palla è rotonda e anche lei fa la sua parte. Il mio obiettivo è ottenere la Serie B se non quest’anno il prossimo. L’ostacolo più difficile? Forse la promozione dalla C alla B, per il semplice fatto che ci sono 60 squadre in totale e ne vengono promosse 4. In Serie B, invece, sono 22–20 e ne salgono 3, che è decisamente meglio. Non a caso abbiamo visto diverse squadre che dopo la promozione in B, vanno subito in A”.

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1 COMMENTO

  1. Pecorino deve essere ceduto, perché a 19 anni non è ammissibile un risentimento muscolare che dura un mese, quindi è una scusa perché vuole essere ceduto.
    Grazie per l’attenzione.

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